Riforma Polizia locale approvata durante questa legislatura?

Riforma Polizia locale approvata durante questa legislatura?

Polizia Locale, passi avanti per la riforma. Ma non è sufficiente.

In pochi sanno che in Parlamento, precisamente in commissione Affari costituzionali, si sta decidendo il futuro della Polizia locale. Qui, infatti, è in atto una discussione sul testo recante "Disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale”.

Dopo un lungo stop i lavori sono ripresi il 4 maggio 2022 e una nuova seduta, durante la quale sono stati votati gli emendamenti presentati dai parlamentari ai primi 6 articoli del disegno di legge nel testo unificato, c’è stata il 19 maggio.

Da tempo, d’altronde, la Polizia locale chiede di poter lavorare con maggiori garanzie, considerando l’altissimo senso di responsabilità e di sacrificio che da sempre ne caratterizza gli agenti, al pari di quanto già succede nelle forze di polizia.

Chi non è del settore potrebbe chiedersi il perché di così tanta importanza: ebbene, dovete sapere che il testo attualmente in vigore risale al lontano 1986. Servono, come spiegato dalla relatrice del provvedimento, Simona Bordonali (Lega), “norme al passo coi tempi e che davvero siano aderenti al lavoro che quotidianamente svolgono gli agenti: inquadramenti, funzioni, accesso a banche dati, contratto, indennità, tutele e un particolare riguardo alla formazione e alla valorizzazione delle professionalità”.

Il risultato delle discussioni di questi ultimi anni si riassume nel testo in esame in Parlamento, con il quale sono stati unificati i seguenti provvedimenti: C. 242 Fiano, C. 255 Guidesi, C. 318 Rampelli, C. 451 Bordonali, C. 705 Polverini, C. 837 Sandra Savino, C. 1121 Vito e C. 1859 Brescia e Petizione n. 558. Un testo complesso che non mette d’accordo tutti: ragione per cui l’approvazione della riforma della polizia locale durante questa legislatura appare piuttosto difficile.

Riforma della polizia locale: come è andato l’ultimo incontro

Come anticipato, le discussioni per la riforma della polizia locale sono entrate nel vivo. Se ne sta parlando in commissione Affari costituzionali, dove il 19 maggio scorso sono stati votati anche i primi emendamenti.

Durante la riunione è stato preso atto anche di alcune criticità del testo unificato, tali da necessitare di un’ulteriore analisi con i soggetti più rappresentativi del settore. Un confronto che richiederà tempo, ragione per cui la strada che porterà - si spera - a una riforma della Polizia locale potrebbe essere ancora lunga (e tortuosa).

Come spiegato da Emanuele Fiano (Partito Democratico), tra gli aspetti più delicati del testo unificato, “frutto di un lungo confronto che ha visto coinvolti i relatori, il Ministero dell’interno e le organizzazioni sindacali del settore”, c’è il rapporto tra la Polizia locale e il Dipartimento per la pubblica sicurezza del ministero dell’Interno. Si tratta di uno dei nodi più importanti, anche perché l’insoddisfazione delle organizzazioni sindacali che si sta registrando in questo periodo è dovuta perlopiù a questo aspetto.

Resta da capire come un tale confronto dovrà essere avviato. Se da una parte c’è chi spinge per nuove audizioni, dall’altra - come la stessa Bordonali - c’è chi ritiene che quanto fatto sia stato già abbastanza tanto che è stata acquisita un’ampia documentazione. Per questo motivo, piuttosto che pensare a ulteriori audizioni, sarebbe più opportuno “avviare un confronto diretto, anche informale, con le parti sociali, alle quali spiegare le motivazioni delle scelte politiche assunte, anche ascoltandone gli eventuali suggerimenti e proposte di modifica, in vista della realizzazione di una riforma il più possibile condivisa dalla base”. Anche perché, ricorda la Bordonali, l’obiettivo resta quello di concludere velocemente l’iter di esame del provvedimento.

La riforma della Polizia locale verrà approvata in questa legislatura?

Quanto successo nell’ultimo confronto ci dice che è molto difficile che una riforma della Polizia locale venga approvata durante questa legislatura, per la quale ricordiamo la scadenza è fissata a marzo 2023.

Manca meno di un anno e al momento ci troviamo con un testo che non piace né alle associazioni di categoria né a quelle sindacali. E gli emendamenti presentati sono molti, senza dimenticare che ci sono altri ddl (moltissimi) di cui discutere.

La situazione attuale, quindi, ci dice che siamo più vicini alla riforma della polizia locale rispetto a qualche anno fa, ma l’obiettivo è ancora distante.

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