Ucraina si prepara a resistere: a cosa servono le bombe Molotov

Ucraina si prepara a resistere: a cosa servono le bombe Molotov

65 km di mezzi militari russi sono in arrivo a Kyiv (Kiev). La popolazione si prepara a combattere anche con mezzi improvvisati. Ecco a cosa servono le bombe Molotov.

L’Ucraina si prepara a resistere ovunque, non solo nella capitale Kyiv. Si preparano bottiglie Molotov anche a Dnipro, a Leopoli e a Kharkiv. Con l’enorme colonna di mezzi militari russi in arrivo, lungo almeno 60 km, i civili si preparato a combattere strada per strada. Oltre l’esercito regolare, la popolazione si è organizzata in gruppi armati, anche alla meglio, per non dover cedere un solo centimetro. Basti pensare che ci sono più volontari che armi.

Sono queste le parole che si sentono in rete e nelle interviste. Molti sono giovani, ma ad armarsi sono tutti, da insegnanti a proprietari di birrifici. Alcuni sono preparati, sanno come creare armi improvvisate come le Molotov dai tempi delle rivolte in piazza a Maidan (parte dell’evento conosciuto come Euromaidan), ma tanti altri si preparano da pochi mesi o meno.

È un passa parola che parte dal basso, dalla raccolta di bottiglie, al razionamento della benzina per completare la costruzione delle bottiglie Molotov, fino alla condivisione delle informazioni su cosa e quando colpire i mezzi militari russi. In rete infatti circolano le foto dei punti deboli dei carri armati e altri mezzi e su quali strategie adottare per abbatterli il più velocemente possibile.

La guerra in Ucraina è guerra partigiana

Aumentano sul calendario i giorni della guerra. Si avvicina la fine della prima settimana, ma sembrano già passati molti più giorni. La vita rallenta per noi al di fuori del conflitto, mentre per gli sfollati, i rifugiati, i combattenti e i feriti ucraini il tempo corre. Va troppo veloce e c’è sempre meno tempo per preparare la difesa. I mezzi militari russi sono in arrivo nella capitale. Si tratta di oltre 60 km di mezzi (è stato calcolato dai video e dalle fotografie che potrebbero essere circa 65 km) che viaggiano in direzione della capitale Kyiv.

Nei giorni scorsi non sono mancati i sabotatori e le spie russe, alcuni hanno tentato l’ingresso dalla porta principale passando con delle finte ambulanze, altri hanno ucciso e rubato divise e mezzi dei soldati ucraini. Si conoscono questi casi perché sono stati tutti intercettati per tempo e fermati, ma molti altri potrebbero essere già dentro. Secondo alcune fonti, i russi potrebbero essere a Kyiv da settimane, se non da mesi, da quando si sono ammassati i veicoli militari russi al confine per la tanto discussa “esercitazione”.

È una guerra partigiana, dice Cecilia Sala, giornalista a Kyiv che sta raccontando i fatti attraverso articoli e puntante del podcast Stories. Una guerra fatta di incursioni, ricerca del nemico sotto altre vesti, ma soprattutto di preparazione. I civili ucraini, più o meno addestrati si stanno preparando a combattere strada per strada.

I civili si preparano a resistere: come creano e utilizzano le Molotov

C’è chi usa un’arma dal 2014, dalla rivolta di Kyiv, chi da alcuni mesi e chi invece non è stato addestrato neanche nei corsi veloci delle ultime settimane. C’è chi, insomma, un’arma la sta impugnando per la prima volta da giovedì scorso, da quando Vladimir Putin ha deciso di invadere e occupare l’Ucraina.

Ancora non si combatte e il tempo si occupa costruendo Molotov, bombe artigianali create a partire da una bottiglia di vetro e della benzina. Lo sa bene Yuriy Zastavny, il proprietario di un birrificio che ha convertito la produzione di birra in Molotov. E lo sanno bene gli uomini e le donne che stanno raccogliendo le bottiglie di vetro e recuperando la benzina che i distributori hanno tenuto da parte per loro.

Come utilizzare le Molotov
Descrizione dei punti deboli dei mezzi militari russi.

Le città ucraine, dalle più piccole alle più grandi, compresa la Capitale, si preparano con sacchi di sabbia, barricate di ruote e pezzi di ferro e legno. Le bottiglie Molotov saranno utilizzate per fare più danni possibili ai mezzi russi quando entreranno nelle città.