Cosa è successo a Saman Abbas?

Cosa è successo a Saman Abbas?

Si rafforza l’ipotesi di omicidio di Saman Abbas, la diciottenne pachistana scomparsa la sera tra il 30 aprile e 1 maggio da Novellara (Provincia di Reggio Emilia), dopo essersi opposta alle nozze combinate. Lo zio il principale sospettato.

Abbiamo fatto un lavoro fatto bene”; sono queste le spaventose parole che Danish Hasnain avrebbe utilizzato riguardo alla scomparsa di sua nipote Saman Abbas, la ragazza pachistana sparita da Novellara, e confidate per iscritto in chat a una persona a lui vicina.

Sembra ci siano, dunque, pochi dubbi su cosa è successo a Saman Abbas.

Questa frase, infatti, per gli inquirenti sarebbe una prova che rafforza le accuse che vedono il trentatreenne come esecutore materiale del presunto omicidio. Insieme a lui sono indagati il padre Shabbar Abbas 46 anni, la madre Nazia Shaeeen 47 anni e due cugini.

Saman è scomparsa da più di un mese da Novellara, città nella Bassa Reggiana, senza lasciare traccia. I timori è che sia stata uccisa la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, dopo essersi fermamente opposta al matrimonio combinato tra lei e un suo cugino connazionale.

L’anno scorso la ragazza, ancora minorenne, aveva coraggiosamente raccontato la sua storia agli assistenti sociali, che hanno immediatamente segnalato la vicenda agli inquirenti e allontanato la ragazza dalla famiglia.

Cosa è successo a Saman Abbas: la sua storia

Saman aveva già rifiutato un primo matrimonio combinato a 16 anni con un suo parente in Pakistan, stando a quanto raccontato dal fidanzato Amjad, un suo connazionale ventunenne, residente in Italia.

Lui e la ragazza si sarebbero conosciuti sui social nel 2019 e avrebbero portato avanti la loro relazione nonostante l’opposizione della sua famiglia che aveva progettato per la seconda volta delle nozze combinate con un suo cugino; evento che era già stato programmato per il 22 dicembre.

Per opporsi al matrimonio la ragazza si era recata a ottobre presso gli assistenti sociali, che avevano subito segnalato i genitori alle forze dell’ordine. A gennaio il padre e la madre erano stati accusati di costrizione e induzione al matrimonio.

La giovane intanto era stata condotta presso una struttura protetta a Bologna da cui si è più volte allontanata, come testimoniano le tre denunce per allontanamento volontario. Una volta raggiunta la maggiore età avrebbe poi deciso di tornare dalla famiglia, nonostante i servizi sociali le abbiano più volte ripetuto i rischi che correva.

Quando i servizi sociali fanno ritorno, il 3 maggio, presso la casa degli Abbas, Saman era già scomparsa.

Cosa è successo a Saman Abbas: lo zio principale sospettato

L’ipotesi di sequestro di persona ha subito lasciato il posto ad un’ipotesi più inquietante di omicidio premeditato. Ipotesi che si è da subito rafforzata dopo l’acquisizione di due video dalle telecamere di sorveglianza, ora al vaglio dai Carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia e della Compagnia di Guastalla.

Il primo video chiave ritrae tre uomini, identificati poi come lo zio e due cugini di Saman, con due pale, un secchio con un sacchetto azzurro e un piede di porco, mentre si dirigono nei campi sul retro della casa e ne fanno ritorno dopo due ore. I carabinieri sospettano che i tre abbiano preparato la fossa per l’occultamento del cadavere.

Del 30 aprile è invece il secondo video fondamentale per le indagini. Sono due i filmati analizzati: il primo consiste nel suo ultimo avvistamento, in cui si vede la ragazza uscire di casa in abiti tradizionali con uno zaino insieme ai familiari; il secondo invece ritrae il padre rientrare portando con sé lo zaino che prima era in spalla alla figlia.

Si aggiunge alla storia un particolare inquietante: la giovane, lo stesso 30 aprile, avrebbe ascoltato una conversazione della madre riguardo "l’uccisione" come unica "soluzione" per una donna che non si attiene alle consuetudini pachistane.

Una punizione per una ragazza che voleva solamente vivere in maniera libera all’occidentale. Per nulla rassicurata ha poi chiesto al fidanzato di avvisare le forze dell’ordine se non avesse ricevuto sue notizie entro le 48 ore.
Nel frattempo i genitori hanno fatto tempestivamente rientro in Pakistan i primi di maggio e adesso è in corso una rogatoria internazionale per intercettarli.

Saman Abbas è in Belgio?

Proseguono le ricerche dei resti della persona offesa, che purtroppo riteniamo sia deceduta. Non darei nessun riscontro positivo a quello che ha detto il padre, abbiamo appurato che in Belgio non c’è la ragazza.

Queste sono state le parole della procuratrice di Reggio Emilia Isabella Chiesi, dopo aver fugato le informazioni fornite dal padre, Shabbar Abbas, che la volevano in Belgio. Danish Hasnain e il nipote minorenne invece erano rimasti qualche giorno a Novellara prima di avviarsi il 9 maggio verso il confine francese, dove poi sono stati fermati sprovvisti di documenti. Lo zio dopo essere stato invitato a ritornare in questura con i documenti è invece sparito.

Sarebbe stato proprio il fratellino di 16, in custodia ad una casa famiglia, a raccontare che la sorella è stata uccisa, facendo il nome dello zio. Il minore avrebbe poi aggiunto: “Quando lo zio è tornato papà aveva le lacrime agli occhi”.

Danish Hasnain adesso è ricercato in tutta Europa mentre le indagini per la ricerca del corpo di Saman sono ancora in corso.

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