Paola Gentile - 25 gennaio 2023
Quanto guadagna e cosa fa un consulente finanziario: stipendi 2023
Per diventare consulente finanziario occorre superare un esame ed iscriversi all’albo. Ecco qual è lo stipendio.
Il consulente finanziario è una figura professionale relativamente giovane all’interno del panorama lavorativo italiano. È stata introdotta nel 2007 per ottemperare alla norma della direttiva MiFID europea e nel corso del tempo è diventata sempre più importante.
Dotato di requisiti e di competenze che gli consentono di svolgere attività di consulenza in ambito finanziario e degli investimenti, il consulente è molto richiesto dalle aziende, sia come figura all’interno dell’organico, che come libero professionista o esterno.
Da non sottovalutare anche lo stipendio. Un consulente finanziario può arrivare a guadagnare una media di 1.500 euro al mese e può esercitare la professione anche senza essere in possesso di una laurea.
Unico vincolo: il superamento di un esame per poter entrare a far parte dell’albo dei consulenti finanziari ed iniziare ad esercitare la professione.
Vediamo di cosa si occupa un consulente finanziario, come lo si diventa e quanto guadagna.
Consulente finanziario: di cosa si occupa
Il consulente finanziario è una figura professionale che aiuta i clienti a prendere delle decisioni finanziarie, fornendo informazioni, dando soluzioni per gli investimenti sulla base di quelle che sono le stime di mercato, tenendo conto delle necessità del cliente e stilando un piano finanziario.
Il consulente finanziario può svolgere la professione in due modi:
- Professionista indipendente ed autonomo, o come società di consulenza insieme ad altri professionisti. Non essendo legati ad una singola banca, possono fornire un ventaglio di opzioni molto ampio, su qualsiasi prodotto finanziario;
- A mandato (Non indipendente), vale a dire che lavora per Società di Investimento Mobiliare o Società di Gestione del Risparmio.
Come abbiamo già accennato, per diventare un consulente finanziario non serve la laurea, ma è richiesto un diploma e il superamento di un esame per l’iscrizione all’albo.
La laurea in materie specifiche nell’ambito finanziario, economico o giuridico è consigliata, in primis per poter puntare ad uno stipendio più alto.
Consulente finanziario: come diventarlo
Per diventare consulente finanziario è necessario superare un esame per l’iscrizione all’albo professionale: quindi, l’abilitazione è obbligatoria.
L’esame, denominato OCF, dura 85 minuti e prevede 60 domande a risposta multipla. Lo si passa se si totalizza un punteggio di minimo 80 punti su 100.
Il test è così composto:
- 28 domande teoriche (valgono 2 punti ciascuna);
- 12 domande pratiche (valgono 2 punti ciascuna);
- 20 domande teoriche (da 1 punto ciascuna).
Le materie di esame sono: diritto previdenziale e assicurativo, diritto del mercato finanziario, privato e commerciale, e tributario, oltre a matematica ed economia finanziaria.
Per sostenere l’esame occorre essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria, o equiparato;
- Non avere condanne e non essere stati sottoposti a pene detentive o alla reclusione per un periodo non inferiore a 2 anni, per un qualunque delitto non colposo;
- Essere in regola con la normativa antimafia;
- Non essere un soggetto fallito, inabilitato, interdetto o condannato per una pena che comporta l’interdizione, anche se solo temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità a esercitare uffici;
- Essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità.
Tra i requisiti che un consulente deve avere, oltre alle conoscenze tecniche, anche una certa praticità nell’essere abili organizzatori e analisti e una buona capacità di sopportare lo stress.
Consulente finanziario: quando l’esame non è richiesto
Ci sono dei casi in cui l’esame di abilitazione non è necessario e si può iniziare ad esercitare la professione senza l’iscrizione all’albo. Si tratta di coloro i quali sono in possesso dei requisiti di professionalità equipollenti individuati dall’art. 4 del Regolamento Ministeriale n. 472/98.
Nella fattispecie, si tratta di:
- Agenti di cambio iscritti al ruolo unico o speciale tenuto dal Ministero del Tesoro;
- Funzionari di impresa di investimento, che hanno svolto le funzioni di servizi di investimento di unità operativa o responsabile del controllo interno;
- Funzionari di banca addetti ai servizi sempre previsti dal d.lgs.58 del 1998, o come impiegato nella commercializzazione di prodotti finanziari della banca o responsabile o impiegato in attività operative o comunque responsabile della stessa. addetto a uno dei predetti servizi di investimento, ovvero responsabile del controllo interno;
- Negoziatori abilitati, come previsto dalla legge 02/01/1991 art.7 comma 2.
L’attività di funzionario deve essere svolta da almeno tre anni, caso contrario sarà necessario fare l’esame.
Consulente finanziario: quando guadagna
Lo stipendio di un consulente finanziario varia sulla base di una serie di fattori, un po’ come accade per tutte le professioni. La base di partenza della busta paga è di circa 600 euro al mese, Di media, il netto si aggira sui 1.500 euro al mese, e può arrivare oltre i 3.000 euro.
A far schizzare in altro lo stipendio concorre:
- Esperienza del consulente e studi fatti: la maggiore esperienza comporta una parcella più alta, idem gli studi;
- Tipologia di consulenza svolta: quelle più lunghe, più complesse portano a maggiori guadagni;
- Zona: nelle grandi città gli stipendi sono più alti;
- Datore di lavoro: lavorare per una banca o un gruppo bancario dà accesso a stipendi più alti rispetto alle piccole realtà.
Secondo quanto indicato da Indeed, il portale per la ricerca di lavori, a Torino, un consulente guadagna di media più di 38.000 euro l’anno, a Milano poco più di 31.000 euro l’anno.
Va da sé che in una grande città il costo della vita è anche maggiore. In ogni caso, di media lo stipendio è sui 30.000 euro l’anno.
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