Passaporto negato: quando è impossibile ottenerlo

Passaporto negato: quando è impossibile ottenerlo

Ci sono dei casi in cui non è possibile ottenere il passaporto. Ecco chi non può averlo e perché.

Il passaporto è un documento imprescindibile se si vuole viaggiare al di fuori dell’Unione europea. Infatti, per circolare in Ue è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio.

Tuttavia, avere il passaporto non è così semplice come si potrebbe pensare, e questa volta non c’entra la burocrazia. Ci sono delle circostanze tali per cui non è possibile ottenere il passaporto.

Ecco quando non è possibile richiederlo perché si è esclusi dall’ottenerlo.

Chi non può ottenere il passaporto

Il passaporto viene vietato per legge solo quando sussistono delle particolari circostanze che implicano una tutela, sia per la sicurezza del viaggiatore che per motivi di ordine pubblico.

Le ragioni tali per cui non si può ottenere il passaporto sono:

  • Ammende non pagate;
  • Condanne penali;
  • Reperibilità per indagini;
  • Mancanza di autorizzazione per i minori e le persone sottoposte alla potestà tutoria;
  • Non rispetto degli eventuali obblighi militari.

Ammende non pagate

Se il richiedente del passaporto non ha pagato le ammende, le multe comminate dal giudice tramite la sentenza di un processo penale, non può ottenere il passaporto, sia che si tratti di rilascio o di rinnovo del documento d’identità.

Per poter ricevere il passaporto, il richiedente dovrà prima di tutto saldare l’ammenda presso l’ufficio di recupero crediti del tribunale che ha emesso la condanna dal momento che, anche se pecuniaria, rappresenta a tutti gli effetti una pena.

Una volta avuta la prova dell’estinzione del debito, l’ufficio potrà rilasciare l’autorizzazione al rinnovo o al rilascio del passaporto.

Condanne penali

L’art. 3 della legge n. 1185/1976 stabilisce che chi deve scontare una pena restrittiva della libertà personale, o soddisfare un’ammenda, non può ottenere il passaporto.

Oltre a chi è chiamato a scontare un periodo in carcere o altre misure restrittive, c’è anche chi deve scontare le pena domiciliare per i reati commessi.

Lo scopo è quello di evitare la fuga del condannato, che si vedrà negato il passaporto finché la pena non risulterà estinta.

La sospensione condizionale della pena, invece, non è sufficiente al rilascio del passaporto, in quanto prevede il superamento di un periodo di 5 anni a determinate condizioni. Il mancato rispetto delle condizioni interrompe la sospensione e il soggetto in questione deve scontare la pena prevista; perciò, lo Stato deve assicurarsi la sua reperibilità.

I precedenti penali non costituiscono un impedimento al rilascio del passaporto, tanto meno eventuali denunce.

È bene però informarsi sulla normativa vigente nel Paese di arrivo del viaggio. Gli Stati Uniti, ad esempio, possono vietare il visto per alcuni reati considerati molto gravi, tenendo conto comunque di vari aspetti.

Bisogna anche ricordare che le autorità preposte al rilascio del visto sono autorizzate ad accedere al casellario giudiziale.

Reperibilità per indagini in corso

Se vi è un procedimento penale in corso, il passaporto può essere temporaneamente negato. Non è indispensabile che il soggetto richiedente abbia un ruolo primario nelle indagini, il passaporto non viene rilasciato poiché il richiedente potrebbe essere chiamato a testimoniare come persona informata sui fatti.

Mancanza di autorizzazione

Il passaporto può essere negato ai minorenni per mancanza dell’autorizzazione di uno dei due genitori, se questi non è d’accordo. Stesso discorso vale per le persone soggette a potestà tutoria, come ad esempio gli interdetti, sempre nel caso in cui venga meno l’assenso del tutore o del giudice tutelare.

Obblighi militari

Il passaporto può essere negato se gli obblighi militari da parte del richiedente non sono stati assolti.

Con la sospensione della leva obbligatoria nel nostro Paese, questa circostanza non riguarda più i cittadini italiani ma può interessare coloro che hanno doppia cittadinanza e devono perciò essere in regola anche con la normativa estera di riferimento.

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