Aurora Marinaro - 14 novembre 2024
Treni gratuiti per i militari in Veneto, ecco cosa prevede l’accordo
Firmato l’accordo per il trasporto gratuito dei militari dell’Esercito Italiano in Veneto. Ecco cosa prevede e chi ne ha diritto.
Fonte immagine: Nelso Silva su commons.wikimedia.org
Non c’è ancora nessuna regolamentazione nazionale sui trasporti per le Forze Armate, lasciando piena discrezionalità agli enti locali. Così, i militari si trovano a dover pagare il biglietto quando si spostano con i mezzi pubblici, nonostante rendano un servizio alla collettività persino in quel momento, anche indirettamente. La presenza delle Forze Armate è spesso da sola sufficiente a rassicurare i cittadini ed evitare gli episodi di criminalità che tanto mettono in difficoltà stazioni e mezzi pubblici.
Per fortuna, spesso le stesse Regioni apprezzando il servigio reso e avendo a cuore gli interessi della collettività si rendono disponibili a pattuire convenzioni dedicate, sollecitate dai sindacati di categoria. Proprio questo è accaduto in Veneto, dove grazie al lavoro svolto dal Comando Forze Operative Nord si è giunti a una convenzione per il trasporto dei militari. Oggi, giovedì 14 novembre, è stato infatti firmato l’accordo tra la Regione e Trenitalia rivolto alla libera circolazione del personale dell’Esercito sui treni regionali, con notevole soddisfazione di ASPMI, che ha supportato il Comando.
Non è la prima volta che la sigla si dedica a questo tipo di battaglie e anche in questo caso ha saputo evidenziare tutti i benefici del caso, a partire dalla riduzione degli episodi di criminalità. Il sindacato, in particolare, ha richiesto “un trattamento equo e rispettoso del loro impegno quotidiano per la sicurezza di tutti”, facendo riferimento alla legge regionale n. 25/1998, che riconosce la libera circolazione delle forze dell’ordine sui mezzi pubblici, escludendo i militari (sempre più coinvolti nella difesa del territorio con l’Operazione Strade Sicure).
Treni gratuiti per i militari in Veneto
Come anticipato, ASPMI aveva sollecitato la Regione Veneto per ottenere il trasporto gratuito dei militari, estendendo loro le previsioni locali da tempo in vigore per le forze dell’ordine. Il sindacato, perseguendo l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni alle necessità dell’Esercito Italiano e al suo fondamentale ruolo per il Paese, ha quindi scritto una lettera al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Il sindacato ha fatto notare la disparità di trattamento, ingiustificata soprattutto visto i servizi resi dai militari nell’Operazione Strade Sicure e l’orientamento di altre Regioni, tra cui Lombardia, Lazio, Piemonte e Toscana. L’incontro con il Presidente Zaia ha rivelato proprio lo spirito collaborativo, attento e sensibile che l’ASPMI si aspettava, portando di fatto a un accordo.
Questo il commento rilasciato in occasione dell’incontro di settembre da Antonia Madonna, Segretario regionale di ASPMI in Veneto:
L’estensione dei trasporti gratuiti ai militari rappresenta un importante traguardo, non soltanto per noi, ma soprattutto per il personale che ogni giorno con sacrificio e dedizione si dedica alla difesa della nazione. ASPMI si ritiene molto soddisfatta di questo accordo, constatando con piacere che anche la Regione Veneto si è dimostrata attenta ai bisogni dei militari e consapevole dei benefici che apportano al territorio. La nostra collaborazione con le istituzioni ha dimostrato ancora una volta che il dialogo porta a ottime soddisfazioni, quando - come in questo caso - l’interlocutore è propositivo e attento.
Il Presidente regionale Zaia si è infatti mostrato da subito attento alla questione e concorde con la posizione del sindacato. Ha infatti così commentato la firma dell’accordo:
È una giornata storica perché garantiamo il trasporto gratuito da casa a lavoro ai militari, con una conseguente maggior percezione di sicurezza a bordo per i pendolari.
Naturalmente l’estensione del trasporto gratuito ai militari ha immediati benefici pratici per il personale, ma resta un traguardo significativo anche a livello più ampio. Significa che continuano a esserci sostanziali passi avanti nel riconoscimento del ruolo dei militari e del loro lavoro, con una crescente attenzione al giusto trattamento e alla tutela di diritti e interessi del personale.
Non dimentichiamo che si tratta di un’importante notizia per i cittadini veneti, visto che i militari sono incentivati all’utilizzo del trasporto pubblico potranno utilizzare i mezzi con maggiore tranquillità e serenità. I dati mostrano concretamente che la loro presenza è di per sé una fonte di dissuasione a comportamenti illeciti o comunque inopportuni.
Non meno importante il sollievo per i militari e le loro famiglie, non più costretti a pagare il biglietto nei numerosi spostamenti effettuati sul territorio, con beneficio innanzitutto economico ma anche morale. È fondamentale, viste le difficoltà di questo periodo, che il personale si senta riconosciuto per il lavoro che svolge.
A tal fine, i militari dovranno indossare l’uniforme ed essere disponibili al supporto del personale di bordo, qualora richiesto. Non è tutto, i militari dovranno anche identificarsi appena saliti sul treno mediante il proprio tesserino e consegnare un modulo relativo al proprio spostamento. Il beneficio si applica infatti solo sul territorio regionale e per gli spostamenti tra la sede di servizio e quella di residenza (o domicilio) del militare, a patto che si trovino nella Regione Veneto.
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