Task force Italia in Polonia, missione “White Eagle”: cosa sta succedendo

Task force Italia in Polonia, missione “White Eagle”: cosa sta succedendo

Perché la nostra Aeronautica militare si trova in Polonia? Ecco in cosa sono impegnati i nostri militari.

Si chiama “White Eagle”, la task-force dell’Aeronautica militare italiana presente in Polonia a difesa del fianco est della Nato ed incaricata di intercettare gli aerei russi.

Nelle ultime ore, con i missili caduti proprio al confine tra il Paese membro dell’Alleanza Atlantica e l’Ucraina (approfondimento qui), la presenza dei nostri militari italiani è quanto mai fondamentale per monitorare la situazione ed evitare potenziali escalation.

Vero è che i missili caduti sulla Polonia non erano russi, ma più voci parlano di un aumento della pericolosità del conflitto che, a nove mesi dall’inizio dell’invasione russa e in assenza della linea diplomatica, potrebbe diventare quasi fisiologico.

Ma da quanto tempo i nostri militari sono in Polonia? Quanti uomini e mezzi sono stati schierati e soprattutto di cosa si occupano?

Task force italiana in Polonia: perché?

L’Aeronautica militare italiana è in Polonia già da 4 mesi (dal 1° agosto 2022) e terminerà la sua missione il 31 dicembre 2022. Anche se vista la poco pacifica aria che tira al confine est della Nato magari la missione potrebbe essere prolungata.

Sono ovviamente delle ipotesi, ma quanto successo ieri in Polonia sta destando più di una preoccupazione circa il potenziale evolversi del conflitto russo-ucraino, magari tirando in mezzo la Nato, facendo leva, perché no?, proprio sulla Polonia.

La presenza italiana in Polonia con la task force “White Eagle” dell’Aeronautica militare rientra nella missione a difesa e controllo del fianco est della Nato, al confine con l’enclave russa di Kaliningrad incuneata nell’Europa, allo scopo di intercettare e sorvegliare gli aerei russi.

La base aerea di Krolewo, poco distante dalla città di Danzica nel nord-est della Polonia e sede della 22^ Baza Lotnictwa Taktycznego Malbork, si trova in posizione strategica: a 3 minuti di volo dall’enclave russa di Kaliningrad, a 15 minuti di volo dal confine con la Bielorussia e a 20 minuti dall’Ucraina.

Task force italiana in Polonia: le forze in campo

L’Italia è presente in Polonia con una task force composta da 4 caccia Eurofighter F-2000A a difesa dello spazio aereo Nato, con base a Malbork, dove sono di stanza 100 militari italiani.

Nel corso dei 4 mesi di attività, la missione si concluderà il 31 dicembre prossimo, i nostri militari hanno intercettato e sorvegliato 24 velivoli russi, tra caccia Sukhoi e aerei da trasporto Ilyushin.

La Task Force Air (TFA) “White Eagle” è posta, in ambito nazionale, sotto la diretta dipendenza del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) e i militari provengono da quattro gruppi di volo (4° Stormo di Grosseto, 36° di Gioia del Colle, 37° di Trapani-Birgi e 51° di Istrana) e da personale tecnico e logistico di altri enti dell’Aeronautica Militare.

Proprio nella giornata di ieri, funestata dai missili caduto sulla Polonia e dalla pioggia di 100 razzi russi sull’Ucraina, la nostra Aeronautica ha effettuato il ventesimo scramble per gli Eurofighter della task force che ha sede nell’aeroporto Krolewo di Malbork, una base che dista 30 miglia da Kaliningrad, 155 miglia dalla Bielorussia e 230 miglia dall’Ucraina.

Task force italiana in Polonia: di cosa si occupa

L’Italia schiera per la prima volta un proprio contingente per questo tipo di missione in Polonia diventando la prima nazione dell’Alleanza Atlantica ad aver partecipato a tutte le operazioni di Air Policing effettuate dalla Nato in questi anni in Europa.

La missione “White Eagle” ha lo scopo di:

  • Assicurare l’integrità e la sicurezza dello spazio aereo della Polonia e del fianco nord-est dell’alleanza;
  • Intercettare gli aeromobili non identificati che possono rappresentare una possibile minaccia per i cieli alleati e per le norme internazionali del traffico aereo, utilizzando i velivoli Eurofighter F-2000A in condizione di Quick Reaction Alert - Interceptor (QRA-I);
  • Garantire un rapido intervento a protezione dello spazio aereo stesso

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