Frasi 25 aprile: le migliori per celebrare la Festa della Liberazione

Frasi 25 aprile: le migliori per celebrare la Festa della Liberazione

In occasione del 25 aprile sono molte le frasi che si condividono sui social e in chat. Scopriamo quali sono le più belle sulla Festa della Liberazione e sulla Resistenza.

La festa del 25 aprile è una delle ricorrenze più attese per il nostro Paese. Ad essere celebrata è Liberazione dell’Italia dalle truppe nazi-fasciste, con il conseguente ritorno della libertà, dell’associazionismo, dei partiti politici che il regime fascista ci avevano tolto. Oltre al senso comune di Patria e di riconoscerci sotto gli ideali di un’unica bandiera e di combattere per essa.

Quale miglior modo per celebrare il giorno della Liberazione se non condividere sui social o tramite WhatsApp le più belle frasi riguardanti il 25 aprile, la Resistenza e la libertà?

Ve ne proponiamo alcune tra le più celebri.

Frasi 25 aprile: le più belle per la Festa della Liberazione

Il giornalista e scrittore Enzo Biagi ha pronunciato una delle più belle frasi sulla Festa del 25 aprile: “Fra poco sarà il 25 aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita”.

La senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto ed internata con la sua famiglia nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau e in seguito liberata dal campo di Malchow dall’Armata Rossa, ha pronunciato delle parole commoventi sulla Festa della Liberazione: “Fin quando avrete nonni in vita, chiedete loro cosa è stato il 25 aprile: ve lo diranno meglio di qualsiasi libro di storia. Siate sempre come la farfalla gialla che vola sopra i fili spinati”.

Sulla libertà che si celebra il 25 aprile, l’ex Presidente del Consiglio Mariano Rumor disse: “L’ispirazione fondamentale della Resistenza è stata la conquista della libertà. Libertà per tutti e di tutti”.

E poi c’è Antonio Gramsci, intellettuale e segretario generale del Partito Comunista, strenuo oppositore di Mussolini, a proposito della ricorrenza disse: “Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

Frasi 25 aprile: le più belle sulla Resistenza partigiana

Tra le frasi più celebri riguardanti la Resistenza e la libertà ci sono sicuramente quelle pronunciate dal nostro ex Presidente della Repubblica e partigiano, Sandro Pertini, membro del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN). Esiliato al confino, Pertini si unì alla lotta partigiana.

Il 25 aprile 1945, Pertini parlò a Radio Milano Libera mentre i nazisti e i fascisti si davano alla fuga.

“Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire”.

E sempre Pertini: “Ho vissuto a Milano un’esperienza che mi ha confermato l’idea che il nostro popolo è capace delle più grandi cose quando lo anima il soffio della libertà e del socialismo”, che va ad unirsi alla celeberrima: “E’ meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature”.

Un altro “padre della Patria” è stato sicuramente Piero Calamandrei, giurista e membro dell’Assemblea costituente, disse:

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione”.

Intense le parole di Beppe Fenoglio, che più di ogni altri ha saputo raccontare la Resistenza: “Sempre sulle lapidi, a me basterà il mio nome, le due date che sole contano, e la qualifica di scrittore e partigiano. Mi pare di aver fatto meglio questo che quello”, tratto da “I 23 giorni della città di Alba”.

Come non menzionare Gianni Rodari e la sua poesia “La madre del partigiano”.

Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio;
è il sangue, il sangue di mio figlio,
morto per la libertà.
Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare:
o tu che passi, non lo strappare,
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà.

Per Pier Paolo PasoliniLa Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline”.

Infine, gli ultimi versi di “Bella ciao”, considerata l’inno della Festa della Liberazione, che recitano così: “E’ questo il fiore del partigiano morto per la libertà”.

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