Insegnare a sparare nelle scuole, la proposta shock che spaventa i genitori

Insegnare a sparare nelle scuole, la proposta shock che spaventa i genitori

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Fazzolari nega quanto affermato dal quotidiano La Stampa in merito alla sua proposta di insegnare a sparare nelle scuole.

Si insegnerà a sparare nelle scuole? Insegnare il tiro a segno nelle scuole diventa un caso politico che infiamma il dibattito, proprio in queste ore.

Secondo quanto scritto dal quotidiano torinese La Stampa, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari (FdI) avrebbe detto al Generale Franco Federici, consigliere militare del presidente del Consiglio: “Dobbiamo fare un tavolo per un progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole ”. E la proposta shock già terrorizza i genitori.

Sempre stando a quanto riportato dal giornale diretto da Massimo Giannini, il Generale avrebbe accolto favorevolmente l’idea e avrebbe proposto di “organizzare un incontro” con i vari soggetti interessati.

Dal canto suo, il sottosegretario si è affrettato a negare quanto detto dalla Stampa, ma questo non è bastato a sedare una valanga di critiche da parte dell’opposizione, con Partito Democratico e Movimento 5 Stelle che hanno bollato la proposta con l’evergreen “Libro e moschetto”.

Critiche anche dagli alleati di governo, con Matteo Salvini che ha dichiarato “Non mi sembra un’idea illuminata”.

Come stanno le cose? Davvero il sottosegretario Fazzolari ha in animo di introdurre la pratica di sparare nelle scuole?

Insegnare a sparare nelle scuole: il caso

Il quotidiano torinese La Stampa ha pubblicato un pezzo che ha acceso un forte dibattito politico: insegnare a sparare nelle scuole.

La proposta, stando a quanto affermato dal giornale, verrebbe direttamente dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari che, dopo la giornata di dichiarazioni congiunte della premier Meloni e del primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali, nella Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi, si sarebbe avvicinato al Generale Franco Federici, consigliere militare della Meloni, per dirgli:

“Dobbiamo fare un tavolo per un progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole. C’è tutta una rete di associazioni che si possono coinvolgere e mettere in contatto con il mondo delle scuole. Ci sono ragazzi molto appassionati e bravi che lo fanno nel tempo libero. Manca una struttura e un riconoscimento ufficiale. È un’attività che io penso meriti la stessa dignità degli altri sport”.

Sempre secondo quanto affermato dalla Stampa, il Generale avrebbe preso tempo e poi avrebbe risposto: “Sì, in effetti è anche una disciplina olimpica. Vediamo cosa possiamo fare. Organizziamo un incontro e mettiamo intorno al tavolo i vari soggetti interessati”.

Insegnare a sparare nelle scuole: la smentita di Fazzolari e la replica di Giannini

La smentita del sottosegretario Fazzolari non si è fatta attendere, rispedendo al mittente quanto scritto dalla Stampa.

Come riporta SkyTg24 e La Stampa, il numero due di Giorgia Meloni, il senatore di Fratelli d’Italia ha dichiarato:

“L’articolo apparso oggi sul quotidiano La Stampa nel quale si sostiene che io vorrei ’insegnare a sparare nelle scuole’ è ridicolo e infondato. La chiacchierata tra me e il generale Federici, consigliere militare del Presidente Meloni, che il giornalista di La Stampa crede di aver carpito come uno scoop, verteva su tutt’altro. La necessità di fornire maggiori risorse per l’addestramento di Forze armate e Forze di polizia e, oltre a ciò, l’ipotesi di prevedere un canale privilegiato di assunzione in questi corpi dello Stato per gli atleti di discipline sportive reputate attinenti, anche se non olimpiche, quali paracadutismo, alpinismo e discipline di tiro. Due misure alle quali lavoreremo al più presto”

Pronta anche la replica del direttore della Stampa, Massimo Giannini che, in un articolo sul quotidiano, ha dichiarato:

“Con temerario sprezzo del ridicolo, il sottosegretario Fazzolari ‘spara’ letteralmente la palla in tribuna, per smentire ciò che non è smentibile, cioè la sua idea di portare nelle scuole corsi di tiro a segno con le armi. L’articolo del nostro Ilario Lombardo, che confermiamo parola per parola, è inattaccabile e di fonte sicura al cento per cento. Viceversa, la illogicità della "smentita” del sottosegretario è nelle cose: cita le forze armate, che si esercitano da sempre nei poligoni, e poi l’alpinismo e il paracadutismo, che con carabine e pistole non c’entrano nulla. Quella che c’entra, con ogni evidenza, è invece la nota e antica passione di Fazzolari per le armi”.

Insomma, un botta e risposta acceso, nel quale si inseriscono i commenti della politica.

Insegnare a sparare nelle scuole: l’ira dell’opposizione

La prima reazione è giunta proprio da uno dei partiti di maggiore “peso” dell’opposizione: il Partito Democratico.

Su Twitter, Piero De Luca, vicepresidente dei deputati dem scrive “Ecco l’ultima intuizione della destra, far sparare i giovani a scuola. È questa l’idea che hanno di merito ed educazione? #Fazzolari si tenga il suo hobby del tiro a segno ed eviti di trasformare la scuola in un poligono. Ai nostri studenti serve altro, non un far west in classe”.

Non sono mancati neppure i commenti sarcastici dei dem: “Libro e moschetto”, dichiara il senatore Walter Verini. “A quando le adunate del sabato?”, chiede il vicesegretario Peppe Provenzano che annuncia un’interrogazione parlamentare.

Dall’umiliazione come metodo educativo all’insegnamento dell’uso delle armi nelle scuole”, così la vice segretaria Irene Tinagli che chiede buonsenso.

Sempre su Twitter, Raffaella Paita, presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato argomenta: “Mi auguro la smentita di Fazzolari corrisponda al vero perché saremmo di fronte all’assurdo: tagliare la 18app da un lato e promuovere il tiro a segno nelle scuole dall’altro. Meno libri, più armi”.

Interviene anche il leader del Movimento 5Stelle Giuseppe Conte: “Fazzolari smentisce ma l’amore per le armi mi sembra evidente”.

Fazzolari appassionato di armi?

Il braccio destro di Giorgia Meloni e autore del suo programma politico è un amante del poligono di tiro.

Nella scorsa legislatura, Fazzolari ha presentato una riforma per l’abolizione del divieto di commercializzare armi corte, definito dal sottosegretario “un’assurdità”.

Sul web si può recuperare la sua intervista, come ospite d’onore all’Eos Show di Verona, la fiera dedicata alla caccia.

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