Escluso dalla Guardia di Finanza per droga: finanziere fa ricorso al Tar che gli dà ragione

Escluso dalla Guardia di Finanza per droga: finanziere fa ricorso al Tar che gli dà ragione

Giudicato privo dei requisiti di moralità e di condotta, un aspirante finanziere è stato escluso dal concorso. Il Tar ribalta la decisione e lo riammette.

Una sentenza che farà di certo discutere quella espressa dal Tar del Lazio in merito all’esclusione di un giovane aspirante finanziere che è stato tagliato fuori dal concorso per il reclutamento di 1.409 allievi della Guardia di Finanza, bandito lo scorso anno e la cui graduatoria è stata pubblicata il 21 marzo scorso.

Il giovane, nonostante abbia superato le prove previste, non è stato ammesso per “ mancato possesso dei requisiti di moralità e di condotta ”. Il riferimento è a quando, nel 2014, è stato trovato dalle Forze dell’Ordine in possesso di un grammo di marijuana.

All’epoca, il ragazzo era minorenne e per tale motivo ha fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale che gli ha dato ragione.
Ecco come si sono svolti i fatti.

Escluso dalla Guardia di Finanza per droga: i fatti

L’aspirante finanziere, che aveva preso parte al Concorso bandito dalle Fiamme Gialle lo scorso anno, ha passato le prove del concorso per il reclutamento di 1.409 allievi nella GdF, ma anziché ricevere la notizia dell’assunzione, si è visto infrangere il suo sogno di diventare finanziere perché, quando era ancora minorenne, era stato beccato dalle Forze dell’Ordine con un grammo di marijuana.

I fatti risalgono a otto anni fa. Era l’11 luglio 2014, quando i militari della Stazione dei Carabinieri di Montalto di Castro, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, insospettiti dal comportamento assunto dall’aspirante, il quale, alla vista degli operanti, si accovacciava nei pressi di una siepe, procedevano ad un controllo del medesimo.

All’atto dell’identificazione, il candidato (ancora minorenne), tornato in posizione eretta, lasciava cadere un pacchetto di sigarette contenente un involucro in cellophane nel quale veniva rinvenuto un grammo di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Il giovane, allora, “si è dichiarato occasionale assuntore di droghe leggere ” e, per tale episodio, è stato segnalato alla Prefettura di Viterbo che, il 28 ottobre ha definito il procedimento amministrativo a carico del candidato per violazione dell’art. 75 (condotte integranti illeciti amministrativi) del D.p.r. n. 309/1990 (Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti sostanze psicotiche, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza), con il “formale invito a non fare più uso di sostanze stupefacenti o psicotrope”,

Dal Comando Generale della Guardia di Finanza questo episodio oltre che essere esplicita causa di esclusione, è stato ritenuto “inconciliabile con i basilari doveri di ogni militare”.

Il ricorso al Tar e la sentenza

Sulla base del “mancato possesso dei requisiti di moralità e di condotta”, l’aspirante finanziere è stato escluso dal concorso. Come si legge nel provvedimento dei giudici “il ricorrente ha esposto di essere stato escluso dall’anzidetto concorso per l’asserita assenza del requisito della condotta incensurabile” proprio in virtù di quanto accaduto otto anni fa.

Tuttavia, il ragazzo non si è arreso ed ha fatto ricorso al Tar, impugnando il provvedimento, perché “l’Amministrazione ha ingiustamente ritenuto la carenza dei requisiti di moralità, senza tenere conto della circostanza che l’episodio contestato sia risalente nel tempo (luglio 2014) e occorso quando era ancora minorenne ”.

Il Tribunale Amministrativo Regionale gli ha dato ragione e nei giorni scorsi, come riporta Il Messaggero, è arrivata la lieta notizia: il provvedimento di esclusione è “illegittimo, poiché caratterizzato da “una insufficiente valutazione e motivazione, con riferimento alla risalenza temporale, all’unicità dell’episodio di vita (uso di sostanze stupefacenti), alla condizione di minore età all’epoca del fatto, al giudizio psico - fisico di idoneità al servizio militare, nonché alla concreta condotta durante la prestazione del servizio e negli anni successivi, che non ha dato causa ad alcun rilievo”.

Pertanto, l’aspirante finanziere potrà entrare riammesso.