Esercito, aumentano gli stipendi: "Troppo bassi, tuteliamo i militari", ecco dove

Esercito, aumentano gli stipendi: "Troppo bassi, tuteliamo i militari", ecco dove

Una mobilitazione generale per chiedere stipendi più dignitosi e puntare ad una revisione generalizzata della retribuzione di 120mila militari in servizio.

La guerra in Ucraina ha portato, immancabilmente, i governi dei Paesi europei, a rivedere le agende economiche e a stanziare molti più fondi per la Difesa, fino a raggiungere il 2% del Prodotto interno lordo.

Se l’obiettivo dell’Italia è questo, ma la discussione parlamentare vede le varie fazioni l’una contro l’altra, c’è un’altra nazione che sta già mettendo nero su bianco le linee guida per aumentare lo stipendio del personale militare.

Il Comitato tecnico sulla retribuzione del personale delle Forze armate della Spagna ha stilato una bozza di relazione che inserisce al proprio interno delle importanti novità per i 120mila militari in servizio.

Vediamo, quindi, come aumenteranno gli stipendi per i soldati spagnoli.

Esercito e aumento stipendi: dove?

Il quotidiano spagnolo “El País” ha avuto accesso alla bozza di relazione stipulata dal Comitato tecnico sulla retribuzione del personale delle Forze armate spagnole circa l’aumento di stipendio per i 120mila militari iberici.

Il governo Sánchez sta valutando questa possibilità, in relazione anche all’impegno che ha preso il governo spagnolo di raggiungere una spesa del 2% del Pil destinata alla Difesa.

Da tempo, in Spagna, ci si è resi conto che gli stipendi del personale delle Forze armate è inadeguato se lo si raffronta con quello di altri corpi quali la Guardia Civil e la Policia Nacional.

Come riporta Agenzia Nova News, e ripreso da Forzearmate.eu, la sperequazione stipendiale era già stata riconosciuta nel 2018 dalla Commissione Difesa del Congresso. Il divario tra i vari Corpi di Difesa e sicurezza è peggiorato negli anni.

Esercito e aumento stipendi: cosa prevede la bozza spagnola

Punti chiave della bozza messa a punto dal Comitato tecnico spagnolo sono:

  • Premiare economicamente la disponibilità del personale militare (più del 90%del totale) in grado di essere mobilitato in qualsiasi momento in caso di tempesta, pandemia o conflitto militare, al di là delle 40 ore lavorative settimanali stabilite dalla normativa vigente;
  • Chiarire i criteri di assegnazione per promuovere la massima obiettività nella distribuzione di questa indennità”.

Tale distribuzione è ritenuta “a discrezione” del comando, secondo gli ufficiali della difesa, o mentre viene apostrofata come “arbitraria”, dalle associazioni professionali.

Il 25 giugno scorso, centinaia di militari spagnoli hanno manifestato per le vie del centro di Madrid per rendere “dignitosi” i loro stipendi. Si è trattata della seconda mobilitazione generale in otto mesi.

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