Redazione - 27 marzo 2019
Come diventare militare dell’Esercito Italiano
Per entrare nell’Esercito Italiano c’è un concorso pubblico da superare, differente a seconda del ruolo che si intende ricoprire. Qual è la strada più giusta per voi? Scopriamolo.
Entrare nell’Esercito e diventare militare è ancora oggi obiettivo di molti ragazzi - e ragazze - italiani. Arruolarsi in alcuni casi può essere piuttosto semplice - ma di breve durata - mentre in altri maggiormente difficile ma con delle prospettive di carriera più stabili.
Tutto dipende dal ruolo con il quale si vuole entrare nell’Esercito italiano e di conseguenza sulla strada che si vuole percorrere per arruolarsi. In generale comunque per diventare militare è necessario prendere parte ad un concorso pubblico, per ognuno dei quali ci sono dei requisiti differenti da rispettare e delle prove da superare.
Vediamo quindi come fare per entrare nell’Esercito e come diventare - in base al ruolo preferito - militari delle Forze Armate italiane.
Diventare militari: i volontari in ferma prefissata
Uno dei metodi più semplici per entrare nell’Esercito è quello di candidarsi al concorso pubblico per volontari in ferma prefissata annuale (VFP1). Come anticipato, però, tramite questo concorso non si ottiene un posto stabile, poiché dopo il periodo annuale non ci sono certezze in merito ad una conferma.
Se interessati, comunque, dovete sapere che il concorso per VFP1 è aperto a coloro che hanno un’età compresa tra 18 e 25 anni (non compiuti) e che abbiano conseguito almeno la licenza media. I bandi di concorso sono diversi e solitamente vengono pubblicati nei mesi di ottobre-novembre, marzo e maggio.
Qualora siate riusciti ad entrare come VFP1, una volta scaduto l’anno da volontari potrete partecipare al concorso pubblico per VFP4, ovvero per volontari in ferma prefissata quadriennale. Ci sono concorsi poi in cui si può partecipare anche senza aver ancora concluso il periodo come VFP1 (solitamente se si ricopre la qualifica da almeno 9 mesi). Per VFP4 l’età massima per partecipare è 30 anni, ma come anticipato non possono candidarsi i civili.
Entrare nell’Esercito come VFP come anticipato non vi dà la certezza di avere un futuro nelle Forze Armate, tuttavia vi dà delle maggiori possibilità di raggiungere il vostro obiettivo; infatti, ai volontari in ferma prefissata vengono riservati dei posti negli altri concorsi per le Forze dell’Ordine, dall’Arma dei Carabinieri alla Polizia di Stato.
Diventare Maresciallo dell’Esercito italiano
Le altre strade da seguire sono certamente più difficili di quelle da VFP, ma allo stesso tempo vi permettono di ottenere un posto stabile e con uno stipendio più alto.
La prima è quella da Maresciallo dell’Esercito, partecipando al concorso come Sottufficiali. In questo caso il concorso è aperto a coloro che hanno conseguito un diploma di Maturità, con età massima di 26 anni (28 anni per chi ha preso parte al ruolo di VFP).
Tuttavia mentre nel concorso come VFP1 non ci sono prove scritte da superare, in quello da Sottufficiali è prevista una prova per la verifica delle qualità culturali e intellettive, composta da 100 quesiti a risposta multipla finalizzati all’accertamento del grado di conoscenza della lingua italiana, e di argomenti di attualità, educazione civica, storia, geografia e logica matematica.
Dopo di questa bisognerà superare le prove fisiche e le visite mediche, nonché gli accertamenti psico fisici e attitudinali.
Diventare Ufficiale dell’Esercito italiano
L’ultimo ruolo è quello di Ufficiale, per il quale però bisogna prima superare un periodo di formazione all’interno dell’Accademia Militare. Nel dettaglio, l’Accademia Militare di Modena è l’unico Istituto di formazione di base per coloro che vogliono diventare Ufficiali in servizio permanente dell’Esercito (così come anche dell’Arma dei Carabinieri) e per entrare a farvi parte bisogna superare un concorso pubblico (aperto a chi ha un’età compresa tra i 17 e i 22 anni in possesso del diploma di scuola superiore) suddiviso in:
- prova preselettiva;
- prova efficienza fisica;
- accertamenti psicofisici;
- accertamenti attitudinali;
- prova scritta italiano;
- prova scritta inglese;
- prova scritta di selezione culturale in biologia, chimica e fisica (ma solo per chi aspira al posti per il Corpo Sanitario);
- prova orale di matematica;
- prova orale di lingua straniera;
- tirocinio.
Il corso ha una durata variabile in base all’obiettivo finale: si va dai corsi biennali per le varie Armi dell’Esercito (dove gli studi proseguono fino al conseguimento della laurea presso le Scuole di Applicazione di Torino e Roma), a quello triennale per entrare a far parte del Corpo degli Ingegneri (con il conseguimento della laurea di I livello in Ingegneria e prosecuzione per un altro biennio - fino ad ottenere la laurea specialistica di II livello - presso la Scuola di Applicazione e Istituto di Studi Militari di Torino).
Infine, per chi vuole conseguire la laurea in Veterinaria, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche il percorso di studi dura 5 anni, 6 per chi invece vuole prendere la laurea in Medicina e Chirurgia.
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