Luna colpita da un missile: quando succederà e i possibili conseguenze

Luna colpita da un missile: quando succederà e i possibili conseguenze

La corsa alla conquista dello spazio potrebbe generare risvolti pericolosi, specie se a gareggiare ci sono miliardari privati come Musk e Bezos.

Non bastavano i venti da terza guerra mondiale che provengono dall’Ucraina attaccata dalle truppe russe, a questi si aggiungono anche le previsioni degli astronomi che hanno calcolato l’impatto di un rottame di missile sulla Luna con risvolti davvero disastrosi.

Secondo uno studio condotto dallo scienziato Bill Gray e riportato sul Corriere della Sera, i pezzi ad impattare apparterrebbero ad un missile cinese che nel 2014 mise in orbita un satellite Chang’en5-T1. Notizia prontamente smentita da Pechino.

Se all’inizio si pensava che i residuati del missile appartenessero al Falcon 9 lanciato dalla SpaceX nel 2016 e di proprietà di Elon Musk, il nuovo conquistatore dello spazio, lo scienziato ha ammesso candidamente di aver sbagliato i calcoli.

Luna colpita da un missile: quando succederà

Stando ai dati raccolti da Gray, l’impatto dovrebbe avvenire il 4 marzo, verso l’1.26 del pomeriggio, ora italiana, e la velocità di schianto sarà di 9.200km orari.

L’urto è considerato dagli astrofisici motivo di studio per raccogliere dati sismici e incrementare le ricerche sul sottosuolo lunare, ma il vagare di pezzi di veicoli spaziali nel cosmo è molto preoccupante e apre la strada a considerazioni circa la presenza e la moltiplicazione incontrollata di missioni spaziali civili e militari che, negli ultimi decenni, si sono intensificate.

Le quantità di rottami nel cosmo sarebbero sensibilmente aumentate, trasformandosi in dei veri e propri proiettili, senza contare la concreta minaccia di morte delle stazioni spaziali presenti in orbita.

A quanto ammontano i detriti in orbita

Lo US Space Survellance Network ha stabilito, dati aggiornati al 2019, che intorno alla Terra gravitano almeno 20 mila detriti spaziali pericolosi, tra i quali figurano oltre 2.200 satelliti come il Vanguard, non più operativi. Questa tipologia di satelliti venne lanciata in orbita dagli USA nel 1958, dopo lo Sputnik sovietico, iniziando la sfida tra le due superpotenze per la conquista dello spazio.

La spazzatura in orbita si compone di un po’ di tutto:

  • Pezzi di missili spaziali staccatisi da astronavi e risalenti agli anni ’60;
  • Macchine fotografiche;
  • Rottami di satelliti distrutti per incidenti o per esperimenti militari (come il satellite meteorologico FY-1C).

I frammenti di dimensioni inferiori ai 10cm possono diventare delle vere e proprie armi letali.

Quanti sono i satelliti intorno alla Terra

I dati, aggiornati al 1° settembre 2021 e stilati dalla Union of Concerned Scientists, stabiliscono che intorno alla Terra vi sono 4.450 satelliti e si differenziano in:

  • Commerciali;
  • Militari;
  • Meteo;
  • Telecomunicazioni;
  • Navigazione GPS;
  • Telescopi.

Il monitoraggio dei rischi spaziali è affidato all’Inter-Agency Space Debris Committee (IADC) che riunisce al proprio interno la NASA, l’ESA, le agenzie spaziali della Russia, della Cina e degli altri 72 Paesi attivi fuori dall’atmosfera terrestre.

Chi sono i signori dello spazio

Ai satelliti e alle strutture già in orbita si aggiungono quelli di imprenditori privati alla conquista dello spazio. Il già citato Elon Musk, che sta impiantando in orbita un vero a proprio arsenale, tra satelliti per le telecomunicazioni e copertura wireless, è in netta rivalità con Jeff Bezos, patron di Amazon, che non ci sta a vedersi surclassato.

Con la sua rete Kuiper, autorizzata dal governo USA, è pronto a mettere in orbita ben 3.236 satelliti che verranno lanciati a partire dal quest’anno.

Per rispondere colpo su colpo, Musk ha già inviato circa 2.000 minisatelliti che ben presto diventeranno 12.000, stando ai calcoli del magnate, dando vita alla più grande banda larga al mondo. Ed è in procinto di lanciare altri 30 mila satelliti. Operazione che non sta piacendo per nulla alla NASA.

Il rischio di scontri tra satelliti in orbita è altissimo, oltre a generare tensioni diplomatiche con gli altri Paesi del mondo.

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