Chi era e com’è morto Federico Tedeschi

Chi era e com'è morto Federico Tedeschi

Nuovi indizi sulla morte del giovane 19enne trovato senza vita nella sua stanza 6 anni fa.

La morte di Federico Tedeschi, il giovane morto a 19 anni nella sua casa di Roma il 26 novembre 2017, è avvolta dal mistero.

In una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti, la causa del decesso era stata ascritta ad un infarto che aveva colpito il ragazzo senza lasciargli scampo. Ora però, le cose potrebbero prendere una nuova piega, in seguito ad un ribaltamento della situazione.

Infatti, le indagini sulla morte del 19enne sono state riaperte, e c’è l’ipotesi che Federico sia stato ucciso. Nella puntata de Le Iene presentano Inside, in onda questa sera alle 20.30 su Italia 1, si cercherà di capirne di più, con l’aiuto di Antonino Monteleone e Nicola Remisceg.

Intanto, cerchiamo di dare alcune informazioni chiave per capire meglio chi era Federico Tedeschi, com’è morto e quali novità potrebbero portare la riapertura delle indagini?

Chi era Federico Tedeschi

Federico Tedeschi era un ragazzo di 19 anni di Roma ritrovato senza vita nella sua stanza il 26 novembre 2017. Professione studente universitario, Federico era uno sportivo. Viveva nella Capitale con i genitori e la sorella.

Com’è morto Federico Tedeschi

La mattina del 26 novembre 2017, Federico stava dormendo. La madre e la sorella erano uscite di casa per recarsi prima a messa e poi a fare la spesa. Il padre era a lavoro.

A trovare il corpo senza vita del ragazzo romano è stata la sorella. Chi intervenne quel giorno, come riporta il video delle Iene, disse che si era trattato di una morte per infarto, come stabilirà anche il medico legale. Questo portò alla chiusura e all’archiviazione del caso.

La famiglia, come indica il Messaggero, ha sempre sostenuto che le indagini condotte all’indomani del ritrovamento del corpo furono manchevoli sotto alcuni aspetti.

L’arrivo dei soccorsi non servì a salvare Federico che era già morto, il volto tumefatto come se qualcuno lo avesse picchiato. All’epoca si parlò di necrosi cardiaca su base ischemica e il caso, come abbiamo anticipato, era stato archiviato.

Come rivela Il Tempo, nella stanza di Federico vennero trovate macchie di sangue, segni sulla porta, una maglietta al rovescio e le ciabatte del ragazzo che non sono state mai ritrovate.

E ancora, una piccola parte del comodino accanto al letto scheggiata. Per gli agenti di Polizia giunti sul posto questa sarebbe la causa del dente spezzato di Federico, peccato che, come rileverà dopo l’ex comandante dei Ris, Luciano Garofalo, chiamato dalla famiglia come consulente, quella scheggiatura sia interna, mentre la parte superiore del mobile è intatta.

Tre medici legali consultati dalla famiglia, tra questi un professore di fama internazionale, sostengono e firmano perizie secondo le quali Federico è morto per asfissia.

I dubbi della famiglia Tedeschi

La famiglia Tedeschi ha sempre pensato che ci fosse dell’altro dietro la morte di Federico. Alcuni dettagli, in un primo momento passati inosservati, iniziarono a riemergere. Come ad esempio il cancelletto delle villetta che era socchiuso quando la madre e la sorella rientrarono.

La camera di Federico, ritrovato senza un dente, non presentava segni di un’aggressione, anche se un mobile lontano da corpo risultava scheggiato. Se fosse stato Federico a sbeccarlo, cadendo, quel piccolo danno si sarebbe dovuto trovare nella parte superiore, rispondendo dunque al semplice principio fisico di un corpo che cade.

Invece la scheggiatura si trovava nella parte bassa del mobile e probabilmente non c’entrava nulla con il decesso, ma fu comunque un reperto preso in considerazione per avvalorare l’ipotesi del decesso naturale.

La madre di Federico, l’avvocato Emanuela Novelli, arrivò a sporgere denuncia per omicidio contro ignoti, incapsulando e sigillando la stanza del figlio per più di quattro anni.

Novità dalla riapertura delle indagini

La Procura di Roma ha riaperto il caso la scorsa primavera. L’ipotesi al vaglio è quella che Federico Tedeschi non sia morto a causa di un infarto, o comunque non per cause naturali e che forse qualcuno l’ha spinto o ne ha provocato la morte, come precisa il Messaggero.

Gli inquirenti ripartono proprio dal giorno della morte di Federico, il 26 novembre 2017 per cercare di capire come sono andate le cose.

Ciò ha condotto alla riesumazione del corpo del giovane e su quel cadavere è stata fatta una nuova autopsia. Oltre alle verifiche tecniche sul cellulare in uso al ragazzo e al computer da parte della sezione Omicidi della Squadra Mobile.

Il Tempo riporta che le perizie informatiche rilevano un profilo social segreto di Federico, aperto con il nome di Valerio Nettiate contenente chat omosessuali e sadomaso. Una vita parallela dove forse trovare un movente.

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