Gigi Bici: chi era, come è morto e indagati

Gigi Bici: chi era, come è morto e indagati

Il commerciante di bici di Pavia è stato ritrovato morto davanti casa di Barbara Pasetti che, al momento, è l’unica indagata per l’omicidio di Gigi Bici.

L’omicidio di Luigi Criscuolo, meglio conosciuto come Gigi Bici, ha destato sgomento e curiosità nell’opinione pubblica.

Il commerciante di biciclette ed ex guardia del corpo pavese è scomparso l’8 novembre scorso ed è stato ritrovato cadavere il 20 dicembre nella frazione di Calignano di Cura Carpignano, fuori dal cancello secondario della casa nella quale viveva, fino all’arresto del 20 gennaio, la 40enne Barbara Pasetti, portata nel carcere di Vigevano con l’accusa di tentata estorsione ma indagata anche per omicidio e occultamento di cadavere.

Dalle indagini condotte dagli inquirenti risulta che Gigi Bici è stato ucciso con un colpo di pistola al volto, ma se sia stata Pasetti resta ancora un quesito irrisolto.

Gigi Bici: chi era

Luigi Criscuolo, conosciuto da tutti in paese come Gigi Bici, era un commerciante di biciclette ed ex guardia del corpo.

In un’intervista rilasciata a Quarto Grado, trasmissione di Rete4 che è tornata sul caso Gigi Bici, la figlia dell’uomo, Stefania, aveva raccontato al giornalista Gianluigi Nuzzi che il padre “era un individuo particolare, fa le cose ma non te le racconta. Ti racconta le cose dopo tanto tempo. Secondo me, Barbara non ha rimpianti o rimorsi. È stata una donna senza cuore”.

Gigi Bici: com’è morto

Gigi Bici, trovato morto davanti alla villa di Barbara Pasetti, in provincia di Pavia, è stato ucciso con un colpo di pistola sparato in volto. L’omicidio del 60enne pavese è avvolto nel mistero, con molti punti oscuri e dubbi.

Il primo è sull’arma del delitto: nel giardino della villa di Pasetti è stata ritrovata sepolta una pistola, compatibile con l’arma del delitto, ma su di essa non è stato rinvenuto il DNA della donna che, al momento resta l’unica indagata. Le ipotesi che sul luogo del delitto vi fosse una terza persona al momento sono escluse.

Gigi Bici: chi sono gli indagati

Al momento Barbara Pasetti, figlia di un noto imprenditore caseario del pavese, è l’unica indagata per l’omicidio e occultamento del cadavere di Gigi Bici ed è stata condotta in carcere.

La donna - sedicente fisioterapista (non avrebbe alcun titolo professionale) - ha segnalato alle Forze dell’Ordine la presenza del cadavere davanti al cancello secondario della sua abitazione ed è accusata anche di una presunta tentata estorsione ai danni della famiglia della vittima. Pasetti avrebbe inscenato il rapimento dell’uomo, fingendosi il tramite di un’organizzazione russa.

Gli inquirenti non credono alla sua versione dei fatti, in base alla quale sarebbe ‘un mero messaggero’ di una banda di stranieri, russi o slavi dell’Est, che l’avrebbero solo usata per far arrivare le richieste estorsive ai familiari di Gigi Bici, che la donna ha ritrovato nella cassetta della posta.

Per l’accusa, Pasetti sarebbe la firmataria di quelle missive sgrammaticate (quattro in totale) redatte con l’intenzione di rimandare a un mittente di nazionalità slava. In due telefonate alla figlia di Gigi Bici avrebbe mal camuffato la voce fingendosi l’autore dei testi.

Alla famiglia di Gigi Bici sarebbero giunte ben tre richieste di denaro. Le richieste estorsive sono iniziate il 23 novembre, con il biglietto manoscritto consegnato dall’indagata a Ramon Cristian Pisciotta, amico di Gigi, che anziché portarlo ai familiari è andato alla Polizia.

Sono poi proseguite, con solleciti verbali allo stesso interlocutore, il 27 e il 29 novembre. E le altre due lettere, entrambe fatte stampare nella medesima copisteria, quella fatta trovare il 1° dicembre nella cabina telefonica, stampata nella stessa mattinata, e quella trovata il 7 dicembre sotto lo zerbino della chiesa della Sacra Famiglia, stampata il giorno prima.

Anche dal traffico telefonico sulle utenze dell’indagata (all’epoca non ancora intercettata) il giorno della scomparsa di Gigi Bici, non emergono contatti diversi da quelli con i propri familiari, ad eccezione di una sola telefonata, ma della durata di 27 secondi, ricevuta da una donna di origini ucraine, residente in provincia di Grosseto.

Gigi Bici: i sospetti su Barbara Pasetti

Secondo la magistratura, i tentavi di estorsione sarebbe tutti e tre riconducibili a Barbara Pasetti.

Per l’accusa la tentata estorsione è da ricondurre alla sola indagata e non hanno trovato riscontri né le presunte telefonate alle 3 di notte per la dettatura delle lettere né citofonate serali, quando la donna era già intercettata e tenuta sotto osservazione.

La più compromettente delle 4 richieste estorsive, con cifre scese da 390mila euro a 350 e infine a 300mila, è quella recapitata ai familiari di Criscuolo il giorno dopo il ritrovamento del cadavere, la stessa che Barbara Pasetti aveva simulato di aver scoperto nella propria cassetta delle lettere, mostrandola ai giornalisti insieme a una foto fatta al volto del cadavere, risultata poi scattata col suo stesso telefonino.

La Polizia ha infatti raccolto le prove che quella stessa lettera era stata inviata via mail il 13 dicembre, per farla stampare al negozio di copisteria nella galleria del centro commerciale Carrefour. Quindi, 7 giorni prima del ritrovamento del cadavere.
Chi ha scritto la lettera sapeva dettagli della morte di Gigi Bici, il colpo di pistola sparato al volto, emersi solo dopo l’autopsia.

La compagna di Gigi Bici, Victoria, nell’intervista a Quarto Grado, ha parlato del rapporto tra la vittima e Pasetti: “Si sono conosciuti a giugno e lui è stato ucciso a novembre. Io credo che loro si siano frequentati, ma non so in che modo. Non so cosa lei avesse pensato nella sua testa”.

Circa la presenza del DNA di Gigi Bici sulla pistola rinvenuta nel giardino di casa Pasetti, Victoria parla di “depistaggio”.

Se Pasetti fosse colpevole dell’omicidio dell’uomo, sarebbe da capire il movente che avrebbe spinto la donna a questo crudele assassinio.

Il possibile movente

Gli inquirenti stanno battendo tutte le piste, compresa quella della droga. Gigi Bici era noto alle Forze dell’Ordine e nell’ultimo periodo non se la passata troppo bene e niente di più facile che sia finito in qualche brutto giro.

Ma anche la pista del delitto passionale non è da scartare. Secondo quanto riporta il Corriere.it, Pasetti avrebbe chiesto al 60enne di "eliminare" l’ex marito del quale sarebbe stata vittima di "imprecisati maltrattamenti".

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