Quanto guadagna un finanziere: stipendi nella Guardia di Finanza aggiornati

Sapere quanto guadagna un finanziere interessa a tutti coloro che vorrebbero vestire la divisa delle Fiamme Gialle. È inevitabile, d’altronde, che prima di tentare di entrare nella Guardia di Finanza partecipando ad un concorso pubblico si voglia sapere qual è lo stipendio che si andrà a percepire una volta raggiunto questo ambizioso obiettivo.

A tal proposito in questo articolo faremo chiarezza su quanto guadagna un finanziere, analizzando gli incrementi previsti dal rinnovo contrattuale 2019-2021 e le altre indennità accessorie.

Ovviamente così come per le altre Forze dell’Ordine lo stipendio dipende dalla qualifica che viene ricoperta (qui un approfondimento su gradi e gerarchie della Guardia di Finanza), nonché dall’anzianità di servizio.

All’interno del rinnovo contrattuale 2019-2021, le risorse disponibili sono state ripartite:

• 80% per il trattamento economico fondamentale;
• 20% aumento medio della retribuzione nella misura del 4,26%.

A decorrere dal 1° gennaio 2021, gli aumenti stipendiali mensili lordi sono in media pari a 56,73€, mentre dal 10 febbraio 2021 a 116,55€.

L’indennità mensile pensionabile è incrementata in media per 59,82€, a decorrere dal 1° febbraio 2021. L’assegno di funzione ha subito un incremento di 12,00€ l’anno, ed è limitato solo ad alcuni gradi.

Retribuzione tabellare nella Guardia di Finanza

Come promesso partiamo con l’analizzare la retribuzione tabellare - lorda - riconosciuta alla Guardia di Finanza.

La tabella che trovate di seguito illustra lo stipendio sulla base del rinnovo contrattuale 2016-2018, con l’aggiunta dell’incremento lordo totale a decorrere dal 1° gennaio 2021.

Prima di andare avanti ricordiamo che per trasformare lo stipendio lordo a netto basta sottrarre le imposte dovute, ossia la quota Inps lato dipendente - pari al 9,19%, più la ritenuta Irpef in base all’aliquota prevista per lo scaglione di reddito in cui si rientra.

Nel dettaglio, le aliquote Irpef previste sono:

• 23%: da 0 a 15mila euro;
• 25%: da 15.001 a 28mila euro;
• 35%: da 28.001 a 50mila euro;
• 43%: da 50.000 in su;

Alla luce delle imposte dovute, l’incremento netto approssimativo per un capitano sarà di 62,23€, per un finanziere di 40,43€.

Straordinari nella Guardia di Finanza

Come anticipato allo stipendio fisso bisogna aggiungere le indennità accessorie, quali ad esempio gli straordinari, i turni notturni e i servizi di ordine pubblico.

Gli importi riconosciuti per le ore di straordinario - aumentati con l’ultimo rinnovo contrattuale - variano a seconda del giorno, e dell’orario, in cui è stato effettuato il servizio (a seconda che si tratti di giorni feriali, festivi o notturni oppure notturni e festivi).

La decorrenza degli straordinari è dal 1° gennaio 2021, e, in virtù del ritardo del rinnovo contrattuale, il personale sta ancora attendendo l’adeguamento.

Assegno funzionale e importo una tantum

Con l’aumentare dell’anzianità di servizio al personale della Guardia di Finanza è riconosciuto un aumento di stipendio con la corresponsione dell’assegno di funzione.

Nel dettaglio gli step da raggiungere sono i 17, i 27 e i 32 anni di servizio; a partire da questi obiettivi, quindi, è riconosciuto un aumento annuo lordo variabile a seconda del grado di appartenenza, corrisposto per 12 mensilità.

Ecco una tabella dove sono riassunti gli importi annui lordi dell’assegno funzionale (cifre prese dal decreto legislativo del 29 maggio 2017, n°95, recante disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia).

Per quanto riguarda gli importi inseriti nel rinnovo contrattuale 2019-2021, l’assegno di funzione ha subito un incremento pari a €. 12,00 l’anno limitatamente ai gradi di:

• Luogotenente C.S.;
• Brigadiere Capo Qualifica Speciale;
• Appuntato Scelto con almeno quattro anni di qualifica speciale.

L’importo una tantum sarà pari a:

• 8,86€ per il 2021;
• 305,24€ per il 2020;
• 27,84€ per il 2019.

Il FESI

Il FESI, ossia l’indennità accessoria corrisposta per ogni effettiva giornata di servizio (effettuata nell’anno precedente a quello di servizio) tramite le risorse stanziate con il Fondo Efficienza Servizi Istituzionali è passato da 102,84 milioni di euro a 90,34 milioni di euro. Gli effetti dei tagli si ripercuoteranno nel pagamento FESI nel 2023.

Gli importi variano a seconda del numero di presenze e sono più alti per coloro che sono inquadrati in un’unità operative; grazie al FESI, un finanziere che può vantare il massimo delle presenze - oltre ad essere inquadrato in una squadra operativa.

Altre indennità accessorie

Altre forme di indennità accessorie sono rappresentate da:

• 5,00€ di indennità giornaliera per attività ispettiva tributaria;
• 6,00€ di indennità per i colleghi specializzati “Tecnico di Soccorso Alpino”, per servizi non inferiori a tre ore;
• Rideterminazione degli importi da corrispondere a titolo di compenso forfetario d’impiego;
• Rivalutazione dell’indennità di missione giornaliera rideterminata in € 24,00 e di compensazione pari a € 12,00;
• Aumento dei limiti di rimborso dei pasti in missione (€ 30,55 per un pasto e € 61,10 per due pasti);
• Aggiornamento delle indennità di rischio, della presenza notturna per € 4,30/ora e della presenza festiva per € 14,00;
• Indennità per servizio aviolancistico, per il personale in possesso di qualifiche professionali nel settore cyber e per il personale specializzato artificiere.

Inoltre, l’importo netto dell’indennità giornaliera è pari a 2,76€.

Aspetti normativi

Oltre agli aumenti stipendiali, nel rinnovo contrattuale 2019-2021 sono previsti alcuni aspetti normativi che migliorano la qualità della vita del finanziere come:

• Ferie solidali;
• Tutela alla genitorialità;
• Licenza straordinaria per donne vittime di violenza di genere;
• Trattamento economico di trasferimento d’autorità;
• Congedo parentale;
• Aggiornamento scientifico.

Le indennità accessorie sono a decorrere dal 1° gennaio 2022, mentre per il lavoro straordinario la decorrenza è dal 1° gennaio 2021.