Riserva Selezionata Esercito: cos’è, chi può farne parte e come inviare la domanda

Riserva Selezionata Esercito: cos'è, chi può farne parte e come inviare la domanda

Tutto quello che c’è da sapere sulla Riserva Selezionata dell’EI.

Così come avviene per i Carabinieri, anche l’Esercito Italiano prevede la Riserva Selezionata per consentire agli Ufficiali di complemento in congedo delle Armi e dei Corpi dell’EI e ai professionisti provenienti dalla vita civile di prestare servizio per un periodo nella Forza armata, qualora questa avesse bisogno di personale per determinate attività che non riesce a reperire al proprio interno.

Gli Ufficiali della Riserva Selezionata fanno parte del bacino più ampio delle Forze di completamento volontarie ma se ne distinguono, appunto, per l’impiego al quale vengono destinati.

Per partecipare al bando di concorso, occorre essere in possesso di una serie di requisiti e superare un iter di prove fisiche e valutazione del proprio curriculum vitae et studiorum. A differenza del normale bando di concorso che si supera mediante prove scritte e orali, oltre a quelle fisiche e attitudinali, per entrare nella Riserva Selezionata si salta a piè pari questo passaggio, e ad essere valutato è solo il proprio cursus homorum e il proprio background.

I professionisti che avranno la possibilità di prestare servizio nella Riserva Selezionata dell’Esercito potranno farlo solo a tempo determinato e verranno inquadrati con il ruolo di Ufficiali di complemento.

Il bando 2022-2023 non è ancora uscito, ma alla luce del precedente, possiamo avere contezza del percorso da seguire, e scoprire un po’ di più su cos’è la Riserva Selezionata, chi può farne parte e come si fa per presentare domanda di partecipazione.

Riserva Selezionata Esercito: cos’è

La Riserva Selezionata dell’Esercito nasce all’interno delle Forze di completamento volontarie, riservata alla sola categoria degli Ufficiali.

La Riserva consente al nostro Esercito di disporre di un bacino di professionalità, in possesso di requisiti non disponibili nell’ambito dello stesso Corpo e di soddisfare, grazie al loro ausilio, eventuali esigenze operative, addestrative e logistiche.

Riserva Selezionata Esercito: chi può farne parte

Alla Riserva Selezionata possono accedervi:

  • Ufficiali di complemento in congedo delle Armi e dei Corpi dell’Esercito;
  • Professionisti provenienti dalla vita civile.

Ai professionisti della società civile viene conferito, senza concorso e previo superamento di tutte le fasi previste dall’iter selettivo, la nomina di Ufficiale di complemento, secondo quanto disposto dall’art. 674 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare).

I professionisti e gli Ufficiali in possesso delle professionalità potenzialmente d’interesse per un impiego di “Specialista Funzionale”, verranno inseriti in un bacino e, al termine dell’iter selettivo, impiegati sulla base delle esigenze istituzionali.

Riserva Selezionata Esercito: requisiti per la partecipazione

Per entrare a far parte della Riserva Selezionata dell’Esercito, gli Ufficiali di complemento e i professionisti del mondo civile devono rispondere ai seguenti requisiti:

1 - Possedere una delle seguenti lauree (laurea magistrale, specialistica o del vecchio ordinamento) e, dell’abilitazione all’esercizio della professione e la relativa iscrizione all’albo professionale:

  • Ingegneria;
  • Architettura;
  • Medicina e Chirurgia;
  • Scienze Politiche / Scienze Internazionali e Diplomatiche;
  • Lingue e Letterature straniere (conoscitori di lingue rare);
  • Scienze della Comunicazione;
  • Informatica ed equivalente;
  • Giurisprudenza;

2 - Spiccata professionalità, anche non supportata da laurea, in:

  • Giornalismo;
  • Informatica;
  • Interpretariato/Traduzione.

3 - Età minima pari a 25 anni. L’età massima è in funzione del grado rivestito/attribuibile, fermo restando che non possono essere prese in considerazione domande di candidati prossimi al compimento del 54° anno di età.

Il possesso di uno dei titoli di studio sopra indicati, non vincola lo Stato Maggiore Esercito ad avviare il relativo iter selettivo. La scelta, infatti, è dettata da priorità di impiego che scaturiscono da esigenze operative, addestrative e logistiche dei Reparti in Patria e dei Contingenti militari impiegati all’estero.

Inoltre, i professionisti devono garantire almeno un quinquennio d’impiego dalla nomina a Ufficiale.

Chi non è in possesso dei requisiti sopra indicati non può partecipare, e vi sono fattori di incompatibilità per:

  • Gli appartenenti alle Forze di Polizia ad ordinamento civile ed al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;
  • Coloro che hanno prestato servizio in qualità di Ufficiale o Sottufficiale nella Marina Militare, Aeronautica Militare, nell’Arma dei Carabinieri e nel Corpo della Guardia di Finanza;
  • Gli Ufficiali del ruolo normale del Sovrano Militare Ordine di Malta;
  • Gli appartenenti al ruolo normale della Corpo Militare della Croce Rossa Italiana;
  • Coloro che hanno a suo tempo acquisito lo status di obiettori di coscienza, salvo quanto previsto dall’art. 636, comma 3 del D. Lgs. 15 marzo 2010, n. 66.

