Zona gialla per le Regioni che vaccinano meglio: chi potrebbe riaprire prima?

Zona gialla per le Regioni che vaccinano meglio: chi potrebbe riaprire prima?

Covid-19: potrebbero cambiare presto le regole per il passaggio da zona arancione e gialla. Riapriranno prima le Regioni che dimostreranno di aver vaccinato meglio.

Il ritorno in zona gialla potrebbe dipendere dalle vaccinazioni.

Potrebbe aggiungersi presto un altro parametro per valutare quali Regioni meritano di passare in zona gialla: oltre all’indice Rt, all’incidenza dei contagi e allo stato degli ospedali, si guarderà anche allo stato della vaccinazione.

Ne ha parlato Mario Draghi in conferenza stampa, spiegando che potranno riaprire prima quelle Regioni che avranno “vaccinato meglio”. Non si guarderà, quindi, solamente a quanti sono stati i vaccinati, ma anche chi: una spinta per far sì che le Regioni riprendano a vaccinare con forza coloro che fanno parte della fascia di rischio.

Riaperture: ritorno in zona gialla in base alle vaccinazioni?

Tra le righe, il premier ha lasciato intendere che si potrà cominciare a riaprire non solo quando la curva dei contagi sarà in miglioramento, ma anche quando saranno vaccinati tutti gli Over 80 (eccetto ovviamente casi sporadici) e buona parte degli Over 75.

D’altronde, come spiegato da Mario Draghi, “il rischio di decesso da Covid è massimo per coloro che hanno più di 75 anni”; sono questi, quindi, a dover avere la precedenza nella vaccinazione. Solo dopo aver messo in sicurezza queste persone si potrà pensare ai più giovani che fanno parte di determinate categorie professionali. Il Presidente del Consiglio - che ha colto l’occasione per rimproverare tutti coloro che “hanno saltato la fila” - ha dettato quindi la condizione per le riaperture.

È vero, infatti, che fino al 30 aprile 2021 non ci potrà essere alcun passaggio in zona gialla - anche qualora le condizioni lo permettano - visto che l’ultimo Decreto Covid prevede una zona arancione nazionale (con la sola possibilità di passaggio in zona rossa), ma non è da escludere che possano esserci dei cambiamenti per le Regioni più virtuose.

Mario Draghi ha quindi anticipato che ci sarà presto una direttiva che “dirà quando si potrà iniziare a riaprire in base all’andamento delle vaccinazioni di coloro che sono in età avanzata”. A tal proposito, guardiamo come sono messe le varie Regioni così da farci un’idea di chi potrebbe riaprire prima.

Riaperture in base alle vaccinazioni: quale Regione sta messa meglio?

Prima di poter pensare ad un piano di riaperture, quindi, bisognerà vaccinare quasi tutti gli Over 80 e buona parte degli Over 75. Un risultato che il Presidente del Consiglio conta di raggiungere entro la fine del mese, visto che ci sono abbastanza dosi a disposizione per farlo.

Ma le Regioni che dimostreranno di aver vaccinato meglio, raggiungendo quindi questo risultato, potranno anche riaprire in anticipo. Ma chi si trova più avanti? Per rispondere possiamo fare riferimento ai dati dell’ultimo report (datato 8 aprile 2021) pubblicato dalla Fondazione Gimbe.

Questi ci dicono che attualmente, guardando ai soli Over 80, le Regioni si trovano in questa situazione:

La Basilicata, quindi, è più avanti di tutti, in quanto ha scelto di spingere prevalentemente con la prima somministrazione (decisione che ricorda quella del Regno Unito). Lo stesso ha fatto il Veneto.

Bene anche le Province autonome di Trento e Bolzano, come pure Molise, Lazio ed Emilia Romagna. Più indietro Sicilia, Toscana e Liguria, e anche in Lombardia siamo ancora lontani dal 100% dei vaccinati tra gli Over 80.

Anche nelle Regioni più virtuose, comunque, manca circa un 30% di Over 80 ancora da vaccinare e non sarà semplice completare questo divario entro la fine di aprile.

La situazione peggiora se guardiamo ai vaccinati nella fascia di età 70-79, dove ci sono Regioni che sono più avanti, almeno nella prima somministrazione, come ad esempio Veneto, Lazio e Toscana, e altre che invece non sembrano aver ancora iniziato sul serio (come Puglia, Umbria e Abruzzo).

Guardando a questi due grafici, quindi, sembrano essere più vicine al traguardo richiesto da Mario Draghi Regioni come Lazio, Veneto ed Emilia Romagna, ma comunque non è detto che queste lo raggiungano già entro la fine del mese.

Resta da capire, comunque, cosa effettivamente verrà richiesto dalla direttiva annunciata da Draghi, ossia se servirà aver completato l’intero ciclo oppure se basterà la prima somministrazione. Un dubbio che verrà chiarito solo nei prossimi giorni; vi terremo aggiornati a riguardo.

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