Multe Ferragosto: quando il falò in spiaggia è vietato

Multe Ferragosto: quando il falò in spiaggia è vietato

Attenzione ad accendere fuochi in spiaggia, si rischia la multa e in alcuni casi anche il carcere.

Il tanto atteso giorno di Ferragosto sta per arrivare e il meteo dovrebbe anche essere clemente, salvo in alcune zone (qui).

Con il 15 agosto arrivano immancabili i falò in spiaggia con annessi e connessi. Vale a dire: mangiare e bere intorno al fuoco, cantare in comitiva e, il più delle volte, restare a dormire al mare.

Sebbene non vi sia alcuna legge che vieti i falò in spiaggia, sempre più Comuni stanno emettendo ordinanze per vietarli, al fine di prevenire gli incendi e l’abbandono dei rifiuti.
Il divieto di fare falò in spiaggia è seguito anche da multe che arrivano a toccare cifre molto alte.

Multe Ferragosto: quando il falò in spiaggia non si può fare

Vietare i falò in spiaggia equivale a:

  • Garantire la sicurezza pubblica;
  • Evitare emergenze sanitare;
  • Tutelare l’ambiente.

Sono queste alcune delle motivazioni che stanno spingendo la maggior parte dei Comuni italiani a emettere ordinanze che vietano e multano chi fa falò in spiaggia.

Le prime sono state firmate a Nettuno e a Gaeta, rispettivamente, in provincia di Roma e Latina. Nel primo caso, le disposizioni riguardano soltanto la serata tra il 14 e il 15 agosto; mentre, nel secondo le limitazioni scattano da oggi, venerdì 12 agosto.
Il divieto comprende anche balneazione, bivacco, pesca con qualsiasi attrezzo, oltre a fuochi e falò. E il niet vale anche per tutto il litorale laziale.

Stretta anche in Sicilia, a Palermo, l’area all’interno del parco della Favorita e dell’intera area della riserva naturale orientata di Monte Pellegrino è off-limits. Dal 13 al 16 agosto, e in determinate fasce orarie, sono vietati anche il montaggio di tende, il consumo di bevande alcoliche, l’ammasso di legname e di materiale infiammabile per l’accensione di fuochi. I trasgressori saranno puniti con multe che vanno dai 25 ai 500 euro.

Le ordinanze sono state emesse a tappeto in tutti i principali luoghi di mare siciliano, con possibili conseguenze penali se il falò mette a rischio altre persone o la sicurezza della navigazione.

In Veneto, le sanzioni possono arrivare fino a 2mila euro, se chi frequenta il litorale di Rosolina Mare ed Albarella verrà sorpreso ad accendere fuochi. A questo proposito, i Carabinieri Forestali hanno annunciato che saranno intensificati i controlli.

In Campania e in Calabria i divieti sono confermati e le multe arrivano a toccare la cifra di un massimo di 500 euro, per la prima e di 400 euro per la seconda.

Perché è vietato fare il falò in spiaggia

La motivazione è presto detta: per evitare di provocare incendi e arrecare danni a cose o persone nelle spiagge. Nelle aree attrezzate è possibile accendere un fuoco, ma non in spiaggia dove il rischio, anche inquinamento, è molto alto.

Quando si parla di incendio

Se dal falò si scatena un incendio, gli organizzatori rischiano grosso, perché si va sul penale.

Infatti, nella malaugurata ipotesi che la situazione degeneri, scatta il reato di incendio, previsto dall’art. 423 del Codice penale con la reclusione da 3 a 7 anni. Per avere rilevanza penale occorre che l’incendio scatenatosi da un falò metta in serio pericolo l’incolumità pubblica.

Controlli severi a Ferragosto

Come abbiamo già anticipato, i Comuni hanno emesso delle ordinanze speciali proprio in vista di Ferragosto. In alcuni casi anche nei giorni precedenti e successivi alla ricorrenza.

Contestualmente, vi saranno anche controlli più stringenti sulle spiagge da parte dei vigili, della Polizia e della Guardia costiera.

I Comuni della Sardegna, proprio per tutelare le bellezze paesaggistiche delle spiagge, attuano misure ancora più stringenti. Il Comune di Olbia ha fatto sapere che se verrà trasgredito il divieto imposto dal 12 al 15 agosto 2022 di accendere fuochi si andrà incontro a sanzioni che vanno da 25 a 500 euro, oltre agli eventuali risvolti penali.

I modi per divertirsi la sera di Ferragosto sono tanti, evitiamo di inquinare le nostre spiagge.

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