Chi è e quanto guadagna Guido Crosetto, il prossimo ministro della Difesa

Chi è e quanto guadagna Guido Crosetto, il prossimo ministro della Difesa

Meloniano di ferro, co-fondatore di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto potrebbe essere il nuovo ministro della Difesa.

Giorgia Meloni fa scudo intorno a sé chiamando a raccolta i suoi fedelissimi e piazzandoli nei ministeri chiave. Proprio nelle ultime ore si fa strada in maniera insistente il nome di Guido Crosetto per il Dicastero della Difesa che prenderebbe il posto di Lorenzo Guerini.

Meloniano di ferro, co-fondatore di Fratelli d’Italia insieme a Meloni e all’attuale presidente del Senato Ignazio La Russa, Crosetto è il mediatore tra la leader e il resto del centrodestra.

Con la sua parlantina fluida, i modi pacati e le amicizie anche al di fuori della sua compagine politica (vedi i like e gli apprezzamenti sotto i post Instagram di Pier Ferdinando Casini), Crosetto è la voce autorevole e rassicurante di FdI.

Un passato nella Democrazia Cristina e trascorsi in Forza Italia, nel corso della campagna elettorale è stato ambasciatore del suo partito nel nord-est imprenditoriale che nell’ultima campagna elettorale ha spodestato Lega e Forza Italia che in quella zona hanno sempre fatto man bassa di consensi.

Se le voci che si rincorrono circa la sua nomina a ministro della Difesa fossero confermate, per Crosetto sarebbe un ritorno sulla scena politica dopo essere stato deputato per quattro legislature, ricoprendo dal 2008 al 2011 la carica di sottosegretario alla Difesa nell’ultimo esecutivo targato Silvio Berlusconi.

Un ritorno alle origini, insomma, in quello che è un Ministero fondamentale, non solo per via della guerra in Ucraina, ma anche per consolidare il ruolo delle nostre Forze armate in ambito internazionale e rispondere alle richieste della Ue che vuole un ulteriore aumento delle spese militari in ciascun Paese dell’Unione europea, spingendo a fare di più.

Conosciamo un po’ meglio Guido Crosetto, capendo più approfonditamente chi è, quanto guadagna e qualche elemento in più sul probabile ministro della Difesa nel prossimo governo a guida Meloni.

Guido Crosetto: biografia del prossimo ministro della Difesa

Classe1963, Guido Crosetto nasce a Cuneo il 19 settembre in una famiglia di industriali piemontesi nel settore metalmeccanico. Diplomatosi al Liceo Classico, si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio all’Università degli studi di Torino.

Non completa gli studi e si iscrive alla Democrazia Cristiana a seguito della morte del padre. È stato sposato con una pallavolista originaria della Repubblica Ceca da cui ha avuto un figlio nel 1997, Alessandro oggi 23enne. In seguito, si è risposato con Gaia Saponaro, con la quale ha due figli, Carole di 8 anni e Leon di 6 anni.

Ex tante cose. Ora uomo libero e imprenditore” scrive di sé Crosetto sul suo profilo social, può vantare 228milafollower su Twitter.

Guido Crosetto: il politico

Entrato nella Dc, ricopre l’incarico di segretario regionale del movimento giovanile e dal 1984 al 1990 quello di responsabile nazionale della formazione. Diventa consigliere economico del presidente del Consiglio Giovanni Goria (1987-1988).

Dal 1990 al 2004, Crosetto è sindaco di Marene (Cuneo), presentatosi con una lista civica. È consigliere provinciale di Cuneo dal 1999 al 2009, ricoprendo l’incarico di capogruppo di Forza Italia, dove si iscrive nel 2000.

Nel 2001 viene eletto alla Camera dei deputati per FI nel collegio Alba-langhe e Roero, ed è rieletto anche alle politiche del 2006 sempre con FI e alle politiche del 2008 con il Popolo della Libertà. È stato uno dei fondatori dell’Università di Scienze Gastronomiche nel 2003 a Pollenzo.

Dal 2003 al 2009 è stato coordinatore regionale del Piemonte per Forza Italia, e responsabile nazionale per il credito e l’industria fino alla nascita del Popolo della Libertà. Fino al 2012 è stato membro del Consiglio nazionale e della direzione del PdL.

Nel governo Berlusconi IV ricopre la carica di sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa. In disaccordo con l’allora ministro Giulio Tremonti, definendo la sua manovra finanziaria “da psichiatra”, Crosetto guida la protesta interna al PdL. È critico verso alcune regole Europee e sulle politiche monetarie della BCE.

Fu uno dei pochissimi parlamentari a votare contro il Fiscal Compact e il MES, in dissenso dal gruppo e con dichiarazione personale in aula.

Quando il PdL decise di appoggiare il governo Monti, Crosetto dissentì votando contro la maggior parte dei provvedimenti di quel governo. Nel 2012 co-fonda Fratelli d’Italia e nel 2014 Crosetto lascia l’impegno politico.

Guido Crosetto: l’imprenditore

Partito dall’amministrazione dell’azienda di famiglia che produce macchine agricole, attività che estende al settore immobiliare e turistico, nel 2014, Crosetto è nominato presidente della Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD) di Confindustria.

Dal 2020 è presidente del cda di Orizzonte sistemi navali, società controllata da Fincantieri (51%) e Leonardo (49%). È senior advisor di Finmeccanica.

Dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni 2022, per fugare ogni sospetto di conflitto d’interessi Crosetto dichiara: “Da privato e libero cittadino in questi anni ho costruito una bella società di consulenza, con mia moglie e mio figlio. Sono fatto così male che, adesso che una mia amica, che fino a due giorni fa non contava, conterà, ho deciso di liquidarla perché nessuno possa fare illazioni”.

Guido Crosetto: quanto guadagna

Guido Crosetto è stato deputato per quattro legislature. Per ricoprire questo ruolo ha ricevuto un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, che si aggiunge alla diaria di 3.500 euro cui si somma il rimborso spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti.

Da un rapido calcolo, escludendo le eventuali indennità di funzione, i componenti della Camera guadagnano ogni mese uno stipendio di circa 13.971,35 euro.

Nel caso in cui dovesse diventare ministro, Crosetto, come tecnico dal momento che alle ultime elezioni politiche non era candidato, avrebbe diritto ad uno stipendio complessivo di 9.203,54 euro al mese. Tuttavia, da luglio 2019 però è entrata in vigore una norma che prevede un taglio del 3,7% dei compensi, anche per i sottosegretari ma sempre solo quelli tecnici.

Al netto il totale dovrebbe essere di circa 4.500 euro al mese per un ministro tecnico, visto che ci sono da considerare sul totale lordo anche le trattenute per la pensione e il fondo di credito.

Curiosità

Sebbene non si sia mai laureato, per un periodo sul sito della Camera dei deputati compariva la dicitura “laureato in Economia e Commercio”. Crosetto rivelò ad un cronista del Corriere della sera di aver detto una piccola bugia.

Nel corso della sua lunga carriera politica, Crosetto ha saputo guadagnarsi il rispetto dei suoi colleghi dell’opposizione. A tal proposito, nel gennaio 2022, candidato bandiera di Fratelli d’Italia all’elezione del presidente della Repubblica, al terzo scrutinio, Crosetto ottiene 114 consensi, 11 in meno di Sergio Mattarella, ma soprattutto molti in più dei 63 grandi elettori di Fratelli d’Italia. A dimostrazione che i voti sono arrivati anche dagli altri partiti.

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