Anticipo TFS/TFR: ecco chi paga in caso di mancato rimborso

Anticipo TFS/TFR: ecco chi paga in caso di mancato rimborso

L’Inps ha specificato le modalità per attivare la garanzia statale sul mancato rimborso delle somme per i dipendenti pubblici che hanno fatto richiesta dell’anticipo del TFS/TFR.

Con la Circolare 119/2022, l’Inps ha reso noto che sarà a carico dell’Ente il mancato rimborso dell’anticipo del Trattamento di Fine Servizio (TFS) e del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) agli istituti di credito.

L’Istituto della previdenza provvederà al pagamento dell’80% delle somme anticipate grazie all’intervento del Fondo Garanzia previsto dal dl n. 4/2019 che è stato affidato all’Inps dal legislatore. Sarà l’Istituto a surrogarsi nei diritti della banca nei confronti delle Amministrazioni inadempienti.

Nella circolare vengono spiegate le modalità attraverso le quali le banche e gli istituti di credito potranno attivare la garanzia statale sulle somme anticipate a titolo di TFS/TFR in caso di inadempienza da parte delle Amministrazioni tenute al pagamento.

Anticipo TFS/TFR: a chi spetta

Nella Circolare Inps riguardante le istruzioni operative circa il “Fondo di garanzia per l’accesso ai finanziamenti di cui all’articolo 23 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26 (c.d. anticipo TFS/TFR)”, vengono riportate tutte le delucidazioni per quei dipendenti pubblici che hanno optato per l’anticipo del TFS/TFR (art. 23 del dl. N. 4/2019 convertito con legge n.26/2019) tramite un finanziamento erogato dal sistema bancario.

Come riporta pensionioggi.it, la disposizione ha consentito di finanziare l’intero importo conseguibile entro un massimo di 45mila euro.

Il prestito spetta ai soli lavoratori cessati dal servizio (per dimissioni o per raggiungimento dei limiti di età) che siano andati in pensione con i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia normati dalla legge Fornero o con Quota 100 (ora Quota 102), anche prima del 29 gennaio 2019, data di entrata in vigore del citato decreto legge.

Garanzia statale: in cosa consiste

Nel momento in cui sorge il diritto all’erogazione del TFS/TFR, l’ente tenuto al pagamento delle somme (che per i dipendenti del cosiddetto parastato è la stessa Pubblica Amministrazione datrice di lavoro) rimborsi direttamente il prestito concesso agli intermediari finanziari trattenendo lo stesso dalle somme da corrispondere al richiedente.

Nel caso in cui il rimborso non fosse possibile, entra in gioco la tutela del Fondo di Garanzia che copre l’80% dell’importo dell’anticipo TFS/TFR.

Come già indicato nella Circolare Inps n. 131/2020, in occasione della conclusione del contratto di anticipo del TFS/TFR, l’ente erogatore è tenuto a registrarsi nel registro “lavoro pubblico” e ad acquisire dall’INPS il rilascio della garanzia. Le banche, inoltre, sono tenute a versare la commissione di accesso al Fondo (pari allo 0,01% dell’importo dell’anticipo del TFS).

Garanzia statale: da cosa dipende

L’Inps sottolinea che l’operatività della garanzia statale è subordinata a due fattori:

  • Al versamento della commissione di accesso al Fondo da parte degli istituti bancari nella misura dell’0,01% dell’importo dell’anticipo TFS/TFR, entro il 20 aprile, il 20 luglio, il 20 ottobre e il 20 gennaio per l’insieme dei contratti stipulati rispettivamente nel primo, secondo, terzo e quarto trimestre di ogni anno civile;
  • Alla comunicazione all’indirizzo PEC mediante il proprio indirizzo PEC registrato nel portale “lavoro pubblico”, entro i medesimi termini, delle informazioni relative al versamento delle commissioni di accesso, necessarie ad attivare l’efficacia della singola garanzia.

Garanzia statale: come attivarla

La garanzia può essere attivata:

  • Allo spirare del termine normativamente stabilito per il pagamento della singola rata di TFS/TFR;
  • All’accertamento del mancato rimborso totale o parziale del finanziamento da parte dell’Ente erogatore.

Per quanto riguarda l’ultimo caso, la banca dovrà assegnare all’ente erogatore un termine non inferiore a 30 giorni decorso il quale la banca dovrà inoltrare apposita richiesta al Fondo di Garanzia Inps entro i successivi 9 mesi (a pena di inefficacia della garanzia).

La richiesta va prodotta tramite il modello “MV77”, denominato “Richiesta attivazione della Garanzia per l’accesso ai finanziamenti – anticipo TFS/TFR”, reperibile sul sito istituzionale al seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Moduli”. Entro 60 giorni dalla ricezione della richiesta l’Istituto, accertata l’esistenza dei presupposti per la concessione, provvede al pagamento alla banca delle somme dovute.

Una volta effettuato il pagamento, il Fondo di Garanzia è surrogato di diritto alla banca per l’importo pagato e dei relativi diritti di privilegio. Una volta completato anche l’ultimo passaggio, il Fondo potrà agire nei confronti dell’Amministrazione pubblica inadempiente per il recupero delle somme corrisposte.

Come estinguere il finanziamento

Nella circolare, è presente anche la modalità per effettuare all’Inps la comunicazione di estinzione anticipata o parziale del finanziamento da parte del richiedente.

Le comunicazioni relative all’estinzione anticipata totale o parziale dovranno essere trasmesse da parte delle banche all’INPS – Gestione Fondo di garanzia, all’indirizzo PEC anticipotfstfr@postacert.inps.gov.it, e dovranno contenere tutte le informazioni riportate nel modulo “MV78”, denominato “Comunicazione di estinzione anticipata totale o parziale del finanziamento - anticipo TFS/TFR”, reperibile sul sito istituzionale al seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Moduli”.

Le comunicazioni relative all’estinzione alle previste scadenze dovranno essere trasmesse da parte degli Enti erogatori all’INPS - Gestione Fondo di garanzia all’indirizzo PEC anticipotfstfr@postacert.inps.gov.it e dovranno contenere tutte le informazioni riportate nel modulo “MV79”, denominato “Comunicazione dell’Ente erogatore del rimborso totale o parziale alle scadenze delle rate di TFS/TFR del Finanziamento”, reperibile sul sito istituzionale al seguente percorso “Prestazioni e servizi” > “Moduli”.

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