Green pass per andare in Questura, obbligo dal 1° febbraio: le eccezioni previste

A partire dal 1° febbraio cambiano le norme in materia di green pass per accedere in Questura e in tutti gli uffici pubblici.

Inserita all’interno del DPCM del 21 gennaio 2022, la normativa, entrata in vigore oggi, avrà validità fino al 31 marzo 2022. Tale disposizione è stata messa a punto dal Governo Draghi, coadiuvato dal Comitato Tecnico Scientifico per contrastare il diffondersi della variante Omicron che sta interessando massicciamente il nostro Paese.

Pertanto, per accedere in Questura occorrerà essere in possesso della certificazione verde base. Ma ci sono delle eccezioni, vediamo di quali si tratta.

Green pass Questura: quando serve la certificazione

Esibendo la certificazione verde, i cittadini potranno usufruire dei servizi della Polizia Amministrativa e locale quali:

• ritiro passaporti;
• licenza porto d’armi;
• guardie particolari giurate;
• licenze di Polizia;
• accesso all’ufficio Immigrazione e richiesta o rilascio del permesso di soggiorno;
• autorizzazioni di natura amministrativa;
• ingresso allo sportello per richiedere la protezione internazionale, fatte salve tutte quelle situazioni in cui le condizioni del richiedente asilo non consentono tale possesso.

Green pass Questura: le eccezioni

Nonostante le maglie si siano drasticamente strette e il Governo punti alla vaccinazione di massa, spingendo coloro i quali non si sono ancora vaccinati a farlo, all’interno della norma sono presenti delle eccezioni.

Per svolgere alcuni servizi in Questura non sarà necessario, dunque, esibire il green pass. Vediamo quali sono:

• denuncia di reato o querela;
• smarrimento documenti;
• rendere una testimonianza;
• convocazione per indagini di Polizia giudiziaria e di sicurezza.

Green pass Questura: come si acquisisce quello base

Ricordiamo che secondo quanto riporta il Ministero della Salute, il green pass base può essere acquisito:

• in seguito alla vaccinazione con prima dose (decorsi 15 giorni), seconda e terza (booster). In tal caso ha durata di 6 mesi;

• in seguito a guarigione da Covid-19 (da non più di 6 mesi);

• esibendo un test antigenico negativo effettuato non più di 48 ore prima, molecolare nelle 72 ore precedenti.

Sono esclusi da tale obbligo i minori di età inferiore ai 12 anni e i soggetti per i quali sussiste una controindicazione certificata che determina la non vaccinazione.

Le disposizioni governative avranno validità a partire dal 1° febbraio fino al 31 marzo.