Terza guerra mondiale, quando potrebbe scoppiare: le possibili cause

Terza guerra mondiale, quando potrebbe scoppiare: le possibili cause

Considerata come un “pensiero cinematografico”, la terza guerra mondiale potrebbe scoppiare davvero, ma non solo in Ucraina.

Il conflitto russo-ucraino ha portato più volte a riflettere sulla possibilità di una terza guerra mondiale, a maggior ragione con l’eventualità che la guerra assuma le connotazioni di uno scontro nucleare e con la ventilata ipotesi che Vladimir Putin sganci la bomba tattica nucleare nel Mar Nero, al fine di avere una via di accesso più facile al sud dell’Ucraina e conquistare Odessa.

Nonostante la richiesta del Presidente Volodymyr Zelensky all’Unione europea di istituire una no-fly zone sui cieli ucraini, questa è stata rispedita al mittente, farlo significherebbe avviare i presupposti per una terza guerra mondiale e porterebbe la NATO e gli USA ad uno scontro diretto con la Russia.

Al momento gli attori in campo sono solo due: Putin e Zelensky, uno al comando, con la valigetta nucleare sempre a portata di mano, l’altro che invoca la resistenza e pubblica video sui social rassicurando i cittadini che lui non è scappato e non lo farà. Mezzi militari contro comunicazione. Due aspetti di una guerra che assume connotati sempre più ibridi.

Terza guerra mondiale: perché non è ancora scoppiata

La terza guerra mondiale - ovvero lo scontro tra superpotenze che hanno in dotazione armi nucleari in grado di distruggere la stragrande maggioranza della popolazione europea e creare danni irreparabili nei superstiti, oltre alla completa distruzione e devastazione - non è ancora scoppiata e per il momento, pare, non scoppierà.

Perché? Per il semplice fatto che l’Unione europea, la NATO e tutti gli altri Paesi del mondo stanno facendo di tutto per tenersene fuori, lasciando l’Ucraina da sola ad affrontare l’”aggressore”.

La strategia messa in campo da Ue, NATO e USA è quella di “fiaccare il nemico”, mediante due strumenti:

  • Inasprimento delle sanzioni alla Russia, nel tentativo di far capitolare la sua economia;
  • Fornitura di armi all’esercito ucraino e alla popolazione civile.

Viene da chiedersi quanto potranno resistere gli ucraini, già stremati, senza cibo e acqua potabile e fino a quando si potranno spedire gli aiuti umanitari, vista anche la difficoltà per raggiungere quelle zone martoriate.

I leader mondiali prendono tempo, sperando che le sanzioni mettano in ginocchio Putin, viste anche le imminenti scadenze dei bond russi in valuta estera.

Anche la Cina, storico partner russo, si è proposta come mediatrice, specificando però che l’amicizia con la Russia resta “solida come una roccia”, in quanto l’alleanza tra i due Paesi è “una delle relazioni bilaterali cruciali al mondo” ed insieme “contribuiscono alla pace, alla stabilità e allo sviluppo nel mondo” ha evidenziato il Ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, in occasione della sessione annuale dei lavori dell’Assemblea del popolo.

“Gli Stati Uniti professano il desiderio di far avanzare la cooperazione regionale, ma in realtà alimentano rivalità. Parlano tanto di ritornare al multilateralismo, in realtà formano club esclusivi”

specificando che gli americani vogliono realizzare una versione Indo-Pacifico della Nato.

Nell’Angelus di domenica scorsa, Papa Francesco ha ribadito che il Vaticano farà di tutto per ristabilire la pace ed ha inviato in Ucraina il cardinale Konrad Krajewski, l’Elemosiniere, e il cardinale Michael Czerny, Prefetto ad interim del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano.

Terza guerra mondiale: quando potrebbe scoppiare

La terza guerra mondiale potrebbe scoppiare nel caso in cui Putin, una volta conquistata l’Ucraina, o comunque piegatala alle sue condizioni, decidesse di “invadere” altri territori vicini. Abbiamo parlato del pericolo che corrono Polonia e Paesi Baltici, i primi nella lista del leader del Cremlino.

L’altra ipotesi che porterebbe allo scoppio della terza guerra mondiale sarebbe l’utilizzo da parte della Russia delle bombe nucleari per conquistare l’Ucraina, se questa dovesse dimostrare, come sta facendo, più resistenza del previsto. Proprio allo scopo di intensificare la controffensiva, Zelensky ha chiesto cacciabombardieri alla Ue.

Il professor Kenneth Weinstein, docente presso l’Hudson Institute, ha dichiarato in un’intervista che:

“Se la NATO fosse costretta a invocare l’articolo V a causa di un attacco russo ai Paesi baltici, alla Polonia o ad altri membri dell’alleanza atlantica, e i cinesi si muovessero simultaneamente e massicciamente su Taiwan, mentre l’Iran lanciasse un violento attacco all’Arabia Saudita, noi saremmo lì. Dentro la Terza Guerra Mondiale”.

L’obiettivo di NATO ed Ue è non intervenire militarmente in Ucraina, farlo porterebbe alla guerra.

Terza guerra mondiale: quali sono i teatri “caldi” oltre all’Ucraina

Le parole del prof. Weinstein spiegano chiaramente che oltre all’Ucraina vi sono altri scenari “caldi” nel mondo, che potrebbero portare allo scoppio di una terza guerra mondiale. Zone che sono delle vere e proprie bombe ad orologeria.

Oltre all’Ucraina, le cinque situazioni più calde che potrebbero dar luogo ad una terza guerra mondiale sono:

  • Afghanistan, in seguito al ritorno al potere dei talebani, coinciso con il ritiro delle truppe statunitensi;
  • Libia, le lezioni in programma per dicembre sono state annullate e il Paese è nel caos, con i due governi di Tripoli e Bengasi in guerra tra di loro con Usa e Ue che appoggiano Tripoli e Russia e blocco arabo che sostiene Bengasi;
  • Corea del Nord, con il leader supremo Kim Jong-un che pare, almeno per il momento, abbia rinunciato a propositi bellicosi contro la vicina Corea del Sud;
  • Pakistan, con un conflitto che dura dal 1947 con India e Cina;
  • Taiwan, nel mirino dell’espansionismo cinese che considera l’isola come parte integrante del proprio territorio nazionale.

Non solo Ucraina, quindi, molti territori nel mondo sono una polveriera pronta ad esplodere.