Riserva Selezionata Esercito: come presentare la domanda

Per gli Ufficiali di Complemento è possibile inviare direttamente allo Stato Maggiore dell’Esercito - Dipartimento Impiego del Personale - Ufficio Impiego Ufficiali “l’Istanza di adesione al bacino della Riserva Selezionata “(vedasi modelli scaricabili) corredata da:

  • Un curriculum vitae in lingua italiana in formato UE (utilizzare esclusivamente il modello scaricabile);
  • Una fotocopia della carta d’identità in corso di validità;
  • “Dichiarazione di disponibilità al richiamo in servizio” (Mod. FdC/2020 scaricabile), quest’ultima da inviare anche all’Ufficio Documentale competente per area a cura dell’interessato.

I professionisti della vita civile, invece, possono inviare direttamente allo Stato Maggiore dell’Esercito - Dipartimento Impiego del Personale - Ufficio Impiego Ufficiali “l’Istanza di adesione al bacino della Riserva Selezionata dell’Esercito, previa nomina ad Ufficiale di complemento ai sensi dell’art. 674 del Codice dell’ordinamento militare” (vedasi modelli scaricabili dal sito www.esercitoitaliano.it) .

L’istanza dovrà essere corredata da:

  • Un curriculum vitae in lingua italiana in formato UE (utilizzare esclusivamente il modello scaricabile);
  • Autocertificazione relativa al servizio militare;
  • Una fotocopia della carta d’identità in corso di validità.

Tutta la documentazione, in formato pdf, deve essere inviata a mezzo e-mail all’indirizzo eipersonale@esercito.difesa.it.

Riserva Selezionata Esercito: iter per la nomina

Solo per i professionisti del mondo civile, l’iter selettivo per la nomina ad Ufficiale di complemento si compone delle seguenti fasi:

  • Valutazione in 1^ istanza dei potenziali della professionalità attraverso un’analisi del curriculum vitae a cura del Dipartimento Impiego del Personale, sulla base delle esigenze di impiego ritenute prioritarie e della consistenza del bacino di personale già disponibile;
  • Verifica del possesso dei requisiti di legge e un approfondito esame, da parte degli organi tecnici, delle competenze/capacità dei candidati ritenute utili alla Forza Armata;
  • Conseguimento dell’idoneità sanitaria al servizio militare quale Ufficiale, unicamente presso il Centro di Selezione VFP1 di ROMA e per coloro ritenuti d’interesse in 1^ istanza;
  • Stage capacitivo” di 2 giorni - presso l’Ufficio Orientamento e Sviluppo Professionale in Civitavecchia (RM) - volto a valutare gli aspetti motivazionali e comportamentali connessi con la peculiarità dei prevedibili impieghi;
  • Valutazione dei risultati conseguiti a cura dello Stato Maggiore dell’Esercito e della Direzione Generale per il Personale Militare e conferimento, per gli idonei, del grado mediante Decreto del Ministro della Difesa. L’attribuzione del grado e l’assegnazione dell’Arma/Corpo di appartenenza vengono stabiliti sulla base di quanto previsto rispettivamente dal Decreto Ministeriale (Difesa) 15 novembre 2004 e dal Decreto Ministeriale (Difesa) 21 dicembre 1998 (vedasi Riferimenti Normativi);
  • Frequenza obbligatoria del corso basico, presso la Scuola di Applicazione di Torino, della durata di cinque settimane in due moduli, per gli Ufficiali nominati. Il percorso didattico si prefigge lo scopo di fornire la necessaria formazione militare di base e termina con la cerimonia del Giuramento di Fedeltà alla Repubblica Italiana, atto formale indispensabile per il conseguimento dello status di militare e per l’impiego in Forza Armata.

Se i candidati rinunceranno per due volte alla convocazione alle fasi di selezione, la terza rinuncia comporterà l’interruzione dell’iter selettivo.

Alle fasi di selezione indicate, i soli candidanti quali interpreti/traduttori di lingue rare sosterranno un test per l’accertamento delle competenze linguistiche, presso la Scuola Lingue Estere dell’Esercito in Perugia, secondo modalità e tempi che saranno fornite direttamente agli interessati.

Riserva Selezionata Esercito: come viene impiegato il personale

Il personale della Riserva Selezionata dell’Esercito viene impiegato, in qualità di Specialista Funzionale, nel settore tecnico di appartenenza per un periodo variabile, sulla base delle esigenze operative, addestrative e logistiche della Forza armata.

Per quanto concerne gli impegni internazionali, gli Ufficiali della Riserva Selezionata nei Teatri Operativi trovano principalmente impiego nei seguenti settori: assetti della Cooperazione Civile - Militare (architetti e ingegneri), ospedaliero (medici) e nell’ambito degli Staff dei Comandi di Contingenza (consulenti giuridici, esperti d’area, interpreti).
Ogni eventuale impiego, in particolare nei Teatri Operativi all’estero, prevede ogni volta una fase di approntamento specifico in Patria. L’iter formativo dell’Ufficiale può inoltre essere completato successivamente con corsi di qualificazione/specializzazione in relazione alla specifica professionalità.

Per l’impiego in territorio nazionale, invece, il contributo degli Ufficiali della Riserva Selezionata trova spazio nel campo delle infrastrutture militari (progettazione, direzione lavori e sicurezza sui luoghi di lavoro), in materia di consulenza giuridica, nelle esercitazioni, nell’organizzazione di eventi mediatici, attività di pubblica informazione, nella collaborazione a progetti in campo logistico ed operativo, nella formazione ed anche nella realizzazione di monografie a carattere storico-culturale, di materiale pubblicistico nonché promozionale.

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