Cos’è lo sharenting e perché è pericoloso pubblicare foto dei figli sui social

Cos'è lo sharenting e perché è pericoloso pubblicare foto dei figli sui social

Condividere le foto e i video dei propri figli sui social è pericoloso. Attenzione allo sharenting.

I social network sono pieni zeppi di immagini, foto, video che ritraggono bambini che non possono scegliere, vista l’età, di decidere se apparire sui social o meno.

Alcune influencer hanno addirittura aperto dei profili Instagram ai loro pargoli ancor prima che venissero al mondo, documentando con accurate immagini, le varie ecografie. Addirittura, c’è chi si è fatta riprendere fino in sala parto.

Il fenomeno di diffusione di immagini dei propri figli e figlie si chiama sharenting ed esporre i minori sui social rappresenta un rischio. A dirlo è il Garante per la privacy che ha messo a disposizione degli utenti una lista di suggerimenti.

Vediamo più da vicino quali sono i rischi ed approfondiamo il tema.

Sharenting: di cosa si tratta

Lo sharenting è la pratica di pubblicazione di foto, video e altri contenuti a tema figli/e da parte dei genitori. Questo neologismo viene coniato per spiegare meglio la condivisione (share) e la genitorialità (parenting).

Nato nel 2010, lo sharenting è diventato prepotentemente di moda con l’avvento dei social network, in particolare Instagram, e con sempre più genitori che vogliono far sapere al mondo tutto dei propri bambini.

Foto e video dei figli online: cosa si rischia

Secondo uno studio britannico, il 71,3% degli adolescenti tra i 12 e i 16 anni non sente rispettato il proprio consenso all’essere esposto online dal genitore, attraverso foto e video pubblicati.

Il rischio maggiore di internet è l’esposizione a intenzioni malevole della rete. Parliamo di furto d’identità o nella peggiore delle ipotesi di rapimento digitale.
Inoltre, il fenomeno può sfociare nella pedo-pornografica. Terze persone potrebbero acquisire le immagini pubbliche e diffonderle in rete, o in altri gruppi.

Foto e video dei figli online: condivisione consapevole

Per una condivisione di foto e video dei figli minori, il Garante per la privacy ha condiviso con alcuni genitori delle dritte per una diffusione di materiale in maniera protetta.

A tal proposito, il Garante ha suggerito questi consigli:

  • Rendere irriconoscibile il viso del minore (ad esempio, utilizzando programmi di grafica per pixellare i volti, disponibili anche gratuitamente online);
  • Coprire semplicemente i volti con una faccina, cioè emoticon;
  • Limitare le impostazioni di visibilità delle immagini sui social network solo alle persone che si conoscono o che siano affidabili e non le condividano senza permesso nel caso di invio su programma di messagistica istantanea;
  • Evitare la creazione di un account social dedicato al minore;
  • Leggere e comprendere le informative sulla privacy dei social network su cui carichiamo le fotografie.

Seguendo questi opportuni consigli si potrà continuare a condividere le foto dei figli sui social, ma allo stesso tempo farlo in maniera sicura.

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