Esercito italiano: tutte le novità del DDP 2022-2024

Esercito italiano: tutte le novità del DDP 2022-2024

Dal potenziamento delle capacità di controllo e comando ai miglioramenti per gli alloggi del personale, passando per l’ammodernamento della componente terrestre. Ecco come si rinnova l’Esercito.

Il Documento programmatico 2022-2024 per l’Esercito Italiano stabilisce il piano di intervento per l’ammodernamento e il potenziamento della componente terrestre.

Da un lato il provvedimento prosegue i programmi già lanciati negli esercizi finanziari precedenti e dall’altro attua una svolta decisiva, concentrandosi su di un profondo e importante cambiamento volto a garantire elevati livelli di warfighting e di deterrenza.

Nei giorni scorsi vi avevamo già messi a conoscenza dei nuovi “acquisti” operati dal Ministero della Difesa. Sono in arrivo, infatti, 16 nuovi blindo Centauro II e 13 radar controfuoco. Adesso con il DDP 2022-2024 si andranno a potenziare:

  • Capacità di Comando, controllo e consultazione;
  • Capacità informativa;
  • Capacità di ingaggio;

con ammodernamenti e rinnovamenti di:

  • Carro Ariete;
  • Sistemi d’arma della componente pesante;
  • Estensione vita operativa VCC Dardo e M-113;
  • Sistema d’arma PZH-2000;
  • Sistema controcarro Spike;
  • Sistema d’arma controcarro a corta gittata;
  • Shorad Grifo su missile Camm-Er;
  • Aeromobili a pilotaggio remoto (APR);

e con dotazione di strutture a ponte e potenziamento della Brigata Folgore e della Brigata di manovra multidominio (Brigata Informazioni Tattiche). Oltre alla realizzazione di Caserme Verdi.

Aumentare le capacità di Comando, Controllo e Consultazione

Il documento programmatico per il 2022-2024 ha come obiettivo quello di potenziare ed adeguare dal punto di vista tecnologico le capacità di Comando e Controllo dell’Esercito al fine di:

  • Garantire massima efficacia e tempestività al processo decisionale nell’ambito di tutti i livelli ordinativi;
  • Piena integrazione in ambito interforze e multinazionale;
  • Elevata connettività multidominio;
  • Valorizzazione delle informazioni fornite da enablers di altri domini.

Tutto questo potrà essere realizzato continuando a sostenere i programmi di mantenimento e rinnovamneto dei sistemi chiave C5I (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer, Collaborazione e Intelligence) e del MND-S (Multinational Division South) su base Divisione “Vittorio Veneto”, contestualmente all’avvio delle operazioni di potenziamento delle funzioni di C2 del NATO Rapid Deployable Corps - Italy (NRDC-IT) e della Divisione “Acqui” nell’ambito delle iniziative dell’Alleanza tese al raggiungimento di nuovi standard capacitivi.

Capacità informativa

Per potenziare ancora di più la capacità informativa del nostro Esercito si punterà sui seguenti ambiti:

  • Potenziamento della Brigata Manovra Multidominio – Brigata Informazioni Tattiche;
  • Proseguimento dell’acquisizione di sistemi Mini / Micro UAV;
  • Avvio del processo di acquisizione di APR tattici per garantire adeguato supporto informativo alle unità di manovra;
  • Acquisizione di nuovi radar contro/fuoco di sorveglianza terrestre, per la ricerca, l’individuazione e l’identificazione delle sorgenti di fuoco attive avversarie.

Capacità di ingaggio

La protezione delle forze passa per queste principali progettualità:

  • Potenziamento dei sistemi GBAD (Ground Based Air Defence) Long Range e BMD, con lo sviluppo e rinnovamento tecnologico delle batterie SAMP/T e del missile ASTER;
  • Avvio del rinnovamento nel segmento Short Range Air Defence (SHORAD) con il sistema Common Anti-Air Modular Missile Extended Range (CAMM-ER);
  • Prosecuzione del programma di ammodernamento delle capacità del Sistema STINGER per garantire la capacità Very Short Range Air Defence (V-SHORAD);
  • Proseguimento del programma Veicolo Tattico Leggero Multiruolo “Lince 2”, per garantire un incrementato livello di protezione delle forze.

La capacità di ingaggio della componente terrestre si caratterizzerà, invece, sul potenziamento per garantire alte prestazioni di warfighting e deterrenza.

