Elena Del Pozzo: chi è, cosa le è successo e cosa c’entra la madre

Elena Del Pozzo: chi è, cosa le è successo e cosa c'entra la madre

La piccola Elena, sparita nel nulla nella giornata di ieri, è stata ritrovata morta.

L’intera comunità di Mascalucia, in provincia di Catania, è sotto shock per la morte della piccola Elena Del Pozzo, 5 anni il prossimo luglio.

Il corpicino è stato ritrovato questa mattina. Martina Patti, la madre della piccola, che ha 24 anni, ha chiesto di essere accompagnata dai militari poco distante dall’abitazione dove ha fatto ritrovare il corpo della figlioletta.

Quindi, le dichiarazioni fornite ieri alle Forze dell’Ordine circa il rapimento di Elena, prelevata da tre uomini incappucciati, uno dei quali aveva una pistola, a Piano di Tremestieri Etneo, di rientro dall’asilo, erano una montatura.

Sconvolta ed impaurita, la donna si era precipitata alla Tenenza dei Carabinieri di Mascalucia per denunciare il rapimento della figlia: “Hanno rapito la mia bambina” ha urlato in lacrime.

Le Forze dell’Ordine si sono subito attivate e nella notte hanno interrogato i genitori della bambina, non conviventi. Il padre ha precedenti penali per droga.

Decadono tutte le piste, peraltro, già escluse quelle di rapimento ai fini estorsivi e il coinvolgimento della criminalità organizzata.

Elena non è la nuova Denise Pipitone come si era temuto nelle ore prima del tragico risvolto, ma solo una bambina vittima di una violenza omicida.

Ma vediamo meglio chi è Elena Del Pozzo, cerchiamo di ricostruire la vicenda per capire cosa è successo e cosa c’entra la madre.

Elena Del Pozzo: chi era

La piccola Elena era una bambina di 5 anni, da compiere il prossimo luglio, scomparsa nel nulla poco fuori Tremestieri Etneo, nella frazione di Piano Tremestieri, una zona di campagna, con poche case, nella provincia metropolitana di Catania.

La mamma di Elena, insieme a lei al momento del rapimento, che poi si è rivelato essere una menzogna, è una casalinga, mentre il padre svolge lavori saltuari e in passato ha avuto precedenti penali. Nel 2020, è stato arrestato per una rapina in una gioielleria e nel 2017 per reati legati alla droga.

Elena Del Pozzo: cosa è successo

Stando a quanto ha dichiarato la madre ai Carabinieri della Tenenza di Mascalucia, nella giornata di ieri, intorno alle 15:00, la piccola Elena è stata rapita mentre si trovava a bordo della macchina della madre nella frazione di “Piano Tremestieri”, poco fuori Tremestieri Etneo, da tre uomini incappucciati, di cui uno con una pistola.

“Eravamo appena usciti dall’asilo, poco dopo le 15. Hanno bloccato la mia auto, erano in tre incappucciati, uno con la pistola in mano”.

La mamma di Elena ha poi proseguito, dicendo che i malviventi “Hanno bloccato l’auto, hanno aperto gli sportelli, hanno tirato fuori la bambina”. I militari trovano delle impronte, che sono state subito sviluppate. Ma il giallo resta.

Intanto, i carabinieri del comando provinciale di Catania, guidati dal colonnello Rino Coppola, hanno interrogato i genitori della bambina, raccolto le registrazioni delle videocamere della zona e quelle di un’abitazione privata per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Inoltre, stanno lavorando sull’auto della donna. I militari della sezione Investigazioni scientifiche cercano tracce degli aggressori per tentare di risalire alla loro identità.

Nella serata di ieri, il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro ha autorizzato la diffusione di due foto di Elena, l’ultima è un frame della videosorveglianza dell’asilo: la bambina indossa pantaloni gialli e una maglietta bianca con un disegno.

L’altra è dell’8 maggio, sembra scattata all’asilo, ed Elena indossa il sopra di una tuta e, sorridente, mostra un biglietto con in basso la parte finale della scritta "auguri mamma".

I carabinieri hanno sentito anche i vicini di casa della famiglia Del Pozzo: “Due giovani tranquilli mai un litigio”.

Già, ma allora perché e cosa c’entra la madre in tutto questo?

Elena Del Pozzo: cosa c’entra Martina Patti

Tutta una montatura, tutte menzogne quelle raccontate da Martina Patti, la mamma di Elena Del Pozzo, che questa mattina è crollata e ha confessato tutto ai carabinieri.

Nel corso del sopralluogo nella casa di famiglia, a Mascalucia, la donna è crollata in un lungo pianto e poco dopo ha portato i militari nel campo dove aveva nascosto il corpo della bambina.

Non c’era stato alcun rapimento, alcuna aggressione da parte di uomini armati, una denuncia che aveva subito lasciato perplessi gli investigatori del comando provinciale dei carabinieri diretto dal colonnello Rino Coppola.

Il procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro, ha confermato: “Purtroppo, è stato trovato il cadavere della piccola Elena, su indicazione della madre”. Zuccaro ha poi aggiunto che nella notte, nel corso dell’interrogatorio a Patti, gli inquirenti le hanno contestato molte incongruenze emerse dalle sue dichiarazioni.

Una versione, quella di Patti, smentita dalle telecamere della zona, che non avevano registrato alcuna presenza sospetta. Una versione smentita anche dagli accertamenti della Sezione investigazioni scientifiche: sulla vettura che la donna diceva essere stata presa di mira da un gruppo di malviventi non c’erano tracce o impronte particolari.

In serata, alcuni vicini di casa avevano postato la foto di Elena sui social con un appello:

“Ragazzi, abbiamo bisogno del vostro aiuto - scrivono - oggi pomeriggio alle tre hanno rapito una bambina che a luglio compie cinque anni. Sono stati tre uomini incappucciati, l’hanno portata via in zona Tremestieri. Vi prego - ribadiscono - condividete il più possibile, dobbiamo riportarla a casa”.

Elena Del Pozzo: l’appello di Piera Maggio

Anche Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone, scomparsa 17 anni fa a Mazara del Vallo, nel Trapanese, all’età di 4 anni, si era espressa sui social chiedendo che la bambina venisse riconsegnata ai familiari, ignara anche lei come tutti delle macchinazioni di Patti.

Sui social, Piera Maggio, mamma di Denise, aveva lanciato un appello: “Liberate Elena. Non fategli del male, lasciatela in qualche posto, anche vicino una chiesa in modo che la sua famiglia possa riabbracciarla! I bambini non si toccano!”.

Poi il messaggio ai rapitori: “Tornate indietro sui vostri passi, prima che sia troppo tardi. Abbiate un minimo di pietà per questa bambina”.

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