Mascherine al chiuso: cosa cambia dal 1° maggio e dove rimane l’obbligo

Mascherine al chiuso: cosa cambia dal 1° maggio e dove rimane l'obbligo

Nel corso della cabina di regia che si terrà in settimana, dovrebbe decadere l’obbligo della mascherina al chiuso. Gli esperti invocano la prudenza.

Le condizioni per vivere un’estate senza restrizioni ci sono. Una frase benaugurante quella pronunciata dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che apre alla concreta possibilità che dal 1° maggio le mascherine al chiuso vengano eliminate del tutto, fatta eccezione per alcuni casi.

Possibilista anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, che si è sempre mostrato cauto per quanto riguarda l’allentamento delle restrizioni. Se così dovesse essere, resterebbe solo l’obbligo vaccinale per gli over50 fino al 15 giugno.

Dopo due anni di regole e divieti, soprattutto dopo che gli italiani si sono vaccinati, e hanno rispettato tutte le indicazioni del governo, è giusto dare messaggi positivi” ha aggiunto Costa. Ulteriori decisioni circa l’obbligo di mascherina in alcuni luoghi al chiuso e sull’utilizzo all’aperto in caso di assembramento, verranno prese nel corso della cabina di regia che si terrà in settimana.

L’ultimo decreto anti-Covid n. 24 del 24 marzo, impone l’obbligo di mascherine al chiuso fino al 30 aprile, ma le cose potrebbero presto cambiare.

Dove rimarrà l’obbligo della mascherina dal 1° maggio

Tra le ipotesi al vaglio, quella che sembra avere più consensi è la riconferma dell’obbligo delle mascherine fino a giugno su:

  • Mezzi di trasporto;
  • Cinema;
  • Uffici;
  • Luoghi di lavoro;
  • Scuole (mascherina fino alla fine dell’anno scolastico, ovvero inizio giugno);

sostituendo la FFP2 con la chirurgica, più economica ed ergonomica.

Salterebbe l’obbligo per i clienti di negozi e supermercati.

Le disposizioni fino al 30 aprile

Come stabilito nell’ultimo decreto anti-Covid, l’obbligo di mascherina al chiuso resta in vigore fino al 30 aprile:

  • Tutti i luoghi al chiuso, escluse le abitazioni private;
  • All’aperto qualora dovessero esserci situazioni di assembramento, come spettacoli teatrali, arene cinematografiche, concerti e stadi;
  • Scuole primarie e secondarie con mascherina FFP2 obbligatoria per 10 giorni in presenza di almeno 4 casi di positività tra gli alunni.

In caso contrario, a scuola basta indossare la chirurgica, come pure nei bar e nei ristoranti. Niente mascherine per i bambini fino a sei anni, i fragili, gli accompagnatori dei disabili. Niente mascherina quando si balla in discoteca o quando si fa sport.

I numeri del contagio

Complici le vacanze pasquali, il dato che emerge dai numeri del contagio è inficiato dal mancato processo dei tamponi. Tuttavia, è proprio notizia di ieri che il premier Mario Draghi è tra i 18.380 nuovi casi di Covid registrati a fronte di 105.739 tamponi processati (contro i 334.224), con un effetto di positività falsato che è schizzato al 17,4% (+1,8%).

Molti meno tamponi analizzati rispetto ai 51.993 delle 24 precedenti e ai 28.368 di lunedì scorso.

Cosa dicono gli esperti

Gli esperti si mantengono su una posizione di prudenza, in attesa dei nuovi dati aggiornati. Il direttore dell’Unità Statistica ed epidemiologica molecolare del Campus Bio-medico di Roma, Massimo Ciccozzi, consiglia di tenere la mascherina al chiuso; dello stesso avviso il direttore dell’Ircss Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, che consiglia di prorogare di un altro po’ l’obbligo.

Concorde con lui, anche il consigliere del ministero della Salute, Walter Ricciardi, in linea con le raccomandazioni del Presidente dell’ISS Silvio Brusaferro e del CSS Franco Locatelli.

Di tutt’altro avviso il sottosegretario alla Salute Costa, che rimarca l’obbligo della mascherina sui mezzi pubblici, ma apre alle scuole: “Per quanto mi riguarda le toglierei soprattutto durante le ore di lezione, i bambini sono seduti al loro posto, penso che oggettivamente anche per loro si possa valutare di non metterle”.

Nel resto del mondo

Negli USA, il Presidente americano, Joe Biden, ha sospeso l’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici, dopo la sentenza del giudice federale della Florida che ha bollato l’obbligo come “illegale”.

Di tutt’altro tenore la situazione in Cina. A Pechino c’è un nuovo lockdown. Le vittime di misure draconiane di controlli sanitari sono 400 milioni di persone, distribuite il 45 città, che vivono chiusi in casa, con danni enormi per l’economia.

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