Chi è Paola Landini: scomparsa nel 2012, il caso si riapre

Chi è Paola Landini: scomparsa nel 2012, il caso si riapre

Paola Landini è una donna scomparsa il 15 maggio del 2012, quando aveva 44anni. Dopo nove anni il caso si riapre.

Il caso di Paola Landini - scomparsa all’età di 44 anni nel 2012 - si riapre.

Dopo ben nove anni di un mistero senza soluzione, il caso si è riaperto vista una sensazionale - e macabra - scoperta fatta durante una battuta di ricerca per un altro scomparso, Alessandro Venturelli, giovane di 21 anni che si è allontanato dalla sua abitazione il 5 dicembre scorso.

Nel dettaglio, intorno alla zona del Poligono di Tiro di Sassuolo sono stati scoperti resti umani che non si esclude possano appartenere proprio a Paola Landini. Ci sono diversi indizi che lasciano pensare sia lei e nel frattempo il compagno - Roberto Brogli - ci tiene a sottolineare che “lui non centra nulla” anche perché, nonostante “si sia ritrovato circondato dal sospettonon è mai stato indagato.

Chi è Paola Landini: cosa è successo nel 2012

È proprio Roberto Brogli a raccontare di cosa è successo quel 15 maggio del 2012, quando di Paola Landini - allora 44enne - si persero le tracce.

Ci siamo salutati con un bacio, come ogni mattina, e io sono andato al mio lavoro in Hera, lei ha fatto delle commissioni.

A destare sospetto il fatto che dall’armadio in cui erano custodite le armi di famiglia (Brogli era il titolare del Poligono di Tiro) sparirono due pistole. Brogli è convinto - vista la mancanza di segni di effrazione - che sia stata proprio Paola Landini a prenderle, probabilmente perché “cercava protezione vista una vecchia storia per cui c’era una denuncia per stalking”.

Sparendo, quindi, questa avrebbe portato con sé due pistole - ma non le proprie bensì due più piccole perché, spiega Brogli, “più facilmente occultabili addosso” - e avrebbe anche cancellato alcune foto dal computer.

Sembra sia stata proprio al Poligono di Tiro prima di sparire: niente di strano secondo Brogli, in quanto “aveva libero accesso, da quando eravamo insieme dava una mano a tenere in ordine la struttura”. La sua auto, però, rimase in sosta nel parcheggio di fronte agli uffici della struttura (con all’interno la borsa con tutti gli affetti personali), mentre di lei si persero totalmente le tracce.

C’è chi racconta che tra i due pochi giorni prima dalla scomparsa ci fu un litigio: Brogli (allora 58enne) dice di non ricordarselo e assicura che non aveva alcun movente per fare qualcosa di male a Paola visto che il loro intento era di “invecchiare insieme”.

C’è però una terza persona: all’interno dell’auto, infatti, vennero trovati due telefonini, uno dei quali Paola utilizzava per dialogare con uno sconosciuto.

Paola Landini: perché i resti trovati potrebbero essere della donna scomparsa nel 2012

In attesa dell’esame del DNA, ci sono diversi indizi che lasciano pensare al fatto che le ossa trovate nella zona circostante al Poligono di Tiro di Sassuolo possano essere quelle di Paola Landini.

Intanto perché accanto ai resti umani sono state trovate due pistole e secondo la Questura a Modena si tratta sicuramente di una di quelle sparite da casa Brogli nella mattina del 15 maggio 2012 (mentre l’altra risulta irriconoscibile). Sempre accanto ai resti sono state trovate anche le chiavi di una Fiat, compatibili con la Punto della Landini.

E ancora: nelle ossa rinvenute sono state trovate tracce di un’operazione chirurgica alla spina dorsale, alla quale appunto era stata sottoposta la 44enne.

In totale, spiega il dirigente della Squadra mobile Mario Paternoster, sono 13 i frammenti ossei ritrovati (13 in tutto, tra cranio, gambe, bacino, clavicola). Questi, non immediatamente visibili dalla strada, non furono trovati nel 2012 probabilmente perché la zona del ritrovamento allora non era inclusa nelle attività della struttura. Si trattava di un punto troppo impervio e inaccessibile per i soccorritori.

È presto per capire i motivi del decesso: suicidio, incidente o omicidio, non si esclude nulla. In primis però bisognerà capire se effettivamente si tratta dei resti di Paola Landini, e solo l’esame del DNA (verrà fatto un incrocio con il figlio della donna) darà questa risposta.

Argomenti correlati: Fatti di cronaca