Forze armate e di Polizia: cos’è il bonus defiscalizzazione, chi ne ha diritto e quando arriva

Forze armate e di Polizia: cos'è il bonus defiscalizzazione, chi ne ha diritto e quando arriva

Tutto quello che c’è da sapere su requisiti e importi del bonus defiscalizzazione.

Ottime notizie per il personale delle Forze armate e di Polizia che potranno godere di un bonus riconosciuto grazie alla defiscalizzazione del trattamento economico accessorio per l’anno 2021.

Un bonus va ad aggiungersi a quello dell’una tantum 350 euro, erogato con cedolino straordinario proprio nel mese di ottobre (approfondimento qui), e di ulteriori aumenti derivanti dal rinnovo contrattuale 2019-2021.

Il bonus defiscalizzazione è destinato a coloro i quali hanno uno stipendio annuo non superiore a 28.000 euro e riguarda una platea di circa 38.000 persone e potrà beneficiarne il personale che ha iniziato da poco la carriera militare.

Dal momento che lo stipendio aumenta all’avanzare del grado, nella maggior parte dei casi i militari percepiscono di più della cifra indicata per accedere al beneficio (qui una panoramica, ad esempio, sugli stipendi dei carabinieri).

Nel Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale vengono indicati i criteri di assegnazione del bonus defiscalizzazione.

Cos’è il bonus defiscalizzazione

Introdotto nel 2018 per compensare l’addio del bonus Renzi, il bonus defiscalizzazione per le Forze armate (compreso il Corpo delle Capitanerie di Porto) e di Polizia ad ordinamento civile e militare, consente di recuperare una parte delle imposte versate sui trattamenti economici accessori. Il requisito cardine per poter accedere al beneficio è avere un reddito non superiore a 28.000 euro annui.

La platea interessata è di circa 38.000 persone e i criteri di attribuzione del bonus cambiano di anno in anno e vengono delineati con apposito decreto dal presidente del Consiglio dei ministri, su proposta degli altri ministri interessati.

Lo scopo del bonus defiscalizzazione è quello di aiutare le fasce economicamente più svantaggiate della popolazione e per questo la soglia reddituale massima entro cui ci si vede attestare è fondamentale per averne accesso.

Bonus defiscalizzazione: requisiti per ottenerlo

Per l’anno 2022, hanno diritto al bonus defiscalizzazione, coloro i quali, in costanza di servizio nel 2022, hanno percepito un reddito da lavoro dipendente, imponibile ai fini Irpef, non superiore a 28.974 euro nell’anno 2021 (vale da dire dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021).

Quest’anno, la soglia è leggermente più elevata di quella prevista in origine dalla normativa.

Bonus defiscalizzazione: cifre e quando verrà erogato

Per l’anno 2022, il beneficio spetta nella misura massima di 491 euro (nel 2021 erano 609,4 euro) al personale in costanza di servizio nell’anno 2022.

Il bonus defiscalizzazione verrà erogato in un’unica soluzione direttamente dal sostituto d’imposta, ossia il datore di lavoro, in sede di conguaglio fiscale, con riferimento all’imposta lorda calcolata sul trattamento economico accessorio, comprensivo delle indennità di natura fissa e continuativa, corrisposto nell’anno 2022 e fino a capienza della stessa, fino ad un massimo di 491 euro.

Se la detrazione di imposta non trovasse capienza sull’imposta lorda, la parte eccedente potrà essere fruita in detrazione dell’imposta dovuta sulle medesime retribuzioni corrisposte nell’anno 2022 ed assoggettate all’aliquota a tassazione separata.

A questo punto, facciamo un rapido check su cosa tenere bene a mente per quanto riguarda il bonus defiscalizzazione in favore delle Forze armate e di Polizia.

Allora: il personale, in costanza di servizio nel 2022, che nel 2021 ha maturato un reddito inferiore a 28.974 euro potrà avere diritto al bonus defiscalizzazione che verrà corrisposto in sede di conguaglio fiscale effettuato da parte del datore di lavoro con il cedolino di febbraio 2023, e la somma che si potrà ottenere è fino ad un massimo di 491 euro.