Anticipo liquidazione, esclusa la Polizia di Stato: perché

Anticipo liquidazione, esclusa la Polizia di Stato: perché

Il personale della Polizia di Stato è tagliato fuori dall’anticipo della liquidazione, senza una ragione.

Le Forze di Polizia sono escluse dall’anticipo di liquidazione. È quanto denuncia Ettore Allotta, sindacalista della Polizia di Stato e segretario generale provinciale del sindacato P.N.F.D. (Polizia Nuova Forza Democratica) che ha inviato una lettera al direttore generale dell’Inps Pasquale Tridico chiedendo di intervenire per “risollevare le sorti dell’apparato concernente le Forze dell’Ordine che di anno in anno subiscono torti ed illegittimità” ha sottolineano il segretario in una nota.

Il nocciolo della questione, quindi, ruota intorno al mancato riconoscimento dell’anticipo della liquidazione e questo fa sì che le Forze di Polizia vivano un disagio: “vengono trattati come cittadini di serie “B” ”.

E quando il personale chiede l’anticipo di liquidazione, somma che serve per “fronteggiare le spese di natura straordinaria e a volte anche quotidiane della vita”, ottiene “una risposta negativa motivata dal fatto che alle Forze di Polizia non spetta l’anticipo di liquidazione”.
Le motivazioni di tale decisione restano un tabù.

Anticipo di liquidazione: esclusa la Polizia di Stato

Il piano pensionistico del personale della Polizia di Stato è stato più volte soggetto a modifica. Coloro i quali avevano sottoscritto un contratto con il sistema retributivo si sono trovati catapultati in quello contributivo. Coloro i quali sono andati in quiescenza durante il periodo di vigenza del rinnovo contrattuale 2019-2021 hanno diritto alla rideterminazione del trattamento economico (approfondimento).

Perché la Polizia è esclusa dall’anticipo di liquidazione?

Il P.N.F.D. risponde a due domande che il personale in servizio e in pensione si pone, ovvero sia:

  • Sei un poliziotto? Vuoi chiedere l’anticipo di liquidazione? Non è possibile;
  • Vai in pensione e chiedi la liquidazione? Non è possibile.

La sola cosa da fare è “attendere un anno forse due se tutto va bene, anzi, affidati alle Banche e chiedi un anticipo pagando gli interessi e forse riuscirai ad ottenere qualcosa! Prestiti su prestiti per indebitare ancora di più i Poliziotti, Carabinieri e Finanzieri! Ma anche altre numerose categorie!”.

Stesso discorso vale per le pensioni che dovrebbero essere aggiornate per le cause di servizio: “Gli aventi diritto attendono da anni. Tutto accade e comunque nel silenzio tombale dei grandi sindacati”.

Inoltre, precisa Allotta che “l’Inps ha delle grosse responsabilità per i ritardi e delle grandi lacune del proprio sistema di retribuzione”.

La speranza è che venga trovata una soluzione poiché le donne e gli uomini in divisa “non meritano un tale trattamento dopo aver dato e fatto una vita di sacrifici al servizio dello Stato”.