Mascherine al lavoro, in arrivo nuove regole: quando sarà ancora obbligatoria

Mascherine al lavoro, in arrivo nuove regole: quando sarà ancora obbligatoria

Rimarrà l’obbligo per chi lavora con il pubblico e accanto ai colleghi. Via le chirurgiche, preferite le FFP2.

Il 30 giugno scade l’obbligo di indossare le mascherine per i dipendenti del settore privato, ma tutto fa pensare che possa esserci una proroga.

A stabilire se dal 1° luglio decadrà o meno l’obbligo, saranno i Ministri del Lavoro, della Salute e dello Sviluppo economico che, proprio giovedì 30 giugno, si riuniranno intorno ad un tavolo insieme all’Inail e alle parti sociali per stabilire nuove linee guida e per aggiornare il protocollo, ormai datato aprile 2021.

Vincolante per la proroga sarà l’analisi della situazione epidemiologica in Italia che, nelle ultime settimane, ha fatto registrare un’impennata dovuta alla variante Omicron BA.5, più infettiva rispetto alle precedenti.

Tuttavia, l’obbligo della mascherina resta fino al 30 giugno nel settore privato, mentre nel pubblico è solo fortemente raccomandata in casi di assembramento. In ogni caso, si dovrà indossare la FFP2 e non la chirurgica, considerata da tempo non efficace per la protezione.

Mascherine al lavoro: quando sarà ancora obbligatoria

L’ufficialità si avrà dopo il tavolo che si terrà il 30 giugno 2022, ma qualche informazione è già trapelata circa il nuovo protocollo e se verrà confermata indicherà l’uso obbligatorio delle mascherine FFP2 per:

  • Chi lavora con il pubblico, in un negozio, in un market o anche su un mezzo di trasporto, camerieri, baristi, sportellisti degli uffici privati e delle banche e lavoratori non protetti da barriere di vetro o plexiglass, in ufficio e in fabbrica;
  • Chi svolge mansioni a stretto contatto con i colleghi.

Le nuove linee guida saranno sprovviste di alcuni divieti. Come quelli delle trasferte di lavoro. Resterà invece l’obbligo di sanificare a fine turno le scrivanie e gli oggetti che si utilizzano per il lavoro, a partire dai computer.

Resta l’autonomia di ogni azienda che deciderà, sulla base delle valutazioni fatte dal datore di lavoro, se imporre l’obbligo o meno. Tuttavia, le regole per l’uso delle mascherine per i lavoratori privati verranno aggiornate, dal momento che il protocollo che le sancisce risale ad aprile 2021 e necessita di una integrazione.

I rappresentanti dei datori di lavoro e quelli dei lavoratori apporranno la firma alle decisioni che verranno prese al tavolo concertativo e i ministeri coinvolti (Salute, Sviluppo economico e Lavoro) chiedono che venga tenuto contro dell’aumento dei contagi che sta salendo con un ritmo del 60% a settimana.

In linea generale, si proporrà di sostituire l’obbligo con una forte raccomandazione ad usare le mascherine, che dovranno essere FFP2, perché ormai la chirurgica non è più considerata un dispositivo di protezione sui luoghi di lavoro. Inoltre, verranno richieste delle eccezioni.

Le parti sociali sono divise. Una parte vorrebbe mantenere l’obbligo in più contesti, mentre altre sono per un’eliminazione. Se la Cisl è del secondo avviso, la Uil è per la prima ipotesi, mentre la Cgil sta nel mezzo.

Mascherine: dove sono ancora obbligatorie

Scomparse in moltissimi luoghi al chiuso dopo il 15 giugno 2022, le mascherine oggi restano obbligatorie solo in alcuni casi specifici:

  • Sui mezzi pubblici, anche locali (treni, traghetti, autobus, metro, tram) ma non in aereo, con FFp2;
  • Ospedali, strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, con chirurgica.

Negli altri luoghi al chiuso, come nel caso di assembramenti, le mascherine sono raccomandate, ma non obbligatorie.

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