Forze Armate e contagio Covid: le regole da seguire per quarantena e rientro al lavoro

Forze Armate e contagio Covid: le regole da seguire per quarantena e rientro al lavoro

Cambiano le regole per il personale militare colpito da Covid-19. Varate le nuove linee guida dal Ministero della Salute.

Il personale militare affetto da Covid-19 o in stretto contatto con un positivo deve seguire una serie di regole per evitare maggiormente il contagio e tornare al lavoro in perfetta salute.

Nel momento in cui il test rapido certifica la positività, il militare ha davanti a sé molteplici scenari a seconda di quello che è il suo stato di immunizzazione. Fermo restando che l’intento è la completa vaccinazione del personale militare.

Circolare Ispettorato generale della Sanità militare
Clicca qui per scaricare la circolare recante misure per il contenimento della diffusione in ambito difesa. Procedure per il rientro/permanenza in servizio del personale militare della Difesa.

Forze Armate e contagio Covid: contatti stretti con un positivo

Se il militare è entrato in contatto stretto con un positivo, le procedure cambiano a seconda del suo stato immunitario ovvero:

  • ciclo vaccinale completo (seconda dose o dose unica per vaccino Janssen) da più di 14 giorni e fino a 120 giorni;
  • solo dose booster (terza dose);
  • guarigione da Covid-19 nei 120 giorni precedenti.

In questi tre casi, il militare potrà rimanere in servizio, con regime di auto-sorveglianza, indossando la mascherina FFP2 per i successivi 10 giorni.

Qualora in questo lasso di tempo dovesse avvertire sintomi riconducibili al Covid dovrà consultare il MMG (Medico di Medicina Generale) che gli dirà il da farsi.
Inoltre, chi ha completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni sarà tenuto a osservare un periodo di quarantena di 5 giorni.

Per coloro i quali sono esentati da vaccinazione, vaccinati con dose singola non Janssen, vaccinati con seconda dose o con dose di vaccino Janssen da meno di 14 giorni, la quarantena sarà di 10 giorni.

Alla fine della quarantena, se si è rimasti asintomatici, il militare dovrà esibire un test antigienico o molecolare negativo, così da poter rientrare in servizio. Se il test dovesse risultare positivo scatta l’isolamento.

Gli operatori sanitari, entrati in contatto con un contagiato, non vanno in quarantena e restano in servizio, con mascherina FFP2, in auto-sorveglianza, eseguendo tampone antigienico o molecolare giornalmente fino a cinque giorni dall’ultimo contatto con il positivo.

Forze Armate e contagio Covid: quando subentra l’isolamento

Il militare risultato positivo ad un test anti-Covid, senza sintomi, sarà chiamato a osservare un periodo di isolamento di 10 giorni, ridotto a 7 giorni se ha completato il ciclo vaccinale o già ricevuto la 2° dose da meno di 120 giorni.

Seguirà tampone che in caso di positività prolungherà l’isolamento fino a negativizzazione (tra un tampone e l’altro non devono passare più di 10 giorni), se negativo tornerà automaticamente in servizio con relativa riattivazione del green pass e successivo passaggio dalla SSMR - Struttura Sanitaria Militare - di riferimento con stesura della DLT (Dichiarazione di Lesione Traumatica).

Forze Armate e contagio Covid: cosa fare in caso di malattia

Se lo stato di positività del militare è di lieve entità da richiedere solo terapia domiciliare, senza ricovero, e l’arco temporale dal momento del contagio alla guarigione non supera i 20 giorni, il militare potrà rientrare direttamente in servizio, previa stesura della DLT e attuazione delle procedure sopra elencate.

Qualora l’Ufficiale medico dovesse riscontrare il bisogno di provvedere ad accertamenti per valutare l’idoneità al servizio e procedere al ricovero.

In caso di ricovero o di malattia superiore a 20 giorni, il militare dovrà portare tutta la documentazione di avvenuta guarigione al medico della SSMR che procederà a:

  • redigere la DLT e il relativo modello ML/C da inviare al Comando;
  • effettuare una visita medica del paziente per accertare l’effettiva assenza di sintomi riconducibili al Covid-19.

Nel caso in cui la visita medica dovesse dare esito positivo, il medico predisporrà la malattia o la convalescenza; se il militare risulta guarito e privo di ulteriori patologie, in quel caso il medico ne autorizzerà il rientro in servizio.

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