Fermati tre veicoli militari: cosa è successo, dove erano diretti e la smentita dello Stato Maggiore Difesa

Fermati tre veicoli militari: cosa è successo, dove erano diretti e la smentita dello Stato Maggiore Difesa

I tre mezzi militari fermati non erano diretti in Ucraina, lo riferisce lo SMD in una nota.

Tre veicoli militari sono stati fermati dalla Polizia Stradale di Napoli al casello di Mercato San Severino dell’Autostrada Salerno-Caserta poiché i trattori e i semirimorchi, forniti dalle ditte private incaricate del loro trasporto, erano sprovvisti della carta di circolazione e la revisione periodica era scaduta.

A riferirlo è l’Ansa, citando Il Mattino, riferendo anche che uno dei conducenti non aveva l’autorizzazione per guidare mezzi di trasporto eccezionali.

I mezzi provenivano dalla base militare di Persano ed erano diretti in Ucraina, notizia prontamente smentita dallo Stato Maggiore della Difesa che ha fatto sapere che i semoventi di artiglieria Pzh2000 erano diretti in Germania per un’esercitazione.

Vediamo più da vicino cosa è successo, dove erano diretti effettivamente i mezzi militari e quale è stata la replica dello Stato Maggiore Difesa.

Fermati tre mezzi militari: cosa è successo

Nella notte tra domenica e lunedì, la Polizia Stradale di Napoli ha fermato tre Pzh2000, provenienti dalla base militare di Persano, in provincia di Salerno, al casello di Mercato San Severino dell’Autostrada Salerno-Caserta perché i trattori e i semirimorchi delle ditte private incaricate del loro trasporto erano sprovvisti della carta di circolazione e la revisione periodica era scaduta.

A tutto questo si aggiunge anche che uno dei conducenti non aveva l’autorizzazione per guidare mezzi di trasporto eccezionali.

Tre dei cinque mezzi sono stati rispediti nuovamente alla base di Persano in attesa di essere ritrasportati su mezzi in regola.

I Pzh2000 sono degli obici semoventi di artiglieria, prodotti in un consorzio dalle aziende tedesche Krauss-Maffei Wegmann e Rheinmetall. I sistemi italiani sono stati costruiti, su licenza, dal consorzio IVECO-OTO Melara (CIO).

Simili nell’aspetto ai carri armati, i Pzh2000 hanno caratteristiche diverse. Dispongono di un sistema di controllo del tiro molto sofisticato asservito ad un calcolatore balistico, che può contare sul navigatore inerziale e GPS, nonché di un meccanismo di caricamento automatico che permette ratei di fuoco fino a 3 colpi in 10 secondi o 20 colpi in 3 minuti.

Fermati tre mezzi militari: dove erano diretti

L’Ansa, citando Il Mattino, riporta che i tre mezzi fermati facevano parte di un consiglio di cinque unità diretti in Ucraina, passando per Bologna e da lì fino in Germania, per poi proseguire verso il luogo del conflitto. Gli altri due mezzi, che hanno passato i controlli, hanno proseguito il loro tragitto.

Fermati tre mezzi militari: la smentita dello Stato Maggiore Difesa

Con una nota stampa, lo Stato Maggiore della Difesa ha fatto sapere che i Pzh2000 non erano diretti in Ucraina, bensì in Germania per un’esercitazione.

“Per quanto riguarda la notizia riportata su Il Mattino edizione Napoli "Stop a tre carrarmati diretti in Ucraina" si precisa che i mezzi trasportati, Pzh2000, erano diretti in Germania per un’esercitazione”.

Inoltre, “il trasporto dei mezzi provenienti dalla base militare di Persano di Salerno era a carico di una ditta privata che da controlli effettuati non era in possesso di documentazione corretta”.

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