Sul piano del bilanciamento tra esigenze capacitive dell’Esercito, tempistiche di soddisfacimento e sinergie internazionali a sostegno del Sistema-Paese, le principali progettualità interesseranno:

  • La “famiglia di sistemi d’arma della componente pesante”, con l’avvio dello sviluppo di un nuovo Armoured Infantry Combat System (AICS), il cui ingresso in servizio, per le unità di fanteria meccanizzata, dovrà partire entro il 2026 in sostituzione del veicolo da combattimento “Dardo”; al programma AICS verrà associata la ricerca di collaborazioni con Paesi alleati per il futuro sviluppo del nuovo carro armato che sostituirà, a partire dal 2035, il carro “Ariete” che, nel contempo, sarà interessato da un significativo intervento di ammodernamento;
  • La componente supporto di fuoco, che prevede l’ammodernamento dell’obice semovente PZH-2000, delle batterie lanciarazzi GMLRS e lo sviluppo e approvvigionamento del munizionamento di precisione a lunga gittata Vulcano da 155 mm;
  • Il rapido completamento dei programmi relativi alle Forze Medie, in particolare dei profili acquisitivi delle moderne piattaforme “Blindo Centauro II” e Veicolo Blindato Medio “Freccia”, questa ultima interessata anche dallo sviluppo delle versioni derivate, oltre a ulteriori progettualità da avviare per la componente Combat Support;
  • La componente leggera, con il potenziamento della capacità di condotta di operazioni avio portate della Brigata Paracadutisti Folgore (rafforzamento della connotazione expeditionary e della capacità di proiezione nazionale dall’aria) attraverso interventi in termini di materiali, mezzi ed equipaggiamenti oltre che negli ambiti della mobilità, contro mobilità e protezione, atti ad accrescerne autonomia, precisione e capacità di combattimento a seguito di aviolancio;
  • La capacità di ingaggio contro-carri, con il consolidamento del programma di acquisizione di un sistema a corta gittata e della nuova tranche del sistema SPIKE a media gittata (lanciatori e missili);
  • La componente ad ala rotante da esplorazione e scorta, che contestualmente al programma di sviluppo di una nuova piattaforma, vedrà consolidate le attività di mantenimento delle condizioni operative e la risoluzione delle obsolescenze della flotta AW129 “Mangusta”.

Proseguiranno le attività di finanziamento dei sistemi di simulazione addestrativa con l’ammodernamento delle piattaforme già esistenti e l’acquisto di nuovi sistemi di ultima generazione, con simulazione al fianco delle attività “reali”, ritenute imprescindibili.

Sempre nell’ambito del sostegno delle forze, per la componente pesante di sarà l’ammodernamento delle piattaforme derivate Leopard nelle versioni Pioniere, Gittaponte e Recupero.

Saranno inoltre consolidate, in ottica di strutturalità pluriennale, le attività di ammodernamento/mantenimento della componente ad ala rotante (CH-47 ed NH-90) e i piani di ripianamento delle scorte di carburante, di munizionamento e di armamento.

Ammodernamenti e rinnovamenti: carro Ariete

Saranno ammodernati 125 carri Ariete, una soluzione ad interim, in vista dello sviluppo e futura acquisizione di un nuovo Main Ground Combat System, presumibilmente attraverso forme di cooperazione con altri Paesi europei.

Il programma mira a:

  • Incrementare la mobilità tattica e le condizioni di sicurezza degli equipaggi a bordo dei carri;
  • Garantire l’impiego nei teatri operativi caratterizzati da un elevato livello di minaccia;
    con particolare attenzione per i comparti mobilità, ingaggio, sicurezza e interoperabilità.

Il programma capitalizza e costituisce prosecuzione di quanto sviluppato nella cosiddetta fase 1 avviata con Decreto Ministeriale SMD 29/2019 finalizzata alla realizzazione di n.3 prototipi ammodernati, a partire da 3 carri Ariete già in inventario.

La previsione di spesa è di 980,0 M€ di cui al momento risulta finanziata una quota parte per 848,8 M€ distribuiti in 12 anni. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 74,91 M€.

