Nuove truffe, Bibbia a 22mila euro e bracciale con quiz online: ecco a cosa stare attenti

Nuove truffe, Bibbia a 22mila euro e bracciale con quiz online: ecco a cosa stare attenti

Attenzione ai venditori porta a porta e ai quiz online che promettono la vincita di un bracciale. Si tratta di truffe.

I truffatori escogitano sempre nuove idee per arrecare danno al prossimo. Due delle truffe più gettonate sono quelle ai danni degli anziani, tramite la vendita di una Bibbia dal valore di 22mila euro, e di chi vuole vincere un bel bracciale Pandora in vista della Festa della Donna dell’8 marzo.

In entrambi i casi stiamo parlando di truffe e bisogna fare attenzione a non cascarci.

A dare la notizia della truffa della Bibbia è stato il Gazzettino, raccontando la storia di una coppia di anziani che si sono ritrovati un contratto di acquisto di una Bibbia da 22.500 euro. La vicenda risale al novembre scorso e quello che fa indignare maggiormente è che l’inganno è stato fatto ai danni di una signora in stato confusionale.

La seconda truffa riguarda l’annuncio in rete di falsi contest che mettono in palio bracciali della nota marca Pandora, dati gratis in occasione della Festa della Donna. A lanciare l’allarme è stata la Polizia Postale.

Vediamo più da vicino le dinamiche con le quali si sono svolte le truffe così da stare attenti.

Truffa anziani: Bibbia a 22mila euro

A inizio novembre scorso, un’anziana signora viene contattata da un impiegato della Treccani per avere in omaggio una rivista. In un primo momento, la donna declina l’offerta, ma poi manifesta l’interesse di vendere alcuni libri e oggetti targati Treccani e comprati tempo prima.

Ad una prima telefonata ne seguono molte altre, alle quali dopo mesi l’anziana donna cede fissando un appuntamento per vendere di soggetti in proprio possesso.

Dopo pochi giorni, la coppia di anziani si rende conto che il modulo pro-forma per la vendita dei loro libri in realtà è un contratto di acquisto di una Bibbia. I due hanno cercato di mettersi in contatto con il venditore porta a porta ma, come da previsione, non ha mai risposto.

L’Associazione a difesa dei consumatori, Adico, si è interessata della vicenda. Il presidente Carlo Garofolini ha fatto sapere che è evidente che il contratto sia stato estorto per il valore importante della Bibbia. La procedura è quella dell’annullamento del contratto anche se oltre i tempi per il recesso.

Il venditore porta a porta si è presentato con il cartellino di rappresentanza della Treccani S.p.A. e per questo si sta ancora cercando di capire qual è il reale coinvolgimento della casa editrice, un’azienda storica e prestigiosa che, contattata dal presidente di Adico, dovrebbe procedere subito con l’annullamento di quello che è un evidente contratto-truffa ai danni di anziani.

Infatti, la signora, a seguito di un incidente, si trovava in uno stato confusionale, condizione che l’impiegato della Treccani aveva appurato, quindi, in una situazione di poca lucidità, è molto più facile ritrovarsi vittima di un raggiro.

Sembra anzi che l’addetto alle vendite abbia volontariamente causato uno stato confusionale nella vittima della truffa fino a farle firmare alcuni moduli come contratto pro-forma per l’acquisto di quei beni che la donna aveva manifestato di voler vendere.

Si può rompere un contratto per truffa?

L’Associazione sta facendo in modo che la casa editrice Treccani intervenga per tempo e annulli il contratto firmato in una situazione di manipolazione del sottoscrittore e quindi di truffa.

Per evitare che episodi del genere si verifichino è bene che vengano aumentati i controlli per evitare casi di truffa che, nella maggior parte dei casi, sono a danno degli anziani.

Truffa bracciale in cambio di quiz online

Un’altra truffa sta invadendo in web. Con la scusa di vincere un bracciale Pandora, molte donne sono state truffate. Il “presunto” regalo verrebbe dato dopo aver compilato un quiz online a cui l’utente deve rispondere inserendo, tra le varie informazioni, dati sensibili.

Dopo aver effettuato questa operazione il malcapitato non riceverà nulla e rischierà che le informazioni condivise vengano rubate e utilizzate in maniera fraudolenta” fanno sapere i detective di Polposte.

Come evitare di farsi ingannare? La Polizia Postale e delle Comunicazione fornisce alcune indicazioni:

  • Verificare sui siti ufficiali delle maggiori griffe la presenza di compagne promozionali;
  • Consultare, tramite un comune motore di ricerca, le recensioni pubblicate da altri utenti.

Trattandosi di un sito web falso quello in cui vi è un link che rimanda al quiz per vincere uno dei 5mila gioielli messi in palio da Pandora, i dati personali inseriti dagli utenti vengono utilizzati “non solo per entrare nella cassaforte che custodisce dietro un numero di conto corrente i risparmi di ognuno ma anche per successive campagne di phishing”.

Inoltre, se si vuole ricevere il regalo bisogna pagare le spese di spedizione. Come riporta ilfattoquotidiano.it, il contributo che va direttamente nelle tasche dei ciarlatani che, venendo in possesso dei dati della carta di credito, prosciugano il contenuto dei clienti.

La truffa prosegue a catena, perché viene chiesto di inviare il messaggio ad altre 5 persone, condizione necessaria per avere la possibilità di vincere. Si innesca così una vera e propria catena di Sant’Antonio che sembra impossibile da bloccare.

L’unico modo per fermare queste truffe è quello di informarsi e ogni qualvolta si ricevono messaggi sospetti verificarne la fonte.

Argomenti correlati: Sicurezza sul web Italia