Bonus 600 euro: a chi spetta l’aiuto per le bollette e come fare richiesta

Bonus 600 euro: a chi spetta l'aiuto per le bollette e come fare richiesta

Se il datore di lavoro accetta di pagare il bonus bollette, ecco come fare per richiederlo.

Con la circolare n. 35/E pubblicata il 4 novembre scorso, l’Agenzia delle Entrate ha dato tutte indicazioni su come fare per richiedere il bonus bollette che può arrivare ad un importo massimo di 600 euro.

Nella circolare, l’Agenzia delle Entrate chiarisce anche quel che compete al dipendente che riceve il bonus e i documenti che dovrà inoltrare per accedere all’aiuto.

Come già avvenuto in precedenza per il bonus 200 e 150 euro, il dipendente dovrà compilare un’autocertificazione in cui dichiara di non stare ricevendo alcun bonus da parte di altri datori di lavoro per le medesime bollette per le quali vuole avvalersi del fringe benefit.

Il bonus non è automatico, e può essere concesso ai lavoratori dipendenti solo se il datore di lavoro è d’accordo. L’aiuto è esente da Irpef ed Inps, sempre che si resti e non si superi la soglia di 600 euro annui.

È un’opportunità importante per le aziende che desiderano premiare i propri lavoratori o venire loro incontro in un momento davvero complicato dal punto di vista economico. Problemi che fanno il paio con l’inflazione a doppia cifra.

Bonus 600 euro: è obbligatorio?

Introdotto dal decreto Aiuti bis, il bonus di massimo 600 euro è un’occasione a cui possono ricorrere le aziende che vogliono aiutare i loro dipendenti, tramite un rimborso, entro un limite annuo di 600 euro, per far fronte alle spese di luce, gas e acqua.

Quindi, alla domanda se il bonus 600 euro è obbligatorio? La risposta a questa domanda è:no, non lo è.

Bonus 600 euro: come fare richiesta

Dal momento che si tratta di una libera scelta dell’azienda erogare o meno il bonus 600 euro, non è prevista una procedura di richiesta vera e propria. Tuttavia, ventilare al vostro datore di lavoro la possibilità di avere entrambi un vantaggio è un tentativo che vale la pena fare.

Magari avanzando delle tesi valide: come l’aumento del costo dell’energia e quindi l’innalzamento della bolletta dovuto anche allo smart working che vi impegna di più a lavorare in casa anziché in ufficio e quindi i soldi di elettricità che avrebbe dovuto pagare lui li state affrontando voi.

Se accetterà si godrà entrambi di vantaggi che spiegheremo nel paragrafo successivo, se non lo farà non demonizzate il vostro datore di lavoro, i tempi sono difficili per tutti.

Bonus 600 euro: se l’azienda accetta

Se l’azienda dà l’ok al bonus 600 euro, allora occorre preparare i documenti. Come abbiamo già ricordato, il bonus ha valore massimo di 600 euro, ma può essere anche inferiore. L’importo deve essere pari a quello delle bollette del 2022 che intendete farvi rimborsare.

Quindi, è obbligatorio consegnare la documentazione idonea a giustificare la somma spesa, ossia le bollette e i giustificativi di pagamento.

In alternativa, basta che il dipendente consegni all’azienda una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà affermando di essere in possesso della suddetta documentazione, e riportando gli elementi necessari ai fini dell’identificazione, quali:

  • Numero e l’intestatario della fattura;
  • Tipologia di utenza;
  • Importo pagato;
  • Data e le modalità di pagamento.

A questo si aggiunge una seconda dichiarazione nella quale il lavoratore attesta di non stare ricevendo già il bonus, totale o parziale, da un altro datore di lavoro. È bene conservare tutta la documentazione in vista di un eventuale controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus 600 euro: vantaggi

Il vantaggio più grande è senza dubbio quello fiscale. In genere, per avere 600 euro in busta paga il datore di lavoro ne deve versare, in termini di costo, circa il doppio, vale a dire 1.200 euro.

Con il bonus 600 euro ci guadagna il datore di lavoro, che potrà ottimizzazione il relativo costo, e il lavoratore, che avrà un aumento in busta paga.

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