Sistemi d’arma della componente pesante

Il programma è finalizzato al rinnovamento dell’intera capacità di combattimento forze pesanti, attraverso l’acquisizione di un sistema di sistemi (famiglia di piattaforme) per la fanteria pesante (Armored Infantry Combat System - AICS), incentrato su una piattaforma combat (Armored Infantry Fighting Vehicle – AIFV) e una serie di piattaforme di supporto (Posto Comando, controcarro, portamortaio, genio guastatori, esploratori, contraereo, portaferiti, portamunizioni e scuola guida).

Performance evolutive basate su soluzioni tecnologiche mature, di nuova generazione, e un design di sistema idoneo serviranno a garantire un continuo potenziale di crescita (growth potential) e a favorire l’integrazione con altre famiglie di piattaforme, oltre all’interoperabilità, all’interconnessione dei sistemi di comando e controllo e al Battle Space Management, al fine di contribuire efficacemente al conseguimento di effetti multi‐domain.

La Difesa italiana intende perseguire soluzioni che, oltre alla soddisfazione dell’esigenza capacitiva, massimizzino ritorni a livello industriale, occupazionale e in termini di accrescimento del know‐how tecnologico nazionale, si legge nel documento.

Lo sviluppo di tale progettualità in un contesto multinazionale, basato su alleanze tra solide realtà europee che già collaborano con le aziende italiane, creerà opportunità vantaggiose per l’espansione della partnership al programma di sviluppo del futuro Main Battle Tank europeo e relative piattaforme derivate (Main Ground Combat System – MGCS), capacità di cui l’Esercito ha necessità di dotarsi orientativamente a partire dal 2035 e la cui realizzazione è consequenziale e strettamente correlata al programma Armored Infantry Combat System.

In tale contesto, l’approccio internazionale fornirà i presupposti per rafforzare la cooperazione strategica ed industriale con paesi Alleati e partner, posizionando la nazione quale contributore e beneficiario dei futuri sviluppi nel segmento capacitivo dei mezzi pesanti/corazzati, elevandone le capacità industriali oltre a conseguire vantaggi quali l’interoperabilità by‐design ed una più spiccata sostenibilità dell’intera impresa, abbracciando l’intera vita operativa delle future famiglie di piattaforme.

La spesa totale è di 3.735,57 M€ distribuiti in 13 anni, i quali rappresentano una tranche rispetto al fabbisogno complessivo attualmente stimato in 6.050,0 M€. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 5,0 M€.

Estensione vita operativa VCC Dardo e M-113

Il programma prevede attività finalizzate all’estensione della vita operativa e supporto logistico di 135 piattaforme Dardo e di 159 piattaforme M113 nelle versioni derivate, oltre all’acquisizione della piattaforma AIFV (Armored Infantry Fighting Vehicle).

Il programma ha un fabbisogno previsionale complessivo di 510,0 M€ di cui al momento risulta finanziata una quota parte per 192,0 M€ distribuiti in 11 anni. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 39,0 M€.

Sistema d’arma PZH-2000

L’ammodernamento di mezza vita del semovente PZH-2000, con la vulcanizzazione che consentirà l’impiego in maniera automatica della munizione “VULCANO”, servirà anche alla risoluzione di alcune obsolescenze, quali computer di bordo e componenti elettroniche.

Il bilancio è di 150,0 M€ distribuito in 7 anni, per il triennio in esame sono stanziati 10,0 M€.

Sistema controcarro Spike e sistema d’arma controcarro a corta gittata

Si provvederà al completamento del processo di ammodernamento della capacità controcarro a media/lunga gittata della fanteria avviato nel 2004.

In tale contesto, lo “SPIKE” costituisce l’unico sistema d’arma in servizio presso le unità dell’Esercito Italiano in grado di esprimere la capacità in argomento: ciò a seguito della dismissione dei sistemi controcarro “TOW”, avvenuta nel 2013, e della vetustà del sistema “MILAN”, cui si aggiunge il progressivo esaurimento delle scorte dei relativi missili.

Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 6,0 M€. Mentre, quello complessivo è di 51,0 M€ in 6 anni.

L’acquisizione del sistema d’arma controcarro a corta gittata servirà alla difesa vicina, all’inabilitazione di mezzi corazzati ostili e alla neutralizzazione di postazioni fortificate.

Il programma ha un fabbisogno previsionale complessivo di 426,0 M€ di cui al momento risulta finanziata una quota parte per 52,0 M€ distribuiti in 6 anni. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 2,0 M€.

Shorad Grifo su missile Camm-Er e aeromobili a pilotaggio remoto (APR)

Il programma intende soddisfare il gap capacitivo nel segmento artiglieria contraerea a “corta portata” (SHORAD – SHOrt Range Air Defence) derivante dal raggiungimento della fine vita tecnica per i sistemi SKYGUARD/ASPIDE in inventario, tramite l’acquisto del nuovo sistema d’arma contraerei “GRIFO”, basato sul missile “CAMM-ER”.

Il programma ha un fabbisogno previsionale complessivo di 456,3 M€ di cui al momento risulta finanziata una quota parte per 350,0 M€ distribuiti in 10 anni. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 27,0 M€.

Gli aeromobili a pilotaggio remoto (APR) consentono di migliorare la capacità di sorveglianza ed esplorazione per le varie componenti dell’Esercito Italiano e, allo stesso tempo, dotare le stesse di sistemi che, in un contesto concorsuale, siano in grado di fornire supporto in caso di pubbliche calamità e in operazioni di sicurezza in supporto alle Forze dell’Ordine.

Il programma ha un fabbisogno previsionale complessivo di 209,0 M€ di cui al momento risulta finanziata una quota parte per 143,0 M€ distribuiti in 11 anni. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 21,0 M€.

Di interesse anche il mantenimento delle condizioni operative/risoluzione obsolescenze linee di volo per la capacità di Esplorazione e Scorta della Difesa assicurando l’operatività della piattaforma legacy AH-129D sino al completo phase in del Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta AH-249 NEES.

La spesa è di 340,0 M€ distribuiti in 10 anni. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 70,0 M€.

Strutture da ponte (Gap Crossing)

Il programma si prefigge l’obiettivo di dotare l’Esercito Italiano di strutture da ponte (per traffico operativo e logistico) su appoggi fissi per il superamento di interruzioni, in sostituzione del materiale da ponte attualmente in servizio (ponti “BAILEY”).

Il fabbisogno previsionale complessivo di 47,7 M€ di cui al momento risulta finanziata una quota parte per 18,0 M€ distribuiti in 4 anni. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 8,30 M€.

Potenziamento Brigata Folgore

Il programma, estensivamente denominato “Potenziamento della capacità di risposta e intervento a distanze strategiche della Brigata paracadutisti Folgore”, si prefigge l’obiettivo di dotare la citata Brigata di sistemi, mezzi ed attrezzature idonei a proiettare e concentrare forze in tempi brevissimi e con ridotto preavviso a distanze strategiche dalle sedi stanziali, anche in aree di operazione non raggiungibili da altre tipologie di forze, garantendo, in tale quadro, una capacità nazionale di proiezione dall’aria.

Il fabbisogno previsionale è di 310,0 M€ di cui al momento risulta finanziata una quota parte per 197,0 M€ distribuiti in 14 anni. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 12,0 M€.

Brigata di manovra multidominio (Brigata Informazioni Tattiche)

Lo scopo è adeguare e aggiornare le capacità EW (Electronic Warfare), IMINT (Imagery Intelligence) e HUMINT (Human Intelligence) della Brigata di manovra multidominio (Brigata Informazioni Tattiche).

Per realizzare gli obiettivi occorre un fabbisogno previsionale complessivo di 527,0 M€ di cui al momento risulta finanziata una quota parte per 57,08 M€ distribuiti in 12 anni. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 6,0 M€.

Caserme Verdi

Il programma è orientato alla realizzazione di caserme di nuova generazione funzionali e pienamente rispondenti alle normative vigenti in materia antisismica, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di efficientamento energetico.

Questa iniziativa risponde alla necessità di disporre di immobili completamente rinnovati ed efficienti. Caserme con standard di sicurezza e alloggiativi all’avanguardia per il personale dell’Esercito italiano, al fine di accrescere l’operatività della Forza Armata, nonché il benessere del personale e delle loro famiglie.

Il programma ha un fabbisogno previsionale complessivo ancora in fase di definizione mentre la prima fase del programma risulta attestabile a 1.500,00 M€ di cui al momento risulta finanziata una quota parte per 1.464,4 M€ distribuiti in 11 anni. Per il triennio 2022-2024 è previsto lo stanziamento complessivo di 43,11 M€.

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