Forze armate e di Polizia, a luglio maxi stipendio? Ecco tutte le voci previste

Forze armate e di Polizia, a luglio maxi stipendio? Ecco tutte le voci previste

Se i pagamenti spettanti non dovessero arrivare a giugno, luglio potrebbe essere il mese giusto per ottenere quanto spetta, oltre al bonus 200€.

Siamo ormai alle battute finali. Dopo il via libera della Corte dei conti, ogni giorno è utile per l’agognata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del rinnovo contrattuale 2019-2021 per le Forze armate e di Polizia che stanno subendo un ritardo che, a più voci, è stato definito inaccettabile.

Negli articoli precedenti, vi avevamo parlato della richiesta fatta dalla sigla sindacale ASPMI di arretrati e FESI da erogare nella busta paga di giugno.

Tuttavia, se non si dovesse rientrare nei tempi stabiliti (tutto dipende dalla pubblicazione del provvedimento in GU e dai tempi tecnici relativi alla lavorazione delle buste paga), gli arretrati, insieme agli aumenti stipendiali, potrebbero essere erogati a luglio.

Tutto dipenderà da quanto si andrà lunghi con i tempi e se gli organi preposti daranno o meno un’accelerata all’entrata in vigore del provvedimento e alla firma dell’erogazione del FESI.

Ci auguriamo infatti che il mese in cui verrà erogato anche il bonus 200€ netti per i dipendenti pubblici sia quello propizio per rimettere in linea la situazione dei militari e dare loro quanto spetta, in modo da poter vivere la stagione estiva con la serenità del caso.

Inoltre, a luglio ci sarà anche il rimborso Irpef: quindi se a questo si sommano i provvedimenti sopra elencati, il cedolino potrebbe essere davvero maxi.

Per ricevere il bonus 200€ disposto dal governo Draghi, per i lavoratori dipendenti non occorre fare nessuna richiesta: verrà accreditato direttamente dal datore di lavoro, ossia lo Stato, nel cedolino stipendiale di luglio; mentre, per il rimborso Irpef occorre preparare tutti i documenti necessari per la dichiarazione dei redditi, dal momento che è disponibile il modello 730 precompilato sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Quando arriva il rimborso Irpef

A partire da oggi, il sito dell’Agenzia delle Entrate ha caricato il modello 730 precompilato. Questo ritardo rispetto allo scorso anno, quando il 10 maggio il modello era già a disposizione, restringe anche il tempo a disposizione affinché l’eventuale rimborso Irpef possa essere accreditato nella busta paga di luglio.

Tenendo presente i tempi di elaborazione delle buste paga, il limite massimo entro cui inviare il modello 730/2022 e sperare nell’accredito a luglio è il 15 giugno.

Insomma, il tempo stringe. Oltre alla data drammaticamente vicina, c’è anche un altro elemento: l’Agenzia delle Entrate non ha ancora indicato i tempi e i modi per modificare ed inviare il modello 730, limitandosi a comunicare nella nota che “la stagione dichiarativa 2022 si chiuderà il 30 settembre per chi presenta il 730 e il 30 novembre per chi invece utilizza l’applicazione Redditi web”.

Se siete soliti rivolgervi ad un Caf o a un Patronato per la dichiarazione dei redditi, è bene consegnare tutta la documentazione nel più breve tempo possibile, già in questa settimana.

Anticipare l’invio della dichiarazione dei redditi è opportuno non solo per coloro che risultano a credito, ed otterranno un rimborso Irpef in busta paga, ma anche a chi è a debito e quindi dovrà pagare altre tasse, che verranno trattenute dal datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta.

In questo modo si ha la disponibilità di rateizzare un’eventuale imposta a debito, con la possibilità di dilazionare il pagamento all’Agenzia delle Entrate su un periodo più lungo.

Stipendio di luglio per Forze armate e di Polizia

Come già evidenziato, le Forze armate e di Polizia non dovranno fare richiesta del bonus 200€, in quanto essendo lavoratori dipendenti verrà erogato direttamente nel cedolino stipendiale di luglio; purché i lavoratori soddisfino determinati requisiti stipendiali (qui).

Inoltre, secondo le tempistiche ad oggi indicate, qualora i pagamenti relativi ad arretrati e aumenti stipendiali non venissero erogati a giugno, potrebbero essere versati nella busta paga di luglio che andrebbe ad accogliere anche l’emolumento relativo al FESI, sempre che i tempi non si accorcino.