Pellet, attenzione alle truffe: l’appello della Polizia Postale

Pellet, attenzione alle truffe: l'appello della Polizia Postale

Le truffe del pellet online aumentano a dismisura. Come fare per evitarle.

L’inverno si avvicina e complice i rincari di luce e gas molti italiani stanno acquistando una stufa o una caldaia a pellet o chi già ne possiede una sta facendo scorte di pellet per assicurarsi una stagione invernale al caldo.

Quello che nessuno avrebbe mai immaginato è che dietro il commercio del pellet si generasse una vera e propria truffa fatta di siti web falsi che vengono il combustibile a prezzi stracciati, salvo poi non recapitarlo.

Nei giorni scorsi, la Polizia Postale ha lanciato un appello, invitando coloro i quali utilizzano internet per l’acquisto del pellet a prestare molta attenzione.

Vittima della truffa del pellet

In tempi di aumenti vertiginosi, scovare dei siti internet che vendono pellet a prezzi vantaggiosi potrebbe quasi essere una manna dal cielo.

Purtroppo, è proprio qui che sta l’inghippo. Sempre più in aumento, infatti, è il fenomeno delle pagine web false che vendono il prodotto a poco prezzo, salvo poi non essere mai recapitato a casa.

Ad incappare in una truffa online è stata una signora di Arezzo che ha trovato in rete un’offerta che appariva molto vantaggiosa, con un risparmio del 30 per cento.

La donna ha quindi deciso di acquistare alcuni pancali per una spesa di 800 euro. Una volta pagato però la merce tardava ad arrivare. Così è iniziata una sequela di telefonate e scambi di messaggi con la venditrice, nelle quali l’aretina veniva rassicurata in merito all’invio della merce.

Ma quel pellet non è mai arrivato a destinazione ed è scattata la denuncia. E’ stata la Polizia Postale a rintracciare la venditrice.

L’appello della Polizia Postale

La Polizia Postale ha spiegato come avviene la truffa ed ha lanciato un appello. I truffatori si muovono tramite la creazione di pagine fittizie, garantendo la fornitura di pellet a prezzi concorrenziali, richiedendo il pagamento anticipato tramite bonifico, su carta ricaricabile, senza poi recapitare la merce ordinata.

Per evitare di incappare in spiacevoli inconvenienti, la Polizia Postale e delle Comunicazioni consiglia di:

  • Verificare sul sito dell’Agenzia delle Entrate che alla partita Iva del venditore corrisponda un’azienda realmente esistente;
  • Verificare che l’annuncio non sia stato già segnalato da altri utenti come fraudolento;
  • Verificare che il profilo feedback del venditore abbia un gradimento elevato.

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a www.commissariatodips.it.

In cosa consiste il riscaldamento a pellet

Il pellet è un combustibile naturale che alimenta le stufe a pellet. Queste vengono posizionate in casa e, oltre a servire per il riscaldamento, sono spesso degli ottimi complementi d’arredo.

Indicata da molti come una soluzione economica ed ecologica, la stufa a pellet si sostituisce al nomale riscaldamento dato dai termosifoni o dal camino, con notevole riduzione anche in termini di costi.

Pellet contraffatto

Oltre alla truffa del pellet ordinato su internet e mai recapitato, c’è anche un altro illecito che riguarda il prodotto contraffatto.

A scoprirlo è stata la Guardia di Finanza che ha sequestrato 5 mila tonnellate di prodotto, vale a dire un milione e mezzo di sacchi di pellet, immessi sul mercato sebbene non rispettassero le conformità previste dalla legge e proponendo un prodotto di bassa qualità.

A finire nel mirino delle Fiamme Gialle sono state 52 persone tra grossisti, produttori e imprenditori. La produzione di pellet deve seguire delle regole necessarie per la sicurezza, la qualità (UNI EN ISO 17225-2 del 2014) e la conformità ambientale.

Le irregolarità sono state riscontrate proprio nell’uso di leganti chimici e colle che danneggiano la salute e l’ambiente.