Nuove regole Covid: cosa cambia dal 1° novembre

Nuove regole Covid: cosa cambia dal 1° novembre

Le indiscrezioni sulle nuove regole anticovid che il governo Meloni sta valutando in vista dell’inverno.

Il nuovo Governo targato Giorgia Meloni sembra avere le idee chiare sul concetto di discontinuità dalla vecchia gestione covid a cura dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza.

Il covid fa meno paura. L’arma dei vaccini si sta rivelando vincente e ad oggi i nuovi positivi hanno in genere zero o pochi sintomi guaribili in pochi giorni. Alla luce di queste evidenze scientifiche, il presidente del Consiglio e il nuovo ministro della Salute Orazio Schillaci, sembrano essere d’accordo nel dare vita ad un nuovo corso basato sulla convivenza con il virus senza particolari restrizioni.

Se n’è discusso anche ieri in consiglio dei Ministri con le varie ipotesi portate al vaglio dell’esecutivo. Mascherine, quarantena, multa e reintegro degli operatori sanitari no vax, questi i temi oggetto di discussione.

Vediamo cosa cambia a partire dal 1° novembre per quanto riguarda la lotta al covid soprattutto in vista dei mesi invernali dove ci si attende una ripresa dei contagi.

Nuove regole Covid: cosa cambia da novembre

La prima discussione è stata sulle mascherine. Ormai l’uso dei dispositivi di protezione individuale non sono più obbligatori da nessuna parte. La restrizione era rimasta soltanto in ospedali e Rsa con scadenza fissata al 31 ottobre.

Le indiscrezioni degli ultimi giorni facevano pensare ad un addio anche ad una delle ultime restrizioni anticovid o al massimo ad una flessibilità usandole soltanto in specifici reparti o soltanto dal personale medico.

Questo ha scatenato una certa polemica. Alla fine il Governo e il ministro della Salute hanno deciso di prorogare l’obbligo di utilizzare le mascherine negli ospedali e Rsa per tutti fino al prossimo 31 dicembre.

"Ringrazio i medici che si sono prodigati contro il Covid e stamane ho firmato l’ordinanza che proroga l’utilizzo delle mascherine nelle strutture sanitarie non solo contro il Covid ma anche per l’approssimarsi della stagione influenzale. Mai abbiamo pensato di non andare in questa direzione, che è condivisa anche con il primo ministro" - le parole di Schillaci.

Via l’obbligo vaccinale per il personale sanitario

Ciò che decade è invece l’obbligo vaccinale per il personale sanitario. Si è deciso di anticipare al 1° novembre la scadenza dell’obbligo fissato inizialmente al 31 dicembre. Per questo quindi i circa 3.400 medici che erano fuori dal lavoro per il loro rifiuto a vaccinarsi potranno tornare in corsia e sopperire alla mancanza di personale sanitario che va avanti ormai da tempo.

"Questo perché il quadro epidemiologico è mutato, in particolare dai dati si vede che impatto su ospedali è limitato e c’è diminuzione contagi e stabilizzazione occupazione ospedali. Poi aver rimesso a lavorare questi medici non vaccinati serve a contrastare la carenza e garantire il diritto alla salute" - il chiarimento del ministro della Salute.

Sospesa la riscossioni delle multe ai no vax

Tutto congelato invece per le multe da 100 euro per gli over 50 che si sono rifiutati di sottoporsi al vaccino. Si va infatti verso la sospensione fino al 30 giugno 2023 della riscossione delle sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Nei giorni scorsi si era parlato anche di annullamento delle cartelle. Ipotesi questa al momento non considerata.

Infine il nuovo Governo starebbe pensando anche a rivedere le regole per la quarantena. Ad oggi chi contrae il covid senza sintomi, deve attendere comunque 5 giorni prima di poter uscire di casa. Negli altri Stati europei la regola è già cambiata e la quarantena per i positivi senza sintomi è stata abolita. Presto anche il nostro paese potrebbe adeguarsi.

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