Redazione - 19 agosto 2021
6 regioni d’Italia passano in zona rossa secondo l’UE: cosa cambia?
Aggiornata la mappa UE con i colori delle regioni: in Italia ci sono ben sei zone rosse, aumentano le zone arancioni. Solo il Molise non è a rischio.
Il giovedì c’è il consueto appuntamento con l’aggiornamento della mappa europea nella quale - sulla base di una differente colorazione - viene indicata la situazione della pandemia nelle varie zone d’Europa. La mappa, realizzata dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) non va confusa con la decisione che il Ministero della Salute prende ogni settimana in merito ai colori delle regioni, dalla quale invece dipende l’adozione di nuove restrizioni.
Si tratta di due strumenti differenti: per quelli che sono i criteri individuati dal decreto del 23 luglio scorso, infatti, l’Italia merita ancora di essere tutta in zona bianca, con l’eccezione della Sicilia che dalla prossima settimana passerà in giallo.
Secondo la mappa UE, invece, oggi - 19 agosto 2021 - ci sono ben nove regioni italiane che, a causa di un aumento del livello di rischio, si colorano di rosso.
6 regioni d’Italia in zona rossa, aumentano le zone arancioni
Se l’Italia seguisse gli stessi criteri dell’ECDC per decidere qual è il livello di rischio di una determinata zona, oggi ci troveremo davanti a una situazione non semplice da gestire in quanto avrebbe messo a rischio le vacanze di migliaia d’italiani. Fortunatamente non è così e per questo almeno per tutta l’estate non dovremo preoccuparci per il ritorno di zone arancioni o rosse (mentre per la gialla già dalla prossima settimana avremo la Sicilia).
Diverso il discorso per la mappa UE dove si guarda all’incidenza dei casi positivi a 14 giorni ogni 100 mila abitanti, oltre che al tasso di positivi sui test effettuati. Nel dettaglio:
- sono verdi le regioni con meno di 25 casi ogni 100 mila abitanti
- sono arancioni le zone con più di 25 casi e meno di 150
- in rosso le regioni con incidenza tra i 150 e i 500 casi
- rosso scuro con più di 500 casi
Secondo questi criteri, infatti, ci sono ben 6 regioni d’Italia ad alto rischio che quindi si tingono di rosso. Si tratta di:
- Sicilia
- Sardegna
- Calabria
- Basilicata
- Toscana
- Marche
Nessun pericolo, però, di assistere a un aumento delle restrizioni. Il Governo italiano, infatti, guarda ai dati delle ospedalizzazioni per decidere se cambiare colore o meno e oggi, a eccezione della Sicilia, nessuna delle regioni sopra indicate soddisfa i criteri per un passaggio in zona gialla.
La buona notizia è che rispetto all’ultimo aggiornamento non assistiamo all’incremento delle zone rosse. 6 erano la scorsa settimana e 6 sono oggi. Ad aumentare sono, però, le zone arancioni:
- Valle d’Aosta
- Piemonte
- Liguria
- Lombardia
- Provincia autonoma di Trento
- Provincia autonoma di Bolzano
- Veneto
- Friuli Venezia Giulia
- Emilia Romagna
- Umbria
- Abruzzo
- Lazio
- Campania
- Puglia
Come avrete notato l’Italia si divide tra zona rossa e arancione secondo quelli che sono i criteri dell’UE: l’unica a “salvarsi” per il momento è il Molise che resta in zona verde. Una cartina utile per farci capire il livello di rischio del nostro Paese ma che ricordiamo non ha alcun valore dal punto di vista di quelle che sono le decisioni del Governo.
La situazione nel resto d’Europa
L’Italia non è comunque sola visto che anche nel resto d’Europa la situazione resta preoccupante a causa dell’alta diffusione della variante Delta. Aumentano questa settimana sia le zone rosse che quelle arancioni: la Spagna è tutta rossa (ma in calo le zone rosso scuro), così come la Francia. Meglio va alla Germania dove perlopiù il colore predominante è l’arancione.
L’aumento si nota anche nei Paesi scandinavi dove non ci sono più zone verdi, così come nelle repubbliche baltiche. Meglio va ai Paesi dell’Est Europa, dove per il momento la situazione appare maggiormente tranquilla.
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