Vincenzo Onorato: chi è l’armatore indagato con Grillo per il caso Moby

Vincenzo Onorato: chi è l'armatore indagato con Grillo per il caso Moby

Indagato per il reato di traffico di influenze illecite, Onorato ha avuto stretti legami sia con Grillo che con la Casaleggio Associati.

Torna al centro del dibattito mediatico il caso che ha tenuto banco nei mesi scorsi e che vede protagonisti il guru del Movimento 5Stelle Beppe Grillo e l’armatore Vincenzo Onorato, patron di Moby.

La Procura di Milano ha indagato sia a lui che Grillo per traffico di influenze illecite. In ballo ci sono circa 240mila euro e pressioni, fatte da parte di Grillo, sui parlamentari pentastellati per avvantaggiare la compagnia di Onorato.

Tutta la vicenda, che attende di essere risolta nelle aule di tribunale, viene ripercorsa questa sera a Report, su Rai Tre.

Nel corso della trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci, verrà mandato in onda un servizio dal titolo: “Stelle Cadenti” di Danilo Procaccianti con la collaborazione di Norma Ferrara.

Nel reportage, verranno riscostruiti i passaggi salienti che hanno condotto al provvedimento della Procura di Milano.

Cerchiamo di capire meglio chi è Vincenzo Onorato, qual è stato il suo ruolo nella vicenda e quali sono stati i suoi rapporti con l’ex comico.

Vincenzo Onorato: chi è?

Vincenzo Onorato nasce a Nola nel 1957. Dopo la laurea in Economia marittima, diventa presidente dell’azienda di famiglia, la Moby Lines, compagnia di navigazione attiva sulle tratte da e per la Sardegna.

Onorato è anche Presidente di Mascalzone Latino, il celebre velico fondato nel 1993, che ha preso parte all’American’s Cup.

Nel 2015, Onorato diventa proprietario dell’intera quota societaria di Tirrenia, allargando sensibilmente il suo bacino di utenza nel campo della navigazione.

Nel 2016 viene costituito il gruppo Onorato Armatori Spa che include Moby, Tirrenia e Toremar per una flotta complessiva di 63 navi.

Attivo anche nel campo dell’editoria, Onorato è proprietario della testata online Sardinia Post.

Vincenzo Onorato: di cosa è accusato

Onorato, insieme a Grillo, è accusato di traffico di influenze illecite per alcuni contratti pubblicitari sottoscritti dalla sua compagnia di navigazione Moby con il blog di Beppegrillo.it nel 2018 e nel 2019, per un totale di 240mila euro.

La vicenda è quella che riguarda i finanziamenti fatti dalla Moby ad alcune società tra cui quella di Grillo e Casaleggio Associati: un filone nato dalla bancarotta della compagnia di navigazione della famiglia Onorato, emerso con il deposito dell’elenco delle spese allegato al piano di concordato preventivo di Moby, depositato in procura a Milano.

La compagnia avrebbe, poco più di un mese fa, provveduto ad un piano di ristrutturazione del debito per salvare il posto di lavoro di circa 6mila lavoratori.

Vincenzo Onorato: il rapporto con Beppe Grillo

Secondo le ipotesi della Procura di Milano, Onorato avrebbe elargito ingenti somme di denaro al padre fondatore del Movimento 5 Stelle, attraverso alcuni contratti commerciali, per poi chiedere degli interventi in favore della sua società, appunto la Moby Spa.

In seconda battuta, Grillo avrebbe poi fatto pressione sui propri parlamentari per far sì che Moby ottenesse dei vantaggi, incluso l’allora ministro Danilo Toninelli. Toninelli finora ha sempre replicato di non aver mai subìto pressioni ma non si espone sull’ipotesi che il suo nome non sia stato confermato nella rosa dei ministri apposta.

La società Beppe Grillo Spa, di cui Grillo è socio unico e legale rappresentante, ha percepito da Moby Spa la cifra di 240mila euro negli anni 2018 e 2019, come corrispettivo di un “accordo di partnership” che aveva per fine la diffusione sui canali virtuali di “contenuti redazionali” per il marchio Moby.

Ad integrare l’indagine, sono stati inseriti alcuni atti trasmessi a Milano dai pm di Firenze che, a loro volta, stavano indagando sul medesimo reato, traffico d’influenze, nell’ambito dell’inchiesta Open che vede al centro Matteo Renzi e la sua Fondazione.

Nei fascicoli, vi sono alcune chat rinvenute nel cellulare dell’armatore Onorato, patron della Moby. In quelle chat, Onorato chiedeva a Grillo interventi in favore della sua compagnia di navigazione, secondo quanto stabilito in precedenza a giugno.

Le indagini riportano che Grillo avrebbe girato quei messaggi ai membri del
Movimento 5Stelle, per poi riferire ad Onorato le loro risposte.

Vincenzo Onorato: il rapporto con la Casaleggio Associati

La Procura chiarisce anche che nel triennio 2018-2020, Moby ha sottoscritto anche un accordo con la Casaleggio Associati che prevedeva il pagamento di 600mila euro annui per un piano strategico e per l’attuazione di strategie per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e gli stakeholders alla tematica della limitazione dei benefici fiscali alle sole navi che imbarcano personale italiano e comunitario.

Il compenso versato alla Casaleggio Associati per il triennio ammonta ad un totale di 1,8 milioni di contratti.

Nell’ambito dell’inchiesta, sono state fatte delle perquisizioni presso la sede legale della società di Beppe Grillo e della Casaleggio Associati ed è emerso che Davide Casaleggio avrebbe ricevuto da Onorato del denaro.

Ad oggi, le strade del Movimento 5 Stelle e dell’Associazione Rousseau di Casaleggio junior si sono divise, ma stando a quanto raccolto dalla Procura, un tempo erano molto legate.

Sta agli inquirenti accertare il ruolo che Casaleggio ha avuto nel Movimento e se esisteva o meno un conflitto d’interesse, peraltro sempre negato dallo stesso Casaleggio.

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