Iptv illegale: tracciamenti, multe e sanzioni penali per chi usa il “pezzotto”

Iptv illegale: tracciamenti, multe e sanzioni penali per chi usa il “pezzotto”

Il camcording diventa reato penale. Tempi duri per chi guarda eventi illegalmente.

L’uso dell’Iptv illegale è una piaga che affligge da tempo il mondo del calcio e non solo. Nonostante i blitz della Guardia di Finanza e la chiusura di centinaia di account di utenti che usufruiscono del cosiddetto “pezzotto”, il fenomeno non si arresta.

Il problema di fruire di contenuti sportivi senza alcun abbonamento o con uno di un costo molto inferiore rispetto alle piattaforme illegali ha come conseguenza che si vengono a generare danni che si ripercuotono, inevitabilmente, sulle società calcistiche che attingono anche dagli introiti dalla cessione dei diritti per le partite e che reinvestono nella campagna acquisti. Ma non solo.

Pagare un abbonamento illegale finanzia la criminalità e toglie 1,7 miliardi l’anno di Pil e 10 mila posti di lavoro.

Per questo motivo si sta pensando ad un’azione più stringente, introducendo, oltre alle multe, sanzioni penali per chi viene scoperto a guardare eventi gratis su piattaforme pirata o a pagare un abbonamento illegale.

A questo proposito, governo, piattaforme legali che detengono i diritti di trasmissione e la Lega calcio stanno lavorando a campagne di sensibilizzazione e alla chiusura dei siti illegali. Vediamo in cosa consiste la stretta, analizzando quanto dichiarato da Massimiliano Capitanio, commissario dell’AgCom.

Iptv illegale sta per diventare reato

Intervistato da La Repubblica, Massimiliano Capitanio, commissario dell’AgCom, ha parlato di una proposta di legge che arriverà il 20 marzo prossimo alla Camera e che potrebbe segnare un vero e proprio punto di svolta nella lotta alla pirateria.

Qualora dovesse essere approvata, la legge perseguirà penalmente chi diffonde illegalmente contenuti protetti, che si tratti di film, fiction, concerti ed eventi sportivi. Insomma, chi ha delle Iptv illegali rischia di finire in prigione.

La legge perseguirà le persone che entrano in un cinema, con videocamere sofisticate, e rubano il film per poi venderlo illegalmente. Proteggeremo, con il calcio, opere come film, fiction, concerti” ha spiegato Capitanio.

Oltre a questo, la legge farà di più: consentirà il tracciamento dei pagamenti in modo da identificare chi fiancheggia la criminalità e si arricchisce tramite abbonamenti illegali, pagati con la carta di credito.

Sarebbe una doppia vittoria, perché da un lato si cercherebbe di debellare il sistema delle Iptv illegali, punendo chi diffonde e mette in commercio contenuti in maniera illecita, e dall’altro si potrebbe scoprire chi usufruisce di abbonamenti illegali.

Bloccare i siti entro mezz’ora

Altro problema che potrebbe risolversi a breve è quello di bloccare tempestivamente i siti pirata che trasmettono le partite in maniera illegale.

Se fino ad oggi lo si fa con un certo ritardo, il nuovo regolamento potrebbe far diventare l’intervento di oscuramento dei siti molto più rapido, entro mezz’ora dall’inizio della trasmissione dell’evento.

Con il nuovo regolamento potremo ordinare ai fornitori di connessione Internet di disabilitare l’accesso ai siti pirata entro i primi 30 minuti della partita. L’oscuramento ha senso se è veloce, tempestivo. Lo dicono anche le Risoluzioni Ue” ha aggiunto il commissario dell’AgCom.

Importante sarà anche l’azione per evitare che i motori di ricerca indicizzino pagine web dove sono presenti istruzioni su come piratare le partite. Una politica ritenuta “inaccettabile”.

Capitanio auspica che la “Rete avvisi chi cerca istruzioni per piratare: occhio, sarai complice di un reato”.

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