Giovanni Capuozzo - 24 novembre 2021
Forze dell’Ordine non vaccinate: quali conseguenze per il posto di lavoro
In arrivo l’obbligo vaccinale per le Forze dell’Ordine. Molti i rischi a cui vanno incontro i detrattori del vaccino.
Le ultime indiscrezioni provenienti dalla cabina di regia tra il premier Mario Draghi e i capi delegazione delle forze di maggioranza sulle nuove misure anti-Covid fanno sapere che il paese sta andando sempre di più incontro all’idea dell’obbligo vaccinale per altre due categorie oltre a quella dei dipendenti sanitari: le Forze dell’Ordine e il personale della scuola.
Non c’è ancora una comunicazione ufficiale (il decreto è stato appena approvato) ma la sensazione è che si andrà in questa direzione. Si parla di obbligo a partire dal 15 dicembre dopodiché sarà necessario il vaccino per poter svolgere la propria mansione, anche per agenti di Polizia, Carabinieri, Esercito e così via.
Andiamo però a scoprire quali sono le conseguenze a cui si può andare incontro con l’assenza dal lavoro causa mancanza di certificazione verde.
Forze dell’Ordine, assenza ingiustificata senza vaccino: molte conseguenze
Per chi sarà senza vaccino scatterà un’assenza ingiustificata - al pari di quanto oggi previsto per coloro che sono senza green pass - che comporta molti più rischi di quanti si pensi. In questo senso le Forze dell’Ordine non sono, ovviamente, esentate da questi pericoli e, infatti, corrono esattamente gli stessi rischi di tutti gli altri lavoratori dipendenti.
Partiamo con la sospensione dello stipendio. Forse una delle conseguenze più gravose e insidiose visto che va a toccare direttamente la busta paga e quindi il sostentamento del lavoratore.
Possiamo dunque individuarla come il pericolo maggiore tra quelli che corre chi non è disposto a vaccinarsi - considerato che il licenziamento non è previsto - ma tra le altre conseguenze possiamo trovarne diverse che vanno comunque a intaccare una parte importante dei diritti di cui giova chi regolarmente si reca a lavoro.
Rischi per l’assenza: ferie e permessi
Tenendo conto del fatto che l’assenza in questione è ingiustificata, durante questa mancanza dal posto di lavoro, il soggetto in questione non ha la possibilità di maturare né permessi né ferie. Una volta considerato questo aspetto fondamentale si può di conseguenza intuire che un’assenza del genere, soprattutto se troppo lunga, può andare a inficiare sulle ferie estive dei lavoratori in quanto per l’appunto non verranno maturate.
Oltre a questo si aggiunge il fatto che non ci sarà sempre la possibilità di richiedere permessi, ferie o giorni di malattia per evitare di presentarsi a lavoro, in mancanza del vaccino, e mantenere comunque i propri diritti contrattuali.
Il Ministero ha infatti specificato che se all’inizio del turno il lavoratore è sprovvisto di green pass verrà rimandato a casa e considerato assente ingiustificato finché non presenterà una valida certificazione. In questo periodo di assenza non gli sarà possibile richiedere ferie, permessi o un’indennità di malattia.
Rischi per l’assenza: tredicesima
Come tutti sanno la tredicesima è una mensilità extra che viene accreditata nella busta paga nel mese di dicembre. Proprio come nel caso dei giorni di ferie, quest’ultima viene maturata durante l’anno; ne consegue che nei periodi di assenza ingiustificata non verrà maturato nulla per quanto riguarda la mensilità aggiuntiva.
Questo elemento, nei casi sospensione dal servizio per più mesi, può diventare davvero molto pesante visto che per un’assenza di 6 mesi, ad esempio, può dimezzare la tredicesima.
Rischi per l’assenza: FESI
Quando l’appartenente alle Forze Armate si assenterà dal posto di lavoro in quanto non vaccinato non maturerà nulla nemmeno per quanto riguarda la produttività. Il cosiddetto FESI, Fondo di Efficienze dei Servizi Istituzionali, viene corrisposto nel mese di luglio e maturato durante le ore di servizio che, come ormai abbiamo detto più volte, non vengono contate nelle assenze ingiustificate.
Rischi per l’assenza: avanzamento di carriera
Ovviamente tutte le assenze non giustificate andranno a inficiare sugli avanzamenti di carriera, soprattutto nei casi in cui è richiesto un periodo specifico in cui si è prestato servizio.
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