Paola Gentile - 11 ottobre 2022
No fly zone in Ucraina: i tempi sono maturi, ma scoppierebbe la terza guerra mondiale
La no fly zone è un’ipotesi che potrebbe essere presa in considerazione dalla Nato se la Russia continuerà con i bombardamenti.
I tempi per una no fly zone in Ucraina sarebbero maturi, vista anche la recente piega che il conflitto russo-ucraino sta assumendo. Eppure, nonostante ci siano tutti i presupposti, indire un divieto di sorvolo degli aerei russi sui cieli ucraini, implicherebbe risvolti drammatici, un aumento della tensione che contribuirebbe a far scoppiare la terza guerra mondiale.
Per questo la Nato, all’inizio del conflitto come oggi si dice ancora contraria ad una no fly zone in Ucraina, poiché una sua istituzione porterebbe i Paesi della Nato ad entrare ufficialmente in guerra contro la Russia.
Oggi, però, l’ex comandante supremo dell’Alleanza Atlantica James Stavridis ha affermato che i recenti attacchi in Ucraina potrebbero costringere le forze occidentali a imporre una no fly zone sul Paese.
A questo punto diventa importante spiegare cos’è la no fly zone e perché crearla farebbe scoppiare la terza guerra mondiale.
Cos’è la no fly zone
Per no fly zone si intende uno spazio aereo sottoposto a controllo militare e interdetto a tutti i velivoli non autorizzati. La no fly zone sull’Ucraina ne vieterebbe agli aerei russi il sorvolo e accetterebbe solo quelli degli alleati.
Questo implicherebbe l’uso delle Forze militari contro qualsiasi veicolo non autorizzato, militari che sarebbero della Nato, dal momento che è proprio l’Alleanza Atlantica a doversi assumere l’onere di attivare la no fly zone in Ucraina.
Capite bene che lo scontro con la Russia sarebbe inevitabile. Qualsiasi aereo russo che voli sull’Ucraina verrebbe abbattuto e questo porterebbe ad un’escalation senza precedenti.
Perché scoppierebbe una terza guerra mondiale
L’interdizione al volo per gli aerei russi sui cieli ucraini porterebbe notevoli conseguenze che sfocerebbero in una terza guerra mondiale. Dichiarare una no fly zone in Ucraina comporta:
- La Nato se ne prende la responsabilità;
- La Nato schiera la propria Aeronautica in Ucraina per controllare che i velivoli russi non violino il divieto;
- La Nato può abbattere gli aerei russi;
- La Nato si prepara allo scontro diretto con la Russia.
L’Ammiraglio della Marina degli Stati Uniti, Stavridis ha dichiarato in un tweet di essere convinto che presto Putin ricorrerà ad attacchi missilistici ancora più intensi, proprio come fece in Siria anni fa. L’esplosione del ponte sullo stretto di Kerch, che collegava la Russia alla Crimea, ha indispettito lo Zar che ha risposto con una pioggia di missili su Kiev, colpendo obiettivi civili e infrastrutture.
Proprio la violenza di questi bombardamenti ha spinto Kiev a rinnovare alla Nato la proposta di attivare la no fly zone.
Se la Russia dovesse proseguire in questo senso, secondo Stavridis la Nato e gli Usa potrebbero non avere altra scelta se non quella di aumentare il proprio coinvolgimento nel conflitto.
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