Paola Gentile - 17 maggio 2022
Roselyn Keo è Destiny, Ramona è Barbash: ecco chi sono le vere ragazze di Wall Street
Il film con protagonista Jennifer Lopez racconta la storia di un gruppo di spogliarelliste di New York che, in tempi di crisi, decide di rubare ai ricchi di Wall Street.
Diretto da Lorene Scafaria e interpretato, tra le altre, da Jennifer Lopez, “Le ragazze di Wall Street” è il film in onda su Canale 5 che ha affascinato il pubblico della Festa del Cinema di Roma nel 2009, quando venne presentato in concorso.
Scritto e diretto da Scafaria, il film si ispira alla storia vera di un gruppo di spogliarelliste di New York che, dopo la crisi del 2008, decide di rimboccarsi le maniche e di fare soldi sfruttando quello di cui dispone: l’avvenenza, grazie alla quale adescano i clienti, salvo poi drogarli e utilizzare le loro carte di credito.
Diventano così scaltre da accumulare in breve tempo una fortuna, attuando un piano criminale in grande stile che si infrange, però, davanti alle manette della Polizia di New York.
La particolarità di questo film, e della storia vera, è la capacità di queste donne di sfruttare il sistema patriarcale americano e di derubare i propri clienti con scaltrezza e disinvoltura, la maggior parte dei quali abili ed astuti broker di Wall Street.
A guidare il cast, c’è una bravissima Jennifer Lopez che interpreta Ramona Vega (nella vita Samantha Barbash); mentre ad impersonificare la mente del piano c’è Costanze Wu, che dà il volto a Destiny (nella vita reale Roselyn Keo).
“Le ragazze di Wall Street” è un heist movie che punta ad “un’epica combinazione di un poliziesco, un film drammatico e una storia di spogliarelliste, nonché un’esplorazione della crisi economica che ha sconvolto le vite di tantissime persone” ha dichiarato la regista in un’intervista riportata da Cinematographe.
Una storia che parla di sopravvivenza, che si sofferma “sull’avidità, sul potere e sul Sogno Americano e su quello che un gruppo di donne che lavora in un ambito che le sottovaluta è disposto a fare per inseguirlo” ha aggiunto Lopez.
Ma vediamo meglio chi sono queste ragazze che hanno messo a ferro e fuoco Wall Street.
Le ragazze di Wall Street: da dove prende spunto il film
La pellicola proposta da Canale 5 è del 2019 ed è diretta da Lorene Scafaria e parte da The Hustlers at Scores, un articolo d’inchiesta della giornalista Jessica Pressler sul New York Times che le valse la nomina al National Magazine Award del 2015.
La giornalista intervistò Keo e Barbash, le leader della banda criminale, che le raccontarono nei dettagli la storia vera del loro piano criminale.
La regista Scafaria è rimasta fedele alla storia riportata nell’articolo della Pressler, cambiando solo i nomi delle protagoniste: Roselyn Keo è Destiny (Costance Wu nel film) e Samantha Barbash è Ramona Vega (Jennifer Lopez nel film). Mentre, Cardi B è Diamond, Keke Palmer è Mercedes, Lili Reinhart nei panni di Annabelle, Grace Lysette in Tracey, Mette Towley in quelli di Justice, Madeline Brewer nei panni di Dawn e la rapper Lizzo in quelli di Liz.
Le ragazze di Wall Street: la vita reale diventa un film
Tutto parte dal Rosie Keo, una donna di origini cambogiane trasferitasi in America con la sua famiglia nella speranza di una vita migliore.
Keo è convinta che la sua bravura imprenditoriale possa aprirle le porte del mondo della finanza, quelle di Wall Street per intenderci. Abbandonata la scuola a 17 anni, Keo inizia a lavorare in un City Diner di New York, ma sogna un club come Scores e alla fine riesce ad inserirsi e ogni sera guadagna cifre da capogiro: dai 500 ai 1.000 dollari.
A Manhattan avviene il salto di qualità. Grazie al lavoro all’Hustler Club di Larry Flynt, un noto club di spogliarelliste, Keo incontra Barbash, madre single, esperta ballerina. Le due donne stringono un’amicizia, che diventa il presupposto per un sodalizio criminale.
Samantha introduce Keo negli ambienti che contano, tra affaristi di Wall Street in cerca di piaceri facili. Con gli arresti allo Scores, nel 2007, le cose cambiano e le ragazze decidono di ingegnarsi. In un primo momento, Keo se ne tira fuori, mentre Barbash va avanti, mettendo su un gruppo di ragazze che gestisce e grazie alle quali fa affari d’oro.
Con la crisi finanziaria, i club hanno bisogno di clienti e Samantha sa come procurarglieli. Entrano così in gioco le altre ragazze. Il piano consiste nel risalire la lista telefonica dei clienti di Samantha, inviare loro foto delle ragazze gestite dalla donna e, in caso di riscontro, inviare una delle due - Marsi o Karina - in missione in modo da far ubriacare il malcapitato, condurlo a uno dei club a cui Samantha era legata e ottenere così una percentuale sulle spese fatte dalla “vittima” nel club.
Per annebbiare la memoria dei clienti Samantha s’inventa un cocktail di droghe, riuscendo così a guadagnare generose “mance”.
Il giro aumenta, finché le ragazze non arrivano a fregare la persona sbagliata, un tale di nome Fred, per 17.000 dollari.
Le ragazze di Wall Street: quanto hanno incassato con la loro attività
La Polizia di New York riesce ad ottenere informazioni da una delle ex-stripper di Samantha di nome Merjorie, ricostruendo l’intera vicenda.
La Polizia viene a scoprire che le donne hanno letteralmente spennato un tizio di nome Zyad Younan, un cardiologo del New Jersey, che venne “spogliato” di 135.000 dollari. È stato proprio Younan a sporgere denuncia, facendo partire le indagini della Polizia. Le cifre estorte alle vittime non si contano, un vero e proprio capitale.
Il 9 giugno 2014, la parabola delle ragazze di Wall Street termina. Prima viene arrestata Samantha, poi Karina, Marsi e infine Rosie, che si era ricongiunta al gruppo. Le menti dell’organizzazione sono state condannate a cinque anni di libertà vigilata. In seguito, sia Keo che Barbash hanno pubblicato libri sulla loro storia.
I reati di cui si sono macchiate sono molteplici: droga, clonazione di carte di credito, truffa, furto aggravato, cospirazione, contraffazione. D’intesa con il club per il quale lavoravano, le ragazze di Samantha hanno sottratto somme altissime agli uomini più ricchi del Paese, agganciandoli nei locali di New York, salvo poi derubarli e drogarli.