Luca Restivo - 27 giugno 2022
Pos obbligatorio dal 30 giugno: ecco chi farà le multe e quando
Da giovedì scattano le multe per gli esercenti e i professionisti che rifiutano il pagamento con il Pos. Le Forze dell’Ordine vigileranno.
A partire da giovedì 30 giugno sono in arrivo multe per chi non consentirà ai propri clienti di pagare con carte di credito o debito tramite Pos.
La stretta del governo ai furbetti del point of sale, “punto di vendita”, è arrivata in seguito alle nuove regole previste dall’ultimo decreto PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Il provvedimento, destinato alle categorie di commercianti, artigiani e professionisti, prevede:
- Obbligo ad accettare pagamenti elettronici;
- Applicazione di sanzioni in caso di mancato adeguamento alla normativa.
Lo scopo è quello di perseguire in ogni modo e a qualunque livello l’evasione fiscale. Grazie al decreto PNRR, viene anticipata di sei mesi l’entrata in vigore delle multe, originariamente prevista dal 1° gennaio 2023.
L’accertamento sarà a cura degli ufficiali e degli agenti di Polizia giudiziaria, nonché degli organi addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni.
Le sanzioni presuppongono che il cliente denunci e in quel caso interverrà la Guardia di Finanza o anche solo la Polizia locale. Tuttavia, le associazioni di categoria tracciano i possibili escamotage per aggirare le multe.
Vediamo nel dettaglio chi si occuperà delle sanzioni e quando.
Pos obbligatorio: cosa viene disposto
Le nuove regole inserite nel Decreto legge n. 36 del 30 aprile 2022 del Consiglio dei ministri (Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza Pnrr) ha anticipato di ben 6 mesi l’entrata in vigore delle multe, che scatteranno il 30 giugno.
Negli ultimi anni le sanzioni sono state al centro di molti provvedimenti, ma non sono mai entrate effettivamente in vigore. Spesso sono state le forze politiche a premere per fare marcia indietro.
Adesso, però, il testo uscito dal Consiglio dei ministri non è stato modificato dal Parlamento e le disposizioni possono iniziare già tra tre giorni.
Pos obbligatorio: quali le categorie interessate
L’elenco di colori i quali rientrano nelle categorie interessate ad avere il Pos sono tante:
- Artigiani (falegnami, fabbri, idraulici);
- Ristoratori e baristi;
- Negozianti;
- Ambulanti;
- Notai;
- Avvocati;
- Ingegneri;
- Geometri;
- Commercialisti;
- Medici;
- Dentisti;
- Consulenti del lavoro.
Pos obbligatorio: i timori delle associazioni dei consumatori
Se da un lato hanno accolto in maniera favorevole le nuove regole contro i furbetti del Pos, dall’altro le associazioni dei consumatori temono che alcuni commercianti e professionisti possano adottare qualche escamotage per aggirare le multe.
Altro punto posto in evidenza è quello relativo alla riduzione dei costi di gestione della moneta elettronica per incentivare il suo corretto utilizzo.
Le disposizioni, afferma il Codacons, “escludono l’obbligo di pagamento con il Pos in caso di oggettiva impossibilità tecnica: il commerciante che dichiara di avere il Pos fuori uso non è passibile di sanzione”.
Non solo. Per essere in regola con la nuova norma, esercenti e professionisti potrebbero “limitarsi ad accettare anche un unico circuito e una sola tipologia di carta di debito (per esempio il bancomat) e una sola di credito, restringendo così il diritto degli utenti a pagare con Pos”.
Sarà importante chiarire bene di quali ipotesi si tratta: ad esempio, effettivi problemi di connettività temporanea o malfunzionamenti tecnici dell’apparecchio.
Assoutenti sottolinea come i costi legati al Pos a carico dei commercianti siano ancora elevati, e quindi sia necessario “azzerare del tutto le commissioni interbancarie e gli altri balzelli richiesti agli esercenti”.
Pos obbligatorio: chi farà le multe e quando
Chi rifiuta il pagamento elettronico andrà incontro a una sanzione amministrativa di 30€, aumentata del valore della transizione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione, a partire dal 30 giugno 2022.
Ad esempio: per uno scontrino di 50,00€ a cui sia negato il pagamento con carta, la sanzione per l’esercente sarà pari a 30€ a cui aggiungere il 4% di 50,00€, per un totale di 32,00€.
È escluso il pagamento ridotto, di solito previsto quando si salda entro 60 giorni dalla contestazione immediata o dalla notifica della violazione.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, assicura una vigilanza capillare affinché ci sia la corretta applicazione dell’obbligo di accettare i pagamenti elettronici tramite Pos, e si dice pronto a segnalare eventuali trasgressori.
Ai consumatori, ai quali viene negata la transazione, spiega Dona, “consigliamo di raccogliere le prove del rifiuto fotografando cartelli esposti o filmando il rifiuto alla cassa”.
A quel punto, si potrà procedere con una segnalazione circostanziata, con tanto di orario e indirizzo esatto del punto vendita, alla Guardia di Finanza o anche soltanto alla Polizia locale. L’accertamento sarà a cura degli ufficiali e degli agenti di Polizia giudiziaria, nonché degli organi addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni.
“Davanti al commerciante scorretto, suggeriamo anche di scrivere una bella recensione per far capire a tutti che ormai il Pos è davvero obbligatorio”.
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