Busta paga 2023, aumenti e arretrati per gli Statali: la tabella con le cifre

Busta paga 2023, aumenti e arretrati per gli Statali: la tabella con le cifre

Stipendi più alti per il personale della scuola. Ecco di quanto.

Il personale della scuola può esultare. Dal mese scorso ha ricevuto una busta paga più alta grazie agli aumenti previsti dal rinnovo contrattuale 2019-2021. L’aumento è di circa 100 euro lordi per docenti e personale Ata.

A questo si aggiungono gli arretrati che ammontano ad oltre 3.000 euro. A beneficiare di queste cifre sono 1,2 milioni di dipendenti.

L’intesa siglata dai sindacati riguarda solo la parte economica; mentre, per quella normativa, si dovrà aspettare qualche settimana in più, dal momento che il negoziato è partito solo ieri. La parte normativa, importante tanto quanto l’aspetto economico, comprende permessi, mobilità, smart working e molto altro.

Vediamo per chi aumenta la busta paga nel 2023, a quanto ammontano gli aumenti e gli arretrati e le cifre che i dipendenti pubblici si ritroveranno nello stipendio.

Busta paga 2023 Scuola: a quanto ammontano aumenti e arretrati

Secondo quanto affermato lo scorso 5 dicembre in un incontro tra i sindacati della scuola e l’Aran, l’accordo prevede un aumento medio lordo di 98 euro al mese per tutto il comparto scuola, per tredici mensilità.

Nello specifico, gli aumenti in busta paga 2023 sono di:

  • 101 euro al mese per il personale docente, pari ad un incremento superiore al 4,2%.

Il contratto prevede anche il pagamento degli arretrati che vanno dal primo gennaio 2019 a gennaio 2023 e corrispondono alla cifra di 2.363 euro medi per tutto il personale della scuola. Per i docenti gli arretrati sono pari a 2.450 euro, sempre medi.

Aumenti e arretrati nella scuola: la tabella

Il Messaggero ha stilato una tabella che raccoglie tutti gli aumenti e gli arretrati nella scuola dal 2019 al 2022. Ve la riportiamo di seguito.

Aumenti e arretrati nella scuola - Beneficio medio individuale
2019 2020 2021 2022 Totale 2019/2022
Scuola 121,05 268,77 973,68 973,68 2.337,18
Afam 257,61 447,99 1.371,71 1.371,71 3.449,02
Beneficio medio settori dello Stato 122,17 270,23 976,93 976,93 2.346,27
Università 120,93 264,85 862,51 862,51 2.110,81
Ricerca livelli 308,76 511,29 1.060,16 1.060,16 2.940,37
Ricerca ricercatori/tecnologi 430,89 677,54 1.502,69 1.502,69 4.113,81
ASI livelli 308,55 511,03 1.056,71 1.056,71 2.933,00
ASI ricercatori/tecnologi 509,32 800,73 1.768,87 1.768,87 4.847,80
Beneficio medio settori non statali 206,70 378,51 1.009,88 1.009,88 2.604,97
Beneficio medio comparto 127,47 277,02 979,00 979,00 2.362,49

Gli accordi tra sindacati e Aran

L’incontro per discutere della parte normativa è iniziato ieri e si punta a chiudere entro un mese.

Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha fatto sapere ai sindacati che sta per concludersi l’integrazione per spostare sulla retribuzione professionale dei docenti i 300 milioni di euro che l’ex Ministro dell’Istruzione Bianchi voleva destinare alla valorizzazione del merito.

Le risorse a cui si fa riferimento erano già state stanziate nella legge di Bilancio 2022 e ora verranno convogliate nel contratto. Ai 300 milioni di euro se ne aggiungono altri 100 milioni, da intendersi una tantum, che serviranno a finanziare la componente fissa della retribuzione accessoria: 85,8 milioni di euro per gli insegnanti e 14,2 milioni per il personale Ata (ausiliari, tecnici, amministrativi in servizio) per il 2022.

La prossima settimana sarà cruciale per giungere ad un punto. Dalla Uil Scuola fanno sapere che andrà incluso anche un nuovo finanziamento di 150 milioni in dotazione alla legge di Bilancio 2023.

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