Luca Restivo - 19 settembre 2022
Una tantum 350 euro Forze armate e Polizia, ancora nulla: il personale ha diritto di sapere
Il personale militare è ancora in attesa di ricevere il bonus 350 euro e non solo.
L’ erogazione dell’una tantum 350 euro per il personale delle Forze armate e di Polizia sta diventando un vero e proprio sogno ad occhi aperti. Se ne parla ormai da mesi, senza che gli organi preposti informino in qualche modo il personale che ha diritto di sapere quando verrà erogato in busta paga quanto gli spetta.
Un silenzio che come abbiamo avuto modo di ribadire in altri articoli sul tema (vedi qui) sta diventando esasperante, senza contare che il sito di NoiPa non dà nessuna indicazione circa le tempistiche di pagamento.
Il personale militare è rammaricato “non solo per il procrastinarsi dei tempi ma soprattutto per la mancanza di comunicazione e di partecipazione sulle tempistiche da parte delle autorità preposte” sottolinea in una nota S.I.A.M.O. Esercito.
Una situazione che genera un grande disagio a maggior ragione visto il momento storico che si sta vivendo con l’inflazione che ha raggiunto il +10%, l’aumento del costo della vita e una pesante perdita del potere d’acquisto che sta impoverendo le finanze dei militari e non solo.
Il Sindacato Italiano Autonomo Militare Organizzato Esercito ha rivolto un appello alle Autorità preposte al fine di sbloccare la situazione, che non riguarda solo i 350 euro ma anche altre indennità contrattuali non ancora erogate, ma ad oggi e soprattutto sui cedolini stipendiali ordinari del mese di settembre dell’una tantum 350 euro e del resto non c’è traccia. E gli stipendi sono in pagamento il 23 settembre prossimo.
A questo punto, viene da chiedersi: quando verrà erogato il bonus 350 euro?
Quando verrà erogato il bonus 350 euro?
La domanda delle domande, a cui nessuno sa dare una risposta. S.I.A.M.O Esercito auspica “in una maggiore sensibilità del vertice politico e militare affinché si faccia il possibile per finalizzare nel corrente mese il pagamento delle competenze maturate ”, tenuto anche conto che ormai i fondi necessari sono verosimilmente stati finanziati e resi disponibili da parte del Ministero dell’Economia e Finanze, ribadendo inoltre che “in caso di ulteriori improcrastinabili differimenti, venga almeno dato seguito, nell’immediato, al pagamento dell’indennità una tantum ”.
Non solo una tantum
Il Sindacato ha ribadito che il personale in divisa non aspetta solo di ricevere l’emolumento dei 350 euro, ma anche le altre somme previste dal rinnovo contrattuale. Nella fattispecie, ecco alcuni dei pagamenti che restano da corrispondere:
- Conguagli scaturenti dagli aumenti delle indennità accessorie quali il compenso per lavoro straordinario;
- Compenso Forfetario d’Impiego e di Guardia (CFI-CFG);
- Indennità di trasferimento;
- Indennità di turno;
- Indennità di presenza festiva;
- Indennità supplementare mensile nella misura di 120 euro per il personale delle Forze Speciali in possesso di specifici brevetti.
“Le somme dovute si sperava venissero corrisposte con il cedolino del mese di luglio, speranza rimandata al mese di agosto, ma da voci di corridoio sembra che neanche a settembre, salvo sorprese dell’ultimo minuto verrà corrisposto alcunché”.
Argomenti correlati: Stipendio Esercito italiano