Aumenta la pensione di Vigili del Fuoco e forestali: al via il ricalcolo Inps

Aumenta la pensione di Vigili del Fuoco e forestali: al via il ricalcolo Inps

Le categorie assimilate di VVFF e di ex forestali potranno beneficiare del ricalcolo pensionistico.

Con la Circolare n.68/2022, l’Inps ha stabilito che anche il personale operativo dei Vigili del Fuoco e quello dell’ex Corpo forestale, con un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni alla data del 31 dicembre 1995, ha diritto al ricalcolo della pensione con l’aliquota di rendimento del 2,44% per ogni anno di anzianità utile maturato alla suddetta data.

Con le due sentenze della Corte dei conti, le numero 1 e 12 del 2021, riportate nella Circolare diramata dall’Istituto di previdenza, viene soppiantata l’aliquota del 2,33% e anche i Vigili del Fuoco e gli ex forestali vengono considerate categorie assimilate alle Forze armate.

A partire dal 1° gennaio 2022, grazie alla legge di bilancio, anche le Forze di Polizia ad ordinamento civile rientrano nel provvedimento, senza però godere degli arretrati.

Quindi, grazie all’equiparazione offerta dall’art. 61, co.3 del Dpr 1092/1973 al personale militare, i Vigili del Fuoco e gli ex forestali, trasmigrati nel Corpo dei VVFF e nei Carabinieri, potranno godere del ricalcolo pensionistico.

Ricalcolo pensione Inps: le novità

Le sentenze della Corte dei conti (nn. 1 e 12 del 2021) hanno stabilito che il personale militare (Esercito, Marina e Aeronautica) e le forze ad esso equiparate, ovvero Carabinieri e Guardia di Finanza, destinatari dell’articolo 54 del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, debbano godere del ricalcolo pensionistico con l’aliquota di rendimento pari al 2,44% per ogni anno di anzianità utile maturato al 31 dicembre 1995.

La novità introdotta dalla Circolare Inps n.68/2022 riguarda il personale con meno di 18 anni di anzianità utile al 31 dicembre 1995, per la precisione 17 anni, 11 mesi e 29 giorni, che rientra nel sistema misto.

Proprio in virtù dell’assimilazione al personale militare, prevista dall’art. 61 del Dpr 1092/1973, anche i Vigili del Fuoco (approfondimento qui) e gli ex forestali rientrano nelle linee guida dell’Inps.

Ricalcolo pensione Inps: chi riguarda

Oltre al personale appartenente ai Corpi sopra indicati, il provvedimento è esteso dunque anche al:

  • Personale operativo dei Vigili del Fuoco;
  • Personale dei settori operativi dei VVFF, compresi quello del ruolo tecnico della carriera direttiva e aeronavigazione;
  • Direttivi, primi dirigenti, dirigenti superiori, ispettori, sovraintendenti, agenti e assistenti dell’ex Corpo Forestale dello Stato, le cui figure sono state assimilate nei VVFF e nell’Arma dei Carabinieri.

Ricalcolo pensione: come avverrà

La Circolare dell’Inps stabilisce che le pensioni verranno riliquidate d’ufficio, applicando l’aliquota di rendimento del 2,44% per il numero degli anni di anzianità contributiva maturati al 31 dicembre 1995.

Per gli ex forestali, la riliquidazione avrà effetti anche sui sei scatti. Resteranno esclusi dal provvedimento coloro i quali che hanno avuto una sentenza già passata in giudicato, in senso contrario.

Ai pensionati saranno riconosciute le differenze sui ratei arretrati dovuti a seguito della riliquidazione e gli interessi legali e/o di rivalutazione monetaria, nei limiti della prescrizione quinquennale, da calcolarsi a ritroso dalla data della riliquidazione, fermo restando gli effetti di eventuali atti interruttivi anteriori.

La riliquidazione avverrà anche per coloro i quali hanno giudizi pendenti con la Corte dei conti, sia in primo grado che in appello.

Per ciò che concerne i ricorsi amministrativi, volti alla riliquidazione della pensione con l’aliquota del 44%, questi non potranno essere accolti in autotutela, secondo quanto stabilito dalla Corte dei conti.