Esercito italiano: chi è Monica Segat, la prima donna a guidare gli Alpini

Esercito italiano: chi è Monica Segat, la prima donna a guidare gli Alpini

Il tenente colonnello Segat è la prima donna a guidare lo storico 9° Reggimento Alpini dell’Aquila.

Il tenente colonnello dell’Esercito italiano Monica Segat guiderà per la prima volta un battaglione degli Alpini. Si tratta del 9° Reggimento Alpini L’Aquila formato da 450 militari.

Ai miei uomini e donne dirò che devono capire che pretenderò da loro il massimo impegno. Ma allo stesso tempo devono sapere che sarò la prima a mettersi in discussione. E la mia porta sarà sempre aperta” ha dichiarato Segat all’Ansa.

Oggigiorno, diventare militare è una delle professioni che attrae di più i giovani. Lo spirito di servizio e la dedizione nei confronti della difesa della Patria, corroborati anche dalla sicurezza di uno stipendio fisso, rappresentano i motivi che spingono tanti giovani donne e uomini ad arruolarsi.

La notizia che ai vertici degli Alpini ci sia una donna è un segnale molto importante. Un percorso di rinnovamento e apertura delle Forze armate iniziato il 20 ottobre 1999 con la legge numero 380, quando l’Italia si allineò ai Paesi della Nato aprendo le Forze armate al reclutamento femminile. Da allora sono state più di 16mila le donne impiegate nell’Esercito.

Non ci resta che approfondire qualche dettaglio in più su chi è tenente colonnello Segat e qual è stato il percorso che l’ha condotta fino alla guida del Battaglione degli Alpini.

Chi è Monica Segat

Il tenente colonnello Monica Segat (43 anni oggi) presta giuramento il 16 dicembre 2000 davanti al presidente della Repubblica nonché capo supremo delle Forze armate Sergio Mattarella, all’epoca ministro della Difesa.

In 22 anni la carriera di Segat è stata ricca di incarichi importanti. È stata sette mesi in Afghanistan, la carriera, il matrimonio con un Ufficiale degli Alpini conosciuto al corso e un figlio di 10 anni.

La mimetica era nel destino di Segat, lei nata a Vittorio Veneto, città simbolo della Prima Guerra Mondiale e terra dove la presenza degli alpini è molto sentita. A spingerla ad arruolarsi è stata “la curiosità e la voglia di trovare, a 20 anni, qualcosa che ti consenta di ampliare le tue aspettative e desideri”.

Un percorso che richiede “convinzione, tenacia e spirito di sacrificio”, una professione difficile per tutti, uomini e donne: “ non ho mai sentito alcuna differenza di trattamento ”.

Coniugare lavoro e famiglia non è semplice e in questo è fondamentale l’unione della coppia: “Finora ci siamo sempre organizzati e continueremo a farlo. Quest’anno mi sono occupata io di nostro figlio, che è un bambino che si adatta facilmente e sa bene chi sono mamma e papà. Ora toccherà a mio marito fare quello che ho fatto io”.

Le donne alla guida di un Battaglione

La prima in assoluto ad assumere il comando di un battaglione è stato il tenente colonnello Sara Scala, alla guida del 232° Reggimento trasmissioni di Avellino che si occupa di fornire gli assetti delle telecomunicazioni nelle operazioni dell’Esercito.

Dopo di lei è toccato alla collega Michela De Santis assumere il comando di uno dei quattro gruppi tattici che compongono l’operazione ‘Strade sicure’ a Roma: entro fine dell’anno saranno 7 le donne alla guida di un battaglione.