La situazione in Afghanistan richiederà il ritorno dei militari italiani?

La situazione in Afghanistan richiederà il ritorno dei militari italiani?

I talebani hanno preso Kabul e l’Afghanistan: sarà necessario il ritorno dei militari italiani su suolo afgano?

Con la marcia dei talebani a Kabul, l’Afghanistan è da considerarsi preso. Il Paese afgano sta vivendo una situazione politica complessa che si divide tra la moderazione del Governo in caduta, l’invasione del gruppo fondamentalista islamico e la ritirata di Stati Uniti ed Europa dal territorio afgano.

Ora che i talebani sono entrati a Kabul, ci si domanda se le truppe europee e statunitensi dovranno fare rientro in Afghanistan e se la situazione su territorio afgano avrà bisogno del ritorno dei militari italiani.

La missione italiana in Afghanistan è finita

Con il ritiro delle truppe statunitensi dal suolo afgano, anche l’Italia ha ritirato i propri militari dall’Afghanistan. Per di più, data la situazione di pericolo, anche i diplomatici e le ambasciate dell’Europa e degli Stati Uniti stanno evacuando il personale e lasciando solo una piccola rappresentanza all’aeroporto di Kabul.

La missione italiana in Afghanistan di fianco agli Stati Uniti, che era iniziata a seguito dell’instaurarsi del primo regime talebano, è costata all’Italia 53 militari e più di 700 feriti. Lo Stato italiano ha investito in quella missione - che è durata un ventennio - 8,7 miliardi di euro, spesi prima per finanziare il progetto Enduring Freedom e poi Resolute Support.

Cosa significa il ritorno del regime talebano per l’Occidente

Il regime talebano è noto per l’estremismo riguardante il fondamentalismo islamico. Sotto l’insegna del fondamentalismo islamico, i talebani rivendicano l’epurazione dell’Afghanistan da ogni cosa corrotta e impura derivante dall’Occidente.

Durante l’ultimo regime talebano, infatti, ogni prodotto o usanza o simbolo proveniente dall’Europa o dagli Stati Uniti era stato considerato corrotto e, di conseguenza, era stato eliminato, creando quello che per noi europei è un irrigidimento del regime, cosa che per un musulmano è invece giustizia e Dottrina.

Con il ritorno del talebani c’è il rischio di attentati in Europa o negli Stati Uniti?

Oltre a questo, tuttavia, i talebani non si limitano a eliminare i simboli e le icone dell’Occidente. I testi sacri su cui si basa il radicalismo del fondamentalismo islamico legittimano la lotta all’infedele. Questa lotta all’infedele avviene innanzitutto su suolo Afghano, ma può avvenire anche al di fuori di esso. Infatti, la conversione della persona impura all’Islam è vista come un dovere da parte di un radicale musulmano.

In passato, spesso il regime talebano è stato associato al concetto di protezione di gruppi terroristici come al Qaida, che hanno agito in Europa e negli Stati Uniti. Per di più, l’intervento statunitense su suolo afgano per destituire l’ultimo regime talebano avvenne proprio in concomitanza di attentati avvenuti negli Stati Uniti.

La situazione in Afghanistan richiederà il ritorno dei militari italiani?

Fare previsioni sulla situazione in Afghanistan è comunque abbastanza complicato. Non si può dire con certezza cosa succederà ora che i talebani hanno preso Kabul.

Probabilmente le strade potrebbero essere due: da un lato, il Governo del Presidente Ghani è sulla via del crollo e potrebbe essere sostituito da un nuovo regime; dall’altro lato, le truppe americane stanno abbandonando il Paese e non prevedono un rientro, secondo gli accordi di Pace stabiliti nel 2020 tra americani e afgani. Ciò significa che se il regime talebano diventasse una minaccia per l’Occidente, potrebbe essere possibile un ritorno dei militari italiani in Afghanistan, anche se ad oggi, ancora non si hanno certezze